121 gradi
sabato 18 gennaio 2025
Moroccan Chickpea Tagine
mercoledì 23 ottobre 2024
Kabuli Palaw e Narenj Palaw
Quando non sai che fare, vai dove ti porta il gusto e io, anche in questa settimana, caratterizzata da casini improvvisi e abituali rotture in ordine sparso, ho seguito il gusto.
Cook my books continua a regalarmi la straordinaria possibilità di viaggiare attraverso la cucina e di portare con me le persone più care, mettendole sedute a tavola.
Il libro un questione si chiama Parwana, l'autrice, straordinariamente brava, è Durkhanai Ayubi, le ricette di Farina Ayubi e i profumi intensi e i ricchi sapori, poco noti a noi italiani, sono quelli della cucina afgana.
Questo riso, declinato nei suoi due più rappresentativi topping, l'ho preparato e servito in occasione di una cena tra amici ed è stato un piacevole "successone". Tutti i presenti maggiorenni si sono spesi in complimenti e hanno richiesto la ricetta; tutti i minorenni hanno preteso il bis.
Conclusione: provatelo, il cibo afgano è strepitoso, colorato e inedito per i nostri palati.
Kabuli Palaw e Narenj Palaw
(per 6 persone)
Per il riso di base Palaw
125 ml olio di girasole
2 cipolle dorate,tagliate a fettine fini
500 g di spalla o coscia di agnello, tagliata a piccoli pezzetti
600 g di riso basmati, lavato, drenato e fatto riposare per 2-3 ore
1 l di acqua naturale
15-20 g di sale
5 g di cumino in polvere
5 g di cardamomo in polvere
sale
Condimento Kabuli
Olio di girasole
2-3 carote tagliate a listarelle sottili
170 uva sultanina
20 g di mandorle tagliate al coltello
20 g di pistacchi tagliati al coltello
10 g di zucchero semolato
5 g di cardamomo in polvere
Condimento Narenej
3 arance navel non trattate( o altre arance e agrumi,io navel + limone)
345 ml di acqua naturale
330 g di zucchero semolato
20 g di mandorle tagliate al coltello
20 g di pistacchi tagliati al coltello
Preparate il vostro riso afgano di base; in una pentola a pressione dal fondo spesso fate appassire le cipolle e quando saranno brunite aggiungete la carne e fate rosolare per bene su tutti i lati, facendo cuocere per circa 5-7 minuti, quindi coprite il tutto con un litro d'acqua e aggiungete il sale, quindi chiudete con il suo coperchio e fate cuocere a pressione per 15 minuti circa, togliete e tenete da parte la carne ed anche il brodo che successivamente vi servirà per condire il riso.
Nel frattempo portate a bollore circa 2 litri e mezzo di acqua e fatevi cuocere il riso per circa 6 minuti quindi scolatele e disponetelo in una pentola capiente( meglio antiaderente) oppure direttamente nella pentola a pressione usata in precedenza, conditelo bene con il brodo e con le spezie, create un avvallamento al centro del riso e disponetevi l'agnello poi ricoprite con il riso. Fate cuocere coperto finché non vedrete il vapore uscire dal coperchio, quindi scoperchiate e continuate la cottura per altri 20 minuti circa.
Il riso afgano palaw è pronto, procedere con il topping di condimento che preferite.
Per Kabuli procedete così: riscaldate l'olio in una padella dal bordo spesso e fatevi soffriggere per 4/5 minuti le carote, finché saranno rosolate e più tenere,togliete dal fuoco e nello stesso olio fate soffriggere le uvette per 3 minuti.
Riunite i condimenti in un ciotola, frutta secca compresa, condite con lo zucchero e mischiate. Distribuite su un piatto da portata il riso alternandolo al metà condimento, distribuite il rimanente sulla sommità del riso palaw e servite.
Per il Narenej
Pelate con attenzione le scorze delle arance, togliete tutta la parte bianca perché amara e tagliate le scorze a listarelle sottili. Sbianchite per tre volte, minimo, le scorze in acqua bollente salata, cambiando ogni volta l'acqua. Scolate le scorze e tenete da parte.
In una casseruola dal fondo spesso realizzate con l'acqua e lo zucchero uno sciroppo, portandolo a 100°C quindi immergetevi le scorze e fatele sobbollire per 5 minuti, unitevi la frutta secca e togliete dal fuoco.
Al momento di servire il Palaw scolate il condimento dallo sciroppo di zucchero e procedete con il condire il riso nel modo indicato sopra.
martedì 15 ottobre 2024
Tomato and rosemary focaccia
Oggi un post veloce veloce, solo per dire che questa focaccia,tratta dal libro The Farm Table di Jiulius Roberts , e provata, come sempre, grazie al gioco/amore/progetto Cook my Books, è davvero gustosa e merita una nota!!!
