Dunque, signore e signori, ecco le Seadas!
Seadas:
un'antica dolcezza sarda a base di formaggio e miele
Le
Seadas sono un dolce tipico sardo realizzato con pochi ingredienti,
semola, formaggio e miele, che si combinano armonicamente dando vita
ad un piatto unico e delizioso.
Comunemente
conosciuto con il nome di saedas questo in realtà viene chiamato
diversamente a seconda delle varietà linguistiche presenti
sull'isola, tra i vari nomi con cui questo dolce tradizionale è
conosciuto ci sono sebada, seatta, sevada, sabada.
Tutti questi
appellativi sembrano derivare dalla parola latina sebum proprio per
l'aspetto untuoso che questi dolcetti hanno. Un'altra teoria invece
vuole che il nome derivi dal suffisso seu con cui in dialetto sardo
viene indicato il grasso animale, ozu seu.
Questa
preparazione dolce, originariamente diffusa soprattutto nelle zone
dedite alla pastorizia, è oggi vanto in tutta l'isola e la si
ritrova in molti, se non in tutti, i menù dei ristoranti sardi in
ogni stagione mentre in passato veniva realizzata principalmente in
prossimità delle feste pasquali.
La
seada è una sorta di raviolo realizzato con una sfoglia di semola
impastata con strutto, riempito con formaggio di pecora fresco o
comunque non troppo stagionato aromatizzato principalmente con
agrumi, fritto in olio extravergine d'oliva e ricoperto infine con
miele di produzione locale. Principalmente il miele preferito nella
realizzazione di questa ricetta è quello di Corbezzolo.
E'
un dolce profumato, insolito, intenso che conserva in sé qualcosa di
arcaico, infatti sono molte le ricette che affondano le radici nel
mondo antico e che in qualche modo lo ricordano; nel libro “De Agri
coltura” Catone il Censore descrive una ricetta dolce denominata
Placenta fatta con una sfoglia di acqua e farina impastata con
aggiunta di formaggio e condita con miele, anche Petronio nell'opera
Satyricon parla di un dolce servito da Trimalcione in seguito ad un
funerale, a base di farina e formaggio intriso di miele, così come
lo stesso Apicio fa riferimento ad una preparazione dolce in cui una
polentina di farina arricchita con formaggio veniva, una volta
freddata, fritta e condita con abbondante miele.
Ricetta
per 8 Seadas
circa
Ingredienti:
Sfoglia
200
di farina di semola rimacinata
20
g di strutto
100
ml di acqua (più o meno)
1
pizzico di sale
Ripieno:
250
g di pecorino sardo dop
poco stagionato
scorza
grattugiata di due limoni biologici non trattati
Finitura:
olio
extravergine d'oliva
miele
sardo di corbezzolo
Realizzazione:
Per
prima cosa ho setacciato la semola con il pizzico di sale, poi ho
iniziato ad impastare la farina con lo strutto e l'acqua tiepida fino
ad ottenere una palla di pasta liscia ed elastica. L'ho coperta con
pellicola alimentare e lasciata riposare in frigorifero per un'ora
circa; durante questo lasso di tempo ho preparato il ripieno,
grattugiando il formaggio e facendolo cuocere a fuoco bassissimo con
la scorza del limone, tranne una manciata piccola che ho tenuto da
parte, fin quando il composto è risultato compatto e leggermente
filante.
Ho
ripreso la pasta, l'ho stesa molto finemente e ne ho ricavato con
l'aiuto di un coppa pasta rotondo dei dischi di 10 cm di diametro
circa, sopra una metà dei dischi ho distribuito il composto di
formaggio aromatizzato fatto raffreddare e li ho chiusi con i
restanti dischi di pasta al fine di ottenere dei grandi ravioli che
ho rifilato con la rotella dentellata.
Ho
fritto le seadas in abbondante olio extravergine d'oliva finché non
sono risultate dorate e croccanti; una volta pronte le ho ricoperte
con il miele di corbezzolo precedentemente scaldato a fuoco basso ed
ho aggiunto la manciata di scorza di limone che avevo tenuto da
parte.
Note:
-la
quantità d'acqua indicata per la realizzazione dell'impasto è
indicativa poiché può cambiare in base all'umidità della farina,
dello strutto e dell'ambiente stesso.
-in
alcune ricette che ho consultato la scorza di limone è sostituita
con scorza di arance.
-in
alcune ricette consultate lo strutto è sostituito con il burro.
Me li ricordo bene! Mi fanno una gola incredibile, formaggio e miele è un grande abbinamento!
RispondiEliminaCara è un dolce che non ho mai fatto e nemmeno assaggiato però a guardare le tue mi sa che prima o poi te le copio, certo bisognerebbe avere più tempo
RispondiEliminaBravissima e bella proposta 😉
Che buone e quanti ricordi di lunghe e magnifiche estati!!!!
RispondiEliminama che brava, Francesca.. le seadas sono una bonta', ma negli anni ho visto e mangiato anche delle schifezze... le tue sono una nuvola- e fanno una gola, con quel miele che cola... e il corbezzolo e il limone sono una roba... Sei strepitosa, veramente!
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