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mercoledì 19 aprile 2017

Seadas per il Calendario del Cibo Italiano

Oggi il Calendario del Cibo Italiano celebra la Giornata dei dolci di formaggio e per questa occasione ho deciso di contribuire pubblicando una ricetta che amo molto e che lo scorso anno ho realizzato in occasione di un Tema del mese targato Mtc.
Dunque, signore e signori, ecco le Seadas!

Seadas: un'antica dolcezza sarda a base di formaggio e miele

Le Seadas sono un dolce tipico sardo realizzato con pochi ingredienti, semola, formaggio e miele, che si combinano armonicamente dando vita ad un piatto unico e delizioso.
Comunemente conosciuto con il nome di saedas questo in realtà viene chiamato diversamente a seconda delle varietà linguistiche presenti sull'isola, tra i vari nomi con cui questo dolce tradizionale è conosciuto ci sono sebada, seatta, sevada, sabada. 
Tutti questi appellativi sembrano derivare dalla parola latina sebum proprio per l'aspetto untuoso che questi dolcetti hanno. Un'altra teoria invece vuole che il nome derivi dal suffisso seu con cui in dialetto sardo viene indicato il grasso animale, ozu seu.
Questa preparazione dolce, originariamente diffusa soprattutto nelle zone dedite alla pastorizia, è oggi vanto in tutta l'isola e la si ritrova in molti, se non in tutti, i menù dei ristoranti sardi in ogni stagione mentre in passato veniva realizzata principalmente in prossimità delle feste pasquali.
La seada è una sorta di raviolo realizzato con una sfoglia di semola impastata con strutto, riempito con formaggio di pecora fresco o comunque non troppo stagionato aromatizzato principalmente con agrumi, fritto in olio extravergine d'oliva e ricoperto infine con miele di produzione locale. Principalmente il miele preferito nella realizzazione di questa ricetta è quello di Corbezzolo.
E' un dolce profumato, insolito, intenso che conserva in sé qualcosa di arcaico, infatti sono molte le ricette che affondano le radici nel mondo antico e che in qualche modo lo ricordano; nel libro “De Agri coltura” Catone il Censore descrive una ricetta dolce denominata Placenta fatta con una sfoglia di acqua e farina impastata con aggiunta di formaggio e condita con miele, anche Petronio nell'opera Satyricon parla di un dolce servito da Trimalcione in seguito ad un funerale, a base di farina e formaggio intriso di miele, così come lo stesso Apicio fa riferimento ad una preparazione dolce in cui una polentina di farina arricchita con formaggio veniva, una volta freddata, fritta e condita con abbondante miele.

Ricetta per 8 Seadas circa

Ingredienti:
Sfoglia
200 di farina di semola rimacinata
20 g di strutto
100 ml di acqua (più o meno)
1 pizzico di sale

Ripieno:
250 g di pecorino sardo dop poco stagionato
scorza grattugiata di due limoni biologici non trattati

Finitura:
olio extravergine d'oliva
miele sardo di corbezzolo

Realizzazione:
Per prima cosa ho setacciato la semola con il pizzico di sale, poi ho iniziato ad impastare la farina con lo strutto e l'acqua tiepida fino ad ottenere una palla di pasta liscia ed elastica. L'ho coperta con pellicola alimentare e lasciata riposare in frigorifero per un'ora circa; durante questo lasso di tempo ho preparato il ripieno, grattugiando il formaggio e facendolo cuocere a fuoco bassissimo con la scorza del limone, tranne una manciata piccola che ho tenuto da parte, fin quando il composto è risultato compatto e leggermente filante.
Ho ripreso la pasta, l'ho stesa molto finemente e ne ho ricavato con l'aiuto di un coppa pasta rotondo dei dischi di 10 cm di diametro circa, sopra una metà dei dischi ho distribuito il composto di formaggio aromatizzato fatto raffreddare e li ho chiusi con i restanti dischi di pasta al fine di ottenere dei grandi ravioli che ho rifilato con la rotella dentellata.
Ho fritto le seadas in abbondante olio extravergine d'oliva finché non sono risultate dorate e croccanti; una volta pronte le ho ricoperte con il miele di corbezzolo precedentemente scaldato a fuoco basso ed ho aggiunto la manciata di scorza di limone che avevo tenuto da parte.

Note:
-la quantità d'acqua indicata per la realizzazione dell'impasto è indicativa poiché può cambiare in base all'umidità della farina, dello strutto e dell'ambiente stesso.
-in alcune ricette che ho consultato la scorza di limone è sostituita con scorza di arance.
-in alcune ricette consultate lo strutto è sostituito con il burro.


4 commenti:

  1. Me li ricordo bene! Mi fanno una gola incredibile, formaggio e miele è un grande abbinamento!

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  2. Cara è un dolce che non ho mai fatto e nemmeno assaggiato però a guardare le tue mi sa che prima o poi te le copio, certo bisognerebbe avere più tempo
    Bravissima e bella proposta 😉

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  3. Che buone e quanti ricordi di lunghe e magnifiche estati!!!!

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  4. ma che brava, Francesca.. le seadas sono una bonta', ma negli anni ho visto e mangiato anche delle schifezze... le tue sono una nuvola- e fanno una gola, con quel miele che cola... e il corbezzolo e il limone sono una roba... Sei strepitosa, veramente!

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