The Farm Table è un comfort-book perché le sue ricette sono consolatorie e ricche di sapore, le foto al suo interno parlano di calore e di famiglia, i profumi e i sapori che richiamano sono autentici tanto da catturare, e coccolare,cuore e palato.
Le ricette provate da tutte noi sono molte e nessuna è rimasta delusa, anzi, ogni ricetta fatta ci ha fatto venire voglia di testarne un'altra.
Io ho scelto di proporre questa focaccia perché la stagione estiva oggi fa un po' come la stagione dell'amore per Battiato...se ne va e questi sono, molto probabilmente, gli ultimi pomodori ciliegino, freschi e colorati che userò nel 2024.
Grazie estate, avanti autunno.
Focaccia ai pomodorini e rosmarino
500 ml di acqua a temperatura ambiente
700 g di farina 0(o 00)
40 g di lievito di birra
30 g di zucchero semolato
20 g di sale
300 g di pomodorini ciliegini rossi, gialli e arancioni
olio extravergine d'oliva
rametti di rosmarino
semi di finocchio ( opzionali)
Accompagnamento
ricotta montata
insalata di pomodori
pesto
Nella ciotola della planetaria mettete l'acqua,lo zucchero e il lievito e mescolate, aggiungete la farina e il sale e ,utilizzando il gancio ad uncino per impasti, fate andare la planetaria a media velocità finché l'impasto risulterà liscio ed elastico ( all'incirca ci vorranno 10 minuti).
Prendete l'impasto e lavoratelo brevemente con le mani poi ungete la superficie con olio extravergine d'oliva e mettete in una ciotola capiente, a riposare coperto con un canovaccio pulito, fin quando non sarà lievitato e raddoppiato nelle dimensioni.
Rivestite con carta da forno unta una teglia di dimensioni 30 per 35 e profonda 5 , e ungetela bene con olio, sgonfiate leggermente con le nocche delle dita l'impasto, quindi stendetelo con le mani con delicatezza, facendo piccoli buchini con le dita, sulla superficie. Fate riposare, coperto, finché sarà lievitato per una seconda volta e al tatto risulterà soffice e gonfio.
Nel frattempo fate scaldare il forno fino a 240 °; una volta pronta la base per la cottura distribuite sulla superficie del vostro impasto in prossimità dei piccoli solchi creati i pomodorini colorati, tagliati a metà, i piccoli rametti di rosmarino (e i semi di finocchio se li usate), condite il tutto con abbondanti olio e sale e fate cuocere per i primi 15 minuti, poi abbassate il forno a 200° e fate cuocere per altri 20-30 minuti.
Nel libro il suggerimento è quello di servire questa deliziosa focaccia accompagnandola con ricotta montata, realizzata aggiungendo ad un quantitativo a piacere di ricotta vaccina o ovina succo, zeste di limone, sale e pepe e lavorando con frusta a mano il tutto, il tempo necessario a rendere il composto cremoso e omogeneo. Insieme alla ricotta montata l'autore consiglia l'uso del pesto e di insalata di pomodori.
mercoledì 2 ottobre 2024
Lime and Coconut cake
Appesi in cima ad una scogliera calcarea, a strapiombo sulla spiaggia di Rayli ad Ao Nang, la vita può apparire diversa.
Con un piede ridicolmente in bilico su una roccia a forma di cane e un braccio che sporge nel vuoto, lanciato a salutare allegramente un punto di colore in mezzo a tanti altri rimasti sulla spiaggia molto più in basso, pericolosamente più in basso, può capitare di sentirsi a proprio agio come in pochi altri posti in cui si è stati in precedenza.
Da lassù i colori, le forme e gli odori cambiano; non sono più quelli dell'uomo, la natura occupa quasi tutto lo spazio. Ha la ragione e la forza dalla sua parte e fa bene a farlo.
Lo sguardo sì allarga su orizzonti di blu e bianco, l'azzurro è abbagliante; il verde è più verde, la vegetazione libera.
La roccia è aspra e calda, ma non quanto ti aspetteresti.
Rumori di uccelli e di scimmie, conosciuti per lo più grazie al cinema e a un lontanissimo pomeriggio trascorso allo zoo e raccattato da un cassettino della memoria, sono la colonna sonora di questo incredibile film.
Così succede che dall'alto della scogliera calcarea a picco sulla sabbia, tenuta in salvo soltanto da poco più di una corda appesa in vita, ad un certo punto possa venirti in mente che tu sì, sei solo un punto colorato appeso in un' infinità incredibile della quale non sai quasi nulla. Che tu sei Leopardi davanti alla famosa siepe e sei la bambina portoghese davanti al mare sconfinato: un punto, un niente.
Ci si potrebbe scoprire addirittura a pensare, se si ha la fortuna di trovarsi lassù a testa in giù, che vada, davvero, benissimo così.
