I Santi e gli scellerati che hanno la pazienza e il coraggio di leggere i miei post dall'inizio alla fine sanno che sono poche le occasioni in cui questi sono post di pura cucina; quasi sempre sono introdotti da una qualche storia, sia essa legata ad un'idea o a un pensiero che quella determinata ricetta ha fatto nascere in me, sia ricordo che nasce nel mio passato e si realizza tra parole e pentole, sia pura fantasia, voglia di avventura, in ogni caso la cucina e il racconto si fondono insieme, non sembrano poter vivere autonomamente.
Non so esattamente quale sia il motivo che mi porta sempre a legare cibo e parole; il fatto è che solo così sento di riuscire ad esprimermi a pieno, solo così sento di riuscire a dare, a chi ne vuole, qualcosa di me senza avarizia: mestolo in una mano, penna nell'altra.
Ognuna delle sfide di questo incredibile gioco che è l'MTC ha fatto sì che io dessi vita a una ricetta e a una storia entrambe in qualche modo destinate in primis a coloro che quella sfida l'avevano indetta; i bravissimi, tutti, vincitori della sfida precedente.
Non sarà così questa volta.
Per la prima volta, non ci sarà un racconto a far da corollario alla mia, purtroppo unica, interpretazione di Cheesecake e non pensate, cari Fabio ed Annalù che il motivo sia uno scarso interesse per questa sfida che, invece, ho amato moltissimo; non pensate che sia perchè non voglio destinarvi oltre alla ricetta anche la storia, non pensiate che io non vi stimi, perchè vi amo e vi trovo imbarazzantemente bravi: piuttosto sappiate, per quanto possa sembrare un discorso macchinoso, che il motivo è che questa volta la ricetta è anche la storia in tutto e per tutto.
In questa mia ricetta dolce di cheesecake ci sono io e c'è la storia in diretta del momento che sto vivendo. Grazie Annalu e Fabio perchè siete dannatamente bravi e competenti ma al tempo stesso divertenti e mai noiosi.
E adesso procediamo in ordine dal basso verso l'alto cercando di dare un senso a tutto!
La base di questo mio dolce affonda le radici nella sfida precedente e nella mia nota testardaggine. Per la sfida sui biscotti di frolla sono riuscita a realizzare una sola ricetta, molto semplice a causa di uno stato di quiete al quale sono stata obbligata, e che male mi si addice, onde evitare parti prematuri e conseguenti drammi perciò quando ho scoperto il tema della sfida di questo mese ho deciso di partire da una base fatta con frollini sablè al cacao amaro, giusto per riscattarmi, in corso d'opera ho poi valutato che questa base potesse essere resa più interessante e meno monotona al palato aggiungendo un elemento croccante in grado di vivacizzare in gusto e struttura la base: da qui l'inserimento della granola, rigorosamente fatta in casa, che non ci vogliamo far mancare niente.
La parte cremosa del cheesecake invece nasce in maniera più complessa; l'occupante lato dx del letto adora questo dolce nella versione a crudo, io lo preferisco, ovviamente secondo legge matrimoniale, cotto e tempo fa in un libro ero rimasta folgorata da una ricetta di cheesecake crudo che prevedeva un procedimento per me del tutto inedito per la preparazione della parte cremosa:inserimento di tuorli d'uovo e montaggio della crema stessa a caldo senza però il passaggio di cottura in forno.
Ho deciso che era giunto il momento di provare questa tecnica, anche perchè speravo in questo modo di evitare l'uso della gelatina e no, non sono contraria all'uso colla di pesce, agar,agar o simili ma avevo voglia di provare a fare qualcosa di diverso e, ammettiamolo, di provare il brivido connaturato al rischio di un cedimento strutturale, tragico ma pur sempre divertente.
Per quanto riguarda il gusto, un classicissimo cocco allo stato duro e puro, eccezion fatta per un tocco leggermente acidulo conferito da poca scorza di limone, esso è una dichiarazione d'amore, profondo ed eterno alla piccola dittatrice di casa( quella già nata s'intende, che grazie a Dio quella che deve nascere ancora non esprime pareri in quanto a gusti alimentari) che nell'ultimo mese c'ha tenuto particolarmente a farmi sapere in tutti i modi possibili immaginabili quanto le piace il cocco; il suo modo preferito per ricordarmelo è quello di andare in giro per il supermercato servendosene autonomamente e infilandomelo direttamente nel carrello nelle sue più svariate versioni: cocchi interi, lattine di latte di cocco, buste di cocco rapè, yogurt al cocco e noti biscottini al cocco. Ringrazio nuovamente il padre eterno, in questo caso perchè, almeno dalle mie parti, non si trovano in commercio altri prodotti"cocchiari".
Infine per il topping ho deciso da subito di usare del cioccolato fondente perchè volevo richiamasse la base del cheesecake e perchè volevo parlasse di me: amo un solo cioccolato, quello nero, fondente e possibilmente rock(leggasi minimo fondente al 70%). Le decorazioni di cioccolato temperato sono invece semplicemente un vezzo, una malizia femminile; le ho volute fare perchè mi divertono, un pò come farmi le meches ai capelli prima del parto...roba oggettivamente poco utile che però mi ha fatto sentire figa.
Per la base
- 250 g di frollini sablè al cacao amaro
- 100 g di granola
- 90 g di burro
Frollini al cacao
- 200 g di farina
- 150 g di burro
- 25 g di cacao amaro
- 70 g di zucchero a velo
- 1 tuorlo d'uovo
- 1 pizzico di sale
Granola
- 300 gr di fiocchi d’avena
- 2 tazzine da caffè di riso soffiato
- 2 tazzine da caffè di corn flakes al naturale
- 1 tazza da té di nocciole tostate con buccia (tritate grossolanamente)
- 1 tazzina da caffè di miele
- 5 cucchiai di zucchero di canna
- 2 cucchiai di sciroppo d’acero (se non lo si trova di miele)
- 1 tazzina di olio di semi di girasole
- 2 cucchiai di farina 00
- 2 cucchiai di farina di farro
- 1 presa di sale
- 1 tazzina e mezza di acqua
- 500 g di mascarpone
- 250 g di philadelphia
- 90 ml di latte di cocco
- 140 g di zucchero semolato
- 125 g di cocco rapè
- 4 tuorli d'uovo
- 1 pizzico di sale
- scorza di 1/2 limone non trattato
- 125 g di cioccolato fondente al 70% sminuzzato finemente
- 60 ml di acqua
- 40 g di burro
- 150 g di cioccolato fondente al 70%
Procedimento
Per prima cosa ho preparato il biscotti di frolla sablè al cacao seguendo in tutto e per tutto le indicazioni sapienti del trips and tricks di Rita per l'Mtc n 56 che trovate qui.
Poi sono passata alla preparazione della granaola:in una grande ciotola ho unito i fiocchi di avena, il riso soffiato, i corn flakes, le nocciole tritate grossolanamente e le farine. Ho amalgamato bene tutti gli ingredienti e poi in un pentolino ho messo l’acqua, l’olio, il sale, lo zucchero, il miele e lo sciroppo d’acero. L'ho fatto cuocere dolcemente a fuoco medio fino a quando il composto ha iniziato a schiumare, allora ho abbassato la fiamma e continuate la cottura per qualche minuto dopodichè ho spento il fuoco e fatto intiepidire lo sciroppo ottenuto. Ho versato lo sciroppo su gli ingredienti riuniti nella ciotola e ho amalgamato il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo, appiccicoso ed umido; infine sulla leccarda del forno ho posto un foglio di di carta da forno, distribuito uniformemente il composto, pareggiandolo bene, fino ad avere uno spessore di un centimetro scarso, ed ho infornato a 150 gradi a forno statico per circa 30/35 minuti circa. Ho tirato fuori dal forno, fatto raffreddare, spezzettato il tutto grossolanamente e tenuto da parte. A questo punto avevo pronti gli elementi per realizzare la base del mio cheesecake; ho tritato nel mixer i frollini e la granola, nel frattempo ho fatto sciogliere il burro a bagnomaria e l'ho versato, una volta tiepido, sul mix, ho mischiato il tutto e l'ho distribuito in uno strato sul fondo di uno stampo a cerniera rivestito con fogli di acetato alimentare e adagiato su un foglio di carta da forno. Ho riposto in frigo a riposare per una mezz'ora circa e in questo lasso di tempo ho preparato la crema per la torta. Ho riunito in una grande ciotola resistente al calore i formaggi,il latte di cocco, lo zucchero, le uova ed il pizzico di sale ed ho posto la ciotola su di una pentola con acqua in leggera ebollizione.
A questo punto ho sbattuto con una frusta il composto giusto alcuni minuti fin quando questo è diventato spumoso, ho tolto dalla pentola la ciotola e l'ho adagiata in acqua fredda e cubetti di ghiaccio per evitare che il composto cuocesse, ed ho continuato a mescolare la crema fino a quando il composto ha iniziato ad addensarsi nuovamente allora ho incorporato al composto ormai freddo il cocco rapè e la scorza del limone.
Una volta pronta la crema di formaggi e cocco ho ripreso lo stampo della torta dal frigo e l'ho versata sulla base, ho riposto nuovamente il tutto in frigo a riposare minimo per 4 ore. Per il topping ho realizzato una semplice glassa unendo il burro e l'acqua in un pentolino e portandoli a lieve bollore, ho allontanato dal fuoco e posto il cioccolato a cubetti al centro ed ho iniziato a mescolare dal centro verso l'esterno incorporando tutto il liquido facendo attenzione a non incorporare aria e ottenendo una glassa leggermente lucida.
Sono così giunta alla finitura del mio cheesecake; ho tirato fuori dal frigo la torta precedentemente assemblata e l'ho rifinita con la glassa al fondente, una spolverata di cocco rapè e alcune decorazioni di cioccolato fondente temperato realizzate precedentemente(per il temperaggio io procedo con il metodo dell'inseminazione come indicato qui).
Concludo, ed è davvero l'ora di farlo, con queste semplici parole: questa torta è stato un vero successo di critica(io) e pubblico(loro), ne sono davvero soddisfatta e la rifarò, la modificherò, la rivisiterò...Grazie Annalù, grazie Fabio, grazie Mtc!
Veramente un procedimento laborioso ma descritto in modo minuzioso e chiaro. Esce tutta la tua passione e travolge il lettore (me in questo caso!) e di questo ti ringrazio! Vorrei riuscire anch'io! Per il prossimo evento tanta energia! Ciao
RispondiEliminaVeramente un procedimento laborioso ma descritto in modo minuzioso e chiaro. Esce tutta la tua passione e travolge il lettore (me in questo caso!) e di questo ti ringrazio! Vorrei riuscire anch'io! Per il prossimo evento tanta energia! Ciao
RispondiEliminaBravissima Francesca, un cheesecake veramente goloso e anch'io sono un'amante del cocco che evito di comperare altrimenti lo finirei, sarei capace di mangiare il cocco rapè a cucchiai quindi puoi immaginare come mi piaccia questo cheeesecake
RispondiEliminaNon conoscevo invece la granola, che ti copierò spudoratamente
un abbraccio grandissimo
Manu
e facciamocele queste meches perché non solo ti fanno sentire figa, ma ti fanno fai diventare figa. concediti tutto quello che dopo sarà impossibile, come anche solo andare al supermercato con entrambe le tue donne nane. questa cheesecake è una figata galattica, con o senza storia, perché dietro c'è un grande studio, tutti gli elementi sono fatti da te e poi perché amo la granola. parla di te, di quanto sei bella e solare, con una base ricca, un cuore dolce e morbido è una superficie croccante e amara, perché dolci si, ma fessi no e come mamma bis dovrai essere più decisa di quanto sei ora, perché quelle due si alleano appena possono. un abbraccio cara Francy.
RispondiEliminabeh io ho avuto la santa pazienza di leggere tutto ihhihih
RispondiEliminaprima di tutto complimenti perche' chi è testardo sicuramente fa qualcosa di buono ed ecco il cpaolavoro tutti bbinamenti perfetti ed il lato dx del letto avrà apprezzato
A me sembra che tu una storia l'abbia raccontata lo stesso attraverso questa tua ricetta che parla di te in questo preciso momento, un momento davvero speciale ed impegnativo che però non è stato un motivo per giocarsi un bel "passo", ma ti ha fatto mettere in gioco pienamente, con una preparazione complessa, equilibrata e ben studiata. In cui hai assecondato i gusti della figlia e mi hai fatto capire il tuo approccio alla cucina nel descrivere come può essere tragico, ma anche divertente un fallimento ai fornelli che può sempre accadere. Tanta stima e complimenti.
RispondiEliminaGrazie!
Fabio
Per prima cosa ti rispondo subito che il bello dei blog è che sono diari, quindi i racconti di vita, gli abeddoti o come è nata una ricetta, secondo me, sono una parte importante e necessaria, altrimenti si trasferirebbero in semplici taccuini di ricette.
RispondiEliminaPassiamo alla ricetta (ed al racconto che la contiene...o è viceversa?). Hai abbinato saporo che amo molto (anche per me il cioccolato è minimo 70%) bilanciandoli alla perfezione. Hai utilizzato un metodo di preparazione del cheesecake del tutto nuovo ottenendo ottimi risultati ed accontentando tutta la famiglia. Infine hai messo i decori di cioccolato che saranno anche un vezzo, ma su un dolce credo che a volte possano fare anche la differenza. Ora ho problemi di intensa salivazione e questo la dice lunga ;-)
Chapeau...hai fatto un'opera d'arte
Baci
Anna Luisa
Eccomi di nuovo a lasciare un commento per questa tua fantastica ricetta.
RispondiEliminaL'ho provata, l'ho amata, in ogni suo elemento.
Ho aumentato le dosi della granola, così da fare i cereali per la colazione di Filippo, ho aumentato le dosi della crema, perchè sapevo che almeno 10 cucchiaioni non sarebbero finiti nella torta, ma direttamente nella bocca, ho abbondato leggermente anche con la glassa, perchè le bimbe l'adorano spalmata sul pane a colazione.
La tua torta l'hanno provata in tanti ed è stata apprezzata da tutti, anche le bimbe si sono leccate le dita. Quindi, dopo averla provata, mi trovo a confermare ogni parola del commento che già ti avevo lasciato. Approvata su tutta la linea, l'abbiamo amata alla follia. Ah, per me niente meche, ci sarà occasione più adatta, dove la torta non dovrà essere trasportata.