Quando ho lanciato questa sfida numero 68 dell'Mtc e vi ho
obbligati ad accompagnare con una dedica il frutto di un grosso ed
impegnativo lavoro l'ho fatto perché il mio personale rapporto con
la cucina, la mia fortissima passione per tutto ciò che è cibo, non
può prescindere dal sentimento.
Un sentimento non inteso come
sentimentalismo color rosa chicco ma piuttosto come un fuoco vivo,
una forza che abita un po' il posto dell'anima e un po' quello dello
stomaco e che trova la sua personale via di uscita attraverso il
pensiero, la pratica culinaria e il lavoro incessante delle mani.
Volevo anche, lo confesso, conoscervi
un po' meglio.
In qualche modo, spiando dalle tende di
pasta sfoglia delle vostre finestre, immaginando la sensazione che
avrei provato nel far scivolare in bocca le vostre creme, leggendo
dentro e oltre le parole della vostra dedica, io volevo conoscere
meglio tutta l'incredibile umanità che popola questa grande e strana
famiglia.
Se famiglia vi sembra una parola
esagerata rispetto alla circostanza allora non siete stati ben
attenti a ciò che è successo qui dentro nelle ultime settimane, ed
è un vero peccato.
Famiglia è quella in cui ci si
confronta, si cerca di capire e di risolvere i problemi insieme,
famiglia è quella in cui ci si sostiene, in cui si fa il tifo l'uno
per l'altro anche quando si vuol vincere. Famiglia è quella in cui
ci si prende in giro, si ride sui difetti e ci si commuove per i
pregi propri e degli altri. Una famiglia per reggere deve lavorare
duramente.
Famiglia è quella in cui ci si stringe
in un momento difficile l'uno accanto all'altro, così, per sentire
meno forte la paura. A tal proposito aprirò una breve parentesi che
chiuderò subito dopo: il mio consiglio Dottor Meyers è quello di
rimettersi velocemente in sesto e cominciare a spianare sfoglia,
montare creme, arrotolare cannoli senza soluzione di continuità da
qui alla data del prossimo raduno Mtc perché tutte queste persone le
vogliono molto bene e dopo aver tanto sperato, pensato, pregato e in
alcuni casi ,come in quello della sottoscritta, mischiato
sgangheratamente ed indegnamente ma con molto sentimento entrambe le
cose, avranno sicuramente fame : ).
Dicevo,in questa mia esperienza come
terzo giudice (ma vai, non ci credo ancora) ho provato tutte le
emozioni possibili, esco da questa straordinaria esperienza
immensamente più ricca di quando vi sono entrata.
Mi avete regalato i vostri ricordi; ho
annusato con la fantasia i dopobarba e i caratteri unici, di tutti
quei padri amanti dei cannoli alla crema che la domenica mattina
entravano felici in pasticcerie dalle quali uscivano con preziosi
vassoietti carichi di amore e piccola pasticceria.
Mi avete fatto piangere, commossa,
affidandomi le vostre memorie, i vostri pensieri delicati per persone
che avete amato e non ci sono più, per storie e vite che continuano
a fremere dentro di voi. Mi avete raccontato dei vostri figli, mi
avete raccontato delle vostre madri, delle loro grandezze, delle loro
imperfezioni, ricordandomi quanto può essere semplice e profondo
l'amore incondizionato.
Mi avete parlato di amori che durano
nel tempo, di nuove unioni, nuove avventure, della vita che verrà ed
è già meraviglia.
Mi avete portato con voi nelle vostre
terre d'origine come in quelle dove siete poi approdati; mi avete
presentato i vostri amici.
Mi avete fatto ridere, mi avete fatto
sentire leggera e spensierata con le vostre storie di piccole, grandi
disavventure del quotidiano.
Mi avete aperto in mutande la porta di
casa e consegnato in un grido la vostra, sacrosanta e giustissima,
voglia di dedicare a voi stessi i vostri cannoli.
Una promessa
d'amore verso se stessi dovrebbe essere il primo comandamento per
ciascuno di noi.
Mi avete mostrato la potenza e la
determinazione con la quale cucinate, l'amore che avete per il cibo
grazie al quale vi siete buttati a capo fitto in una sfida che non
era affatto semplice; mi avete insegnato tecniche che non conoscevo,
realizzato cannoli più belli dei miei, avete portato alla luce
ricette che sono capolavori. Mi avete fatto sognare i sapori di paesi
sconosciuti, così come mi avete fatto ripescare dal fondo della
gola i sapori di terre amate da cui manco da molto.
