Non è questo il brano al quale ho deciso di ispirarmi per realizzare la sfida del mese, queste poche righe ho scelto di inserirle prima di tutto perchè spiegano meravigliosamente quello che è da sempre per me la lettura, quello che è il mio personale rapporto con il libro. Non avrei potuto farne a meno.
Sono stata latitante nelle ultime sfide, non volevo, ma per ragioni con le quali non starò qui a tediarvi, non sono riuscita a partecipare.
Ora, forse è solo un caso, o forse un segno, quando ho scoperto che il tema della sfida di questo mese vedeva protagonista oltre alla cucina un testo letterario che fosse d'ispirazione ho,semplicemente, pensato che finalmente ero a casa.
A casa mia non sono mai mancati il cibo e i libri, entrambi hanno abitato la mia infanzia e la mia adolescenza quando la casa, materiale fatta di calce e mattoni, era ancora quella dei miei genitori; entrambi abitano la mia vita di donna oggi, che la calce e i mattoni sono i miei.
A casa mia ci si è sempre nutriti di parole e letto di cucina: non è mai mancato l'amore.
Sono fortunata e ne sono consapevole.
Il cibo, la lettura e l'amore hanno trovato il loro tempo e il loro spazio nel quotidiano, negli spazi sacri lasciati liberi dal lavoro, gli impegni, le gioie, i dolori; dalla vita contingente. Detto questo esiste per me un momento dell'anno, un periodo esatto in cui tutto questo è condensato e appare ai miei occhi con la forza proromente della memoria: il Natale.
Quello delle riunioni con la famiglia numerosa,chiassosa, il tempo della festa, dei pranzi lunghi ed elaborati in cui tutti preparano il loro piatto migliore, sperando di sentirsi dire che è il migliore in assoluto. Quello del tempo libero per eccellenza dove, dopo aver finito di scartare i regali ti siedi e lentamente ti godi il piacere dello sfogliare le pagine del libro nuovo che qualcuno ha scelto per te.
Quel Natale del Dolce di Natale che nel mio caso non è uno ma bensì due: i cannoloi siciliani di ricotta e cioccolato e il panettone con i canditi. Per quanto possa sembrare una strana coppia per me è perfetta ...e allora, di seguito, un estratto del testo letterario che mi ha ispirato "Il caso del dolce di Natale" Aghata Cristie e la ricetta dei miei Muffin alla ricotta, canditi all'arancia e scaglie di fondente, con crema di ricotta e zeste brinate.
"Il pranzo di Natale iniziò alle quattordici, e fu una gran festa.
ciochi di legna giganteschi scoppiavano allegramente nel camino e una babele di molte lingue che chiacchiervano tute insieme si fondeva e sovrastava il loro allegro scoppiettio.La zuppa di ostriche era già stata consumata,due enormi tacchini erano arrivati e vennero portati via,ridotti allla pura e semplice carcassa di ciò che erano stati.E ora momento culmine del pranzo,ecco che il dolce di Natale veniva servito in tavola con tutte le cerimonie del caso Il vecchio Peverell,mani e ginocchia tremanti per la debolezza egli ottant'anni,non permetteva ancora a nessuno di portarlo in tavola. La sigora Lacey, seduta al suo posto,si stringeva le mani incrociate per il nervosismo e l'apprensione.Un Natale,ne era certa sarebbe crollato sl pavimento morto.Ma dovendo scegliere tra il rischio di vederlo crollare cdavere al suolo o provocargli un tale senso di dolore e di offesa che il povretto, probabilmente, avrebbe preferito morire all'istante piuttosto che sopravvivere, aveva optato per la prima alternativa.
Sul piatto d'argento il dolce di Natale riposava in tutto il suo splendore. Era grosso come un pallone da football portava infilato un ramoscello di agrifoglio come una bandierina trionfante ed era ircondato da un cerchio di magnifiche fiamme blu e rosse. Ci furono grida di entusiasmo e esclamazioni piene di ammirazioni.
La signora Lacey aveva ottenuto un piccolo successo: era riuscita a convincere Peverell a posare il piatto con il dolce davanti a lei, invece di portarlo in giro per tutta la tavola a servire i presenti uno per uno. Avrebbe distribuito lei le porzioni. Rapidamente i piatti vennero passati tutti intorno, con le fiamme che lambivano ancora le singole porzioni[...]
La singnora Lacey si appoggiò allo schienale della sedia con un sospiro di soddisfazione. "L'operazione dolce di Natale" era stato un successo. Eccone una fetta davanti a ciascuno, con le fiammelle che ancora ardevano ci fu un momento di silenzio intorno alla tavola mentre tutti formulavano in silenzio il loro desiderio."
A.Cristie, "Il caso del dolce di Natale"
Muffin alla ricotta,arance candite e scaglie di fondente
Per i canditi all'arancia:
arance non trattate
zucchero
acqua
Ho lavato ed asciugato le arance,ho ricavato le zeste,le ho messe in acqua per due giorni cambiando spesso l'acqua.Il terzo giorno le ho asciugate e tagliate a striscioline spesse, dopodiché mettetele in un tegame con un tanta acqua da ricoprirle e le ho fatte bollire per 2 minuti; ho fatte raffreddare il tutto, poi buttato via l‘acqua e ripetuto l’operazione per altre 2 volte, al fine di togliere l’amaro delle bucce.