Oggi vi presento una ricetta perfetta per gli amanti del cocco e degli agrumi, ma, soprattutto, oggi vi facciamo conoscere, sempre del mitico mondo di Cook my books si tratta, un libro unico: Snacking cakes, di Yossy Arefi.
Sulla copertina del libro, invitante come il suo interno, troneggia la scritta "Simplex treats for anytime carving" ed è la verità, assoluta, le ricette presenti sono numerose e noi malate, che ne abbiamo provate almeno tre o quattro a testa, sappiamo che è la verità. Sono ricette semplici, dal gusto intenso e la riuscita certa; torte gustose e del cuore perchè dai gusti classici e torte creative dagli abbinamenti inconsueti e divertenti vanno a braccetto in questo libro che ha appena conquistato un posto d'onore sullo scaffale della mia amata libreria.
Ingredienti
1lime
150g di zucchero
180 ml di latte di cocco( o crema di cocco)
120 ml di olio di cocco
3 uova
160 g di farina per tutti gli usi( 00 o 0)
30 g di cocco rapè ( farina di cocco)
10 g di lievito per torte
3 g di bicarbonato di sodio
Glassa al cocco montata
240 ml di panna di cocco da montare
10 g di zucchero semolato
10 g di vaniglia in pasta( estratto di vaniglia)
lime grattugiato
cocco essiccato tostato/mandorle tostate
Preriscaldate il forno a 170°/180° e rivestite con carta forno la vostra tortiera, precedentemente imburrata e infarinata.
In una ciotola capiente unite lo zucchero,le uova e la buccia del lime grattugiata finemente e ,con l'aiuto di fruste o planetaria, montateli fino a che non saranno leggermente gonfie e più chiare( 1-2 minuti circa). Aggiungete l'olio e il latte di cocco e mescolate, poi la farina, setacciata insieme al lievito e al bicarbonato, la farina di cocco e amalgamate il composto, mescolando bene, per renderlo omogeneo.
Versate l'impasto ottenuto nella vostra tortiera e livellate bene; se necessario battete la tortiera sul piano un paio di volte al fine di evitare la formazione di bolle nel cake, durante la cottura.
Fate cuocere a forno preriscaldato a 175° per circa 30/40 minuti; fate la solita prova stecchino. Una volta cotta lasciate che la torta raffreddi per almeno 15 minuti prima di rifinirla con la glassa scelta e spolverate con lime e cocco tostato.
L'autrice qui propone più tipi di finitura, con glassa a base di zucchero a velo e latte o panna di cocco montato, con chantilly alla vaniglia, con spolverata di cocco tostato, di lime e addirittura con ciliegie sciroppate. Sopra trovate la versione scelta da me ma tutto il libro è all'insegna della libertà e della creatività sia per quanto riguarda tipologie di stampi che per quanto riguarda accompagnamenti e finiture.
Sbizzarritevi!
sabato 28 settembre 2024
CHOCOLATE FUDGE CAKE (e ossigenazioni da riporto)
E così sono tornate.
Proprio quando ero certa che mai si sarebbero ripresentate, che ormai fossero esaurite, sparite, secche, loro ,incuranti delle mie convinzioni e con il piglio impaziente di chi probabilmente farà quel che vuole a prescindere, sono tornate.
Facendosi amico il buio, approfittando di una della veglie che spesso prendono a calci in culo il mio sonno sul divano di questa casa bellissima, vuotissima e nuova, dove non ho ancora un letto che meriti di essere chiamato con tal nome. Spingendo, borbottando, litigando tra di loro prima e, poi, per mano, sono riemerse dal luogo indefinito e sconosciuto in cui si erano cacciate e da dove , sospetto, siano rimaste come stalker divertiti, a guardarmi vagare tra le stanze della vecchia casa e le stanze della mente, alla ricerca di orme e tracce che mi conducessero fino al segreto del loro nascondiglio.
Per riportarle a casa, da me.
Niente, solo la crescente( e struggente?) sensazione di averle perdute per sempre; anzi, di non averle mai possedute, di essermi illusa di avere un potere su di loro.
Che tradimento ribellarsi così e che fastidio la consapevolezza di essermi fregata da sola, pensandomi un direttore d'orchestra per loro, mentre in realtà ero solo un mezzo per sgorgare.
Se ne erano andate via, in modo imprevedibile, senza farsi notare (cosa assai strana data la loro natura) in un momento in cui tutto, e tutti, facevano troppo rumore. Erano uscite di scena senza che nemmeno io me ne accorgessi; troppo stanche anche per dare spiegazioni e io le avevo lasciate andare senza coscienza. Soltanto dopo un po'( il tempo non cura ma mette in ordine) mi sono resa veramente conto della loro assenza e del suo significato, per questo le ho cercate.