Sono ammutolita davanti all'eleganza di
alcune vostre ricette e alla maestria con la quale alcuni di voi sono
riusciti a piegare una pasta capricciosa come la sfoglia al proprio
volere. Mi avete sorpresa con il lavoro di squadra, con la
condivisione, con la perseveranza, con la vostra bravura che sta alla
base della vostra testardaggine e quei cannoli che proprio non sono
voluti venire mi hanno dato tanto come quelli che sono venuti
perfettamente.
Avrei potuto, ed in realtà
inizialmente avevo scritto un altro post e l'avevo fatto, fare una
sorta di lista dei finalisti ma questa sfida Mtc per molte ragioni è
stata una sfida all'insegna del gruppo, ed è all'insegna del gruppo
che voglio finisca; spero che ciascuno di voi riesca a riconoscersi
tra le righe di ciò che ho scritto sopra, vi assicuro che ci siete
tutti.
Faccio un'unica eccezione, per la
vincitrice, perché è per lei che dobbiamo scorticarci le mani a
suon di applausi, per lei dobbiamo fare la ola ballando, ha atteso
tanto ed è a lei che dobbiamo tutta la gioia di chi festeggia ora.
A te Giulia faccio davvero i miei più grandi complimenti, a te che hai destrutturato
e poi pazientemente ricomposto, secondo il tuo volere e la tua voglia di (R)evolution, prima i tuoi
sentimenti e poi un cannolo Saint'Honorè, creando una
magia da gustare ed assaporare con tutti i sensi: una versione
perfetta, realizzata con tecnica ineccepibile, con gusti
perfettamente equilibrati e carichi di significato, con il guizzo
della fantasia legato al filo della coerenza.
Dopo aver letto la tua ricetta, aver
visto il risultato del tuo grande lavoro questo stesso è diventato
il metro di paragone di tutta la gara e per me questo è ciò che
determina una vittoria.
E ora brindiamo a sorsi di Negroni a casa della Robert e del Pittore(pittore quadro bellissimo) e avanti tutta Giulia, ora son tutti affaracci tuoi.
In calce, grazie Alessandra, per tutto!
siamo forti, siamo l'MTC! Ora più che mai! Non servono molte parole, ma forse grazie è troppo poco per questa sfida portata avanti con l'aiuto di tutti, oltre che del tuo. Ho imparato ancora, e molto, ma soprattutto ho avuto la conferma, semmai ne avessi avuto bisogno, che l'unità e la solidarietà sono un grande valore che dobbiamo coltivare e proteggere. Complimenti sinceri e affettuosi a Giulia, una vittoria più che meritata!
RispondiEliminaL'amore che si legge tra le righe non mi sorprende perchè so che sei una persona deliziosa dal cuore grande, mi sono immaginata le persone dietro alle tue parole e mi hai emozionato, anzi ho proprio la pelle d'oca per l'emozione che mi ha trasmesso. Sono contente per Giulia, ma il grazie più grande lo devo a te per tutto quello che ci hai regalato e spero solo che questo tuo post venga letto perchè è una dichiarazione d'affetto per la grande famiglia di Mtc di cui condivido ogni parola che hai detto. Sono contenta che tu abbia passato il testimone perchè in questo mese visto il tuo ruolo ho cercato di stare in disparte ma mi sei mancata
RispondiEliminaun grande abbraccio tesoro
bellissima sfida, bell'atmosfera, splendida sfidante e splendido epilogo, non poteva essere che lei!!!
RispondiEliminaE un altro dei tuoi post da incorniciare "mi avete aperto in mutande la porta di casa" te la copio...;-)
Te sei una fantastica mamma, cuoca, donna e poetessa. Hai parole per tutti e una capacità di regalare emozioni con la tua penna (anzi, tastiera) che ti invidio molto. Grazie a te, Franci, sei unica. E io sono felice di far parte di questa grande famiglia...smack
RispondiEliminaMi hai commossa, letteralmente.
RispondiEliminaE grazie per questa sfida, davvero!
Famiglia è dove ci si sente a casa e tu ci hai fatto sentire a casa tua, nostra :)
Grazie Francesca! Mi hai coinvolta in un batter d'occhio in questa sfida (ho pubblicato subito subito!) e mi resterai nel cuore! Grazie mille
RispondiEliminaE' stata una sfida bellissima a cui avrei voluto tanto partecipare. Ho ritrovato tutto quello che MTC è sempre stato: condivisione, comunità, confronto, crescita. Per ora non sono riuscita a rifarli, ma ho studiato, e tanto, e appena riesco, mi rimetto in riga. Intanto ti faccio i complimenti, per la bravissima giudice che sei stata, per la persona dolce che sei, per la sensibilità e per questo post. Bravissima e grazie di tutto :*
RispondiEliminaIo non sono brava a esternare un groviglio di emozioni e pensieri. Ti dico solo che sono commossa e ho i lucciconi. Grazie Franci
RispondiEliminaNon potrei essere più d'accordo con te.
RispondiEliminaQuesto mese ho visto un MTC davvero accorato, dove si è parlato di emozioni, di esperienze, di famiglia, d'amore e di resilienza.
Ma è anche stato l'MTC del gruppo: ci mancavano solo i tutorial su Youtube e i gruppi di supporto dei "cannolisti anonimi" e poi abbiamo fatto tutto, da consigliarci il modo migliore per fare un cannone di carta forno (roba che la Digos ancora ci cerca) a sviscerare ogni possibile problema incontrato da una pasta sfoglia che si apre (cose che nemmeno Freud).
E, se tanto è merito del gruppo, che ho visto finalmente rinato, tanto è merito tuo, che con la tua grazia, la tua simpatia e la tua costanza sei stata lì a seguire ogni fallimento e ogni successo come fossero i tuoi.
Ci hai tenuti per mano tutti quanti, ci hai fatto parlare di noi e ci hai fatto tornare la voglia di confrontarci e di parlarci davvero. E questo vale più di mille cannoli.
Spero sinceramente di essere all'altezza del regalo che mi hai fatto.
Un abbraccio,
Giulia
La tua sfida, il modo in cui l'hai pensata e condotta rimarrà nel cuore di molti di noi. Ci hai costretto (almeno nel nostro caso) a mettere a nudo i nostri sentimenti, ricordi ancora troppo vivi e per questo ti dobbiamo ringraziare. La scelta del vincitore poi è una degna conclusione di questo mese così intenso. Grazie di tutto!Chiara
RispondiEliminaTu lo sai che ti aspettavamo sotto casa se non vinceva Giulia, vero?
RispondiEliminaUna strana gara che ha messo molti in difficoltà e non per la tecnica o per la ricetta. Un senso di smarrimento che è terminato solo al momento in cui i pensieri di tutti si sono rivolti verso la vita vera, che è fuori di qui. Perché per come la penso io, MTC è un circolo di amici che condividono una passione ma che prima di tutto, hanno consapevolezza della vita. Perché se si perde questa consapevolezza, si perde il senso del gioco che deve avere importanza solo qui dentro. Imparare questo significa imparare ad essere equilibrati e generosi, e questa generosità alla fine, è venuta fuori con l'affetto e la preoccupazione vera per il nostro Doc. Perché a volte si dimentica che questo è solo un gioco, solo un gioco. Ma più importante, è la vita vera.
RispondiEliminaGrazie Franci, a te più di tutti perché questa cosa l'hai capita da sempre.
io ho riletto questo post 4 volte, in tempi diversi, giusto per capirlo bene e stampigliarlo nel mio cervello.
RispondiEliminaQuesta sfida ha riportato al giusto livello tante cose che come braccia di un polpo impazzito stavano prendendo strade troppo distanti l'una dall'altra. Ne è la dimostrazione l'abbraccio silenzioso in cui ci siamo stretti per sostenere i nostri cari amici.
Io sono fiera di far parte di questa comunità, sono fiera di farne parte con tutti i miei limiti e il mio entusiasmo, con tutte le mie incazzature e con tutto l'affetto che provo per molti di voi.
Io ho imparato e imparo ogni giorno da te molto più di quello che immagini e di questo ti ringrazio di cuore.
Sono strafelice di non aver avuto problemi con questa sfoglia, penso che non avrei sopportato l'idea di fallire proprio la tua sfida :-P e sono felicissima della scelta del vincitore perchè Giulia meritava davvero.