Finita la terza bollitura, ho tamponato le bucce per togliere l’acqua in eccesso e le ho pesate. Ho preparato in uno sciroppo di zucchero e acqua, in cui sia l'acqua che lo zucchero avessero lo stesso peso delle bucce scolate; vi ho immerso le bucce e le ho fatte cuocere fino alla completa asciugatura dello sciroppo, facendo attenzione però a non fare caramellare lo zucchero, che non deve scurirsi, ma solo addensarsi.Terminato il procedimento ho messo le bucce ad asciugare.
Per le scorze candite e brinate ho semplicemente passato, prima che fossero del tutto asciutte, le scorze candite nello zucchero semolato.
Per i canditi che ho utilizzato all'interno dei muffin, ho semplicemente lasciato che si asciugassero per una notte e il giorno successivo li ho tagliati delle dimensioni dei canditi classici.
Per la crema di ricotta di accompagnamento
250 g ricotta fresca di pecora
125 g zucchero semolato
50 g cioccolato fondente 70%
La crema di ricotta l'ho realizzata lasciando riposare la ricotta in frigorifero per una notte affinchè perdesse del tutto il siero e risultasse compatta poichè l'aggiunta di zucchero successiva altrimenti l'avrebbe resa troppo morbida. Successivamente l'ho montata con lo zucchero ed ho passato il tutto al setaccio ed ho aggiunto il cioccolato a pezzeti piccoli e scaglie.
Per i muffin
300 g di farina 00
125 g di yogurt al pistacchio
100 g di ricotta
100 g di burro
80 g zucchero di canna
100 g di canditi all'arancia
80 g cioccolato fondente 70%
50 g di mandorle tostate ridotte in piccoli pezzi
8 g lievito secco per dolci
1/2 cucchiaino di bicarbonato
2 uova
Ho seguito le preziosissime indicazioni di Francesca indi:
Per la crema di ricotta di accompagnamento
250 g ricotta fresca di pecora
125 g zucchero semolato
50 g cioccolato fondente 70%
La crema di ricotta l'ho realizzata lasciando riposare la ricotta in frigorifero per una notte affinchè perdesse del tutto il siero e risultasse compatta poichè l'aggiunta di zucchero successiva altrimenti l'avrebbe resa troppo morbida. Successivamente l'ho montata con lo zucchero ed ho passato il tutto al setaccio ed ho aggiunto il cioccolato a pezzeti piccoli e scaglie.
Per i muffin
300 g di farina 00
125 g di yogurt al pistacchio
100 g di ricotta
100 g di burro
80 g zucchero di canna
100 g di canditi all'arancia
80 g cioccolato fondente 70%
50 g di mandorle tostate ridotte in piccoli pezzi
8 g lievito secco per dolci
1/2 cucchiaino di bicarbonato
2 uova
Ho seguito le preziosissime indicazioni di Francesca indi:
In una ciotola media ho lavorato il burro a crema con lo zucchero.
Unito le uova mescolandole con una frusta, aggiunto lo yogurt al pistacchio e la ricotta, mescolato bene e messo il tutto da parte.
In una ciotola grande ho setacciato tutti gli ingredienti secchi (le farine con il lievito, il sale, il bicarbonato) ho poi aggiunto i canditi d'arancia, le mandorle tostate e il cioccolato a pezzi e mescolato per amalgamare bene questi ultimi tre ingredienti, fossero ben ricoperti di farina (ciò impedirà loro di depositarsi sul fondo dei muffins in cottura).
Ho formato una fontana e versato dentro il composto liquido.
Con un cucchiaio ho amalgamato i due composti mescolando BREVEMENTE, con non più di 10-11 giri di cucchiaio.
Il composto è risultato grumoso.
Ho versato il composto negli stampi della teglia da muffin precedentemente rivestiti con dei pirottini ed ho infornato per circa 25 minuti a forno statico, portato precedentemente ad una temperatora di 190°.Li ho sfornati e lasciati riposare 5 minuti poi li ho tolti dalla teglia e fatti raffreddare su una gratella.
Ringrazio veramente tanto la grandiosa Francy e tutto l' Mtchallenge...GRAZIE!
Molto originali e belli questi muffin, complimenti per l'idea e l'interpretazione.
RispondiEliminaAvevo lasciato un commento ma noto con dispiacere che si è perso.. :-(
RispondiEliminaRicomincio :-)))
Innanzitutto bentornata :-) e un grande abbraccio di amicizia, nella speranza che ciò che ti ha tenuta lontana si sia risolto nel migliore dei modi, facendoti ritrovare la serenità.
Hai toccato un tema a me molto caro: il Natale. Un periodo magico, in cui tutto per me si trasforma, si respira aria di attesa, di festa anche molti giorni prima del 25.
E' la festa della famiglia, che dopo un anno passato a rincorrere le lancette dell'orologio finalmente si ritrova seduta con calma allo stesso tavolo, per condividere la gioia di stare insieme.
I dolci a cui ti sei ispirata sono un simbolo della nostra tradizione, uno del sud e l'altro del nord ma entrambi molto amati. E tu hai riunito due capisaldi della nostra pasticceria in un muffin con un'abilità incredibile!
Dalle arance candite fatte in casa, alla crema di ricotta per accompagnamento, all'idea dello yogurt di pistacchio per dare morbidezza e sapore in un colpo solo.
Si vede che ti piacciono i dolci, con la naturalezza che dimostri nella preparazione.
Il dolce come culmine del pranzo più importante e per il quale si passano ore e ore in cucina, sperando che tutto riesca al meglio come descrive Agatha Christie nel suo romanzo.
Bravissima, veramente.
E grazie a te di tutto!!!!