Ovunque senza risultato, con l'amore e con la rabbia di chi sente di non aver capito un cazzo rispetto all'oggetto del proprio desiderio.
Mi sono rassegnata: non erano più mie, erano di chi se l'era sapute tenere strette.
Arroganti, vanitose, con la prepotenza e la, dannata, propensione al sentimentalismo; sono tornate in questa notte di fine Settembre in cui il cielo minaccia, da giorni, costantemente tempesta eppure in terra si crepa di caldo.
Sono tornate facendo un casino assordante, bussando a tutte le porte e i portoni di questa nuova casa, a ricordarmi che ogni nuovo inizio, ogni cambiamento ( come dice sempre una mia amica saggia) è ossigenante.
Bentornate, parole.
Ora, dato che, non di sole pippe mentali vive l'essere umano, ma più sovente di cibo, io porto il dolce!
Grazie a Cook my books questa settimana è tutta dedicata ad un libro che è una garanzia:The Cookbook di Ottolenghi.
È un libro garanzia perché straordinario è il suo autore e perché le ricette che ho provato sono tutte una bomba. Non è un nome nuovo per me quello di Ottolenghi, i malati di cucina come me sanno con certezza di chi si parla, nei suoi ristoranti si mangia benissimo e i suoi libri di cucina sono sempre giusti; questo non fa eccezione!
Ecco la mia scelta, perché io , spesso nella vita, sono quella che porta il dolce.
CHOCOLATE FUDGE CAKE da The Cookbook Ottolenghi
Ingredienti
250 g burro non salato tagliato i pezzetti
265 g di cioccolato fondente, 50%, tagliato a pezzetti
95 g di cioccolato fondente 70% tagliato a pezzetti
290 g di zucchero muscovado chiaro
5 uova fresche
4 cucchiai di acqua
cacao amaro per la finitura
sale fino
Preparazione
Riscaltate il forno a 170° C e preparate una tortiera da 20/22 cm di diametro imburrandola e rivestendola con carta forno.
In una ciotola capiente mettete il cioccolato insieme al burro a tocchetti e tenete da parte; unite l'acqua e lo zucchero in un pentolino dal fondo pesante e portate a bollore, controllate che lo zucchero sia sciolto completamente e mescolate bene, quindi versate il composto liquido caldo direttamente nella ciotola con burro e cioccolato, mischiate subito energicamente e in modo accurato affinché il tutto sia ben amalgamato.
Aggiungete i tuorli delle uova uno alla volta, sempre mescolando per incorporarli bene al composto.
A parte montate insieme gli albumi delle uova neve non troppo soda( l'ideale è che sia stabile ma non ancora della consistenza della meringa) poi aggiungeteli, con l'aiuto di una spatola e mescolando dal basso verso l'altro, al composto precedentemente preparato.
Versate i 3/4 dell' impasto ottenuto nella vostra tortiera e fate cuocere per circa 35/40 minuti; a questo punto togliete la torta dal forno e fate raffreddare completamente.
Una volta raffreddata la vostra torta versatevi sulla sommità l'impasto tenuto da parte, livellate e infornate nuovamente per 20 minuti circa. Fate raffreddare completamente la torta una volta cotta e spolveratela con abbondante cacao amaro prima di servirla.
È veramente ottima da sola oppure accompagnata con panna, si conserva in frigo in contenitori ermetici per circa 4 giorni( ma a casa mia è durata 24h).
martedì 21 maggio 2024
Marbled chocolate vanillia bundt cake
Eccoci con un nuovo libro dal quale farsi catturare e ammaliare.
Sweet Polish Kitchen, di Ren Bean, è un libro dal sapore dolce e senza tempo; ricette, fotografie e racconti sono perfetti per farci conoscere lo sconfinato , e certo variegatissimo, mondo della ricca tradizione della pasticceria polacca.
Sweet Polish è un libro generoso, pieno di spunti da rubare per realizzare dolci tradizionali in Polonia ed al tempo stesso poco conosciuti nel nostro paese ma è, al tempo stesso, anche un libro capace di fare risplendere di luce nuova torte, biscotti, e dolcetti che in generale siamo abituati a vedere nelle varie pasticcerie ma che , grazie a Rean Bean, troviamo in vesti inconsuete.
Un libro romantico ed affascinante per gli amanti della cucina dolce al quale, come da testimonianza fotografica possiamo notare, è difficile, se non impossibile, resistere!
I ringraziamenti per avermelo fatto scoprire vanno, come sempre, ad Alessandra e a tutto il team di Cook my Books, che con questo Sweet Polish Kitchen festeggia il 100 esimo libro fatto!
MARBLED CHOCOLATE VANILLA BUNDT CAKE
125 g di burro a temperatura ambiente + 1 cucchiaio fuso per ungere
100 g farina di mais + 1 cucchiaio extra per spolverare
150 g di zucchero semolato
60 ml di olio vegetