10,
100, 1000, 10.000......miliardi di ricette fantastiche di dolci di
ogni foggia, gusto e colore; da forno, al cucchiao, di mini
pasticceria, posso provare a farle tutte.
Può
anche accadere che, per una serie di fortunati eventi e congiunzioni
astrali favorevoli, io riesca a realizzare un dolce tanto buono e
perfetto da meritarsi di essere considerato una piccola poesia...ciò
nonostante colui il quale dorme nella parte destra del lettone, con
una regolaritá quasi imbarazzante, vorrá che io gli prepari sempre
lo stesso dolce e cioé il banalissimo e, da me ormai odiatissimo,
tiramisù!
Il
tiramisú é il primo dolce in assoluto che ho preparato interamente
da sola, della prima volta che l' ho fatto si perdono le tracce nella
notte dei tempi.
Ho imparato a farlo guardando mia madre che lo
preparava per il compleanno di suo fratello, mi é sempre venuto bene
e sempre bene mi verrá perché é onestamente facile e lo faccio,
appunto, da quando ero una bambina...però ammetto, senza vergogna
alcuna, che a me il tiramisù
Perchè prepararlo
non mi da nessuna soddisfazione.
Certo,
quando lo mangio mi rendo conto che é effettivamente buono, ma
questo non cambia il dato di fatto: tra tutto quello che cucino la
mia ricetta " spreferita " é il tiramisù e ,per la sempre
valida legge di Murphy, é ovviamente anche il dolce preferito del
testone che dorme con me.
Così,
piú o meno una volta ogni due mesi, ha inizio una sorta di danza che
vista da fuori potrebbe assomigliare ad un rituale di corteggiamento
del mondo animale ma che invece é una vera e propria guerra di
nervi; inizialmente ha un' avvio lento e "subdolo" fatto di
melliflui ma mirati riferimenti al nostro famoso classico, poi
l'attacco si fa più intenso e continuo, giocato tutto sui toni della
lusinga e dell'adulazione ( nessuno, pare incredibile, é in grado di
fare un tiramisù buono come il mio...quell'uomo è degno erede di pinocchio!),
infine il testone sferra l'attacco definitivo mostrandomi i suoi
occhi delusi e giocando su uno dei miei tasti dolenti, il senso di
colpa.
Questo
teatrino che negli anni é andato perfezionandosi e convalidandosi si
protrarrá per giorni finchè io, presa letteralmente per sfinimento,
perduta ormai ogni difesa, esaurite tutte le scuse, capitolerò e
accetterò di fare ancora per una volta(ma questa volta è
l'ultima...ora io degna erede di pinocchio) il dannato TIRAMISU'!
Perciò
lo preparo e, giá che ci sono, lo posto anche così, se volete,
potete annoiarvi a
morte anche voi!
morte anche voi!
250
g di mascarpone
60
g di zucchero
3
uova
cacao
amaro)
caffè
freddo q.b ( io espresso + o - 4 tazzine)
biscotti
Pavesini ( ebbene si, io li preferisco ai più classici savoiardi)
Dopo
aver separato i tuorli dagli albumi montate i primi con lo zucchero
fin quando avranno assunto una consistenza spumosa poi aggiungete il
mascarpone per ottenere una crema liscia e omogenea.
Montate
gli albumi a neve e aggiungeteli in due mandate alla crema di
mascarpone, prima un terzo mescolando con la frusta in modo
abbastanza deciso poi aggiungete i rimanenti due terzi di albumi
incorporandoli al composto dal basso verso l alto con delicatezza.
Bagnate
i biscotti immergendoli nel caffè solo da un lato e poi disponeteli
in una pirofila o comunque in un contenitore preferibilmente non di
plastica e ricopriteli con la crema di mascarpone, ripetete
l'operazione per ottenere un secondo strato di biscotti imbevuti nel
caffè e coprite con altra crema al mascarpone.
Decorate
con scaglie di cioccolato fondente oppure con cacao amaro in polvere.
Mettete
a riposare in frigo per qualche ora.
Fine.
p.s.
Io qui ho usato il cacao ma lo preferisco con le scaglie di
cioccolato.
p.p.s
Io qui ho preparato il tiramisù in mono porzioni perciò anziché
disporlo in un'unica pirofila l'ho messo in 4 diverse ciotoline...a
livello di gusto non cambia niente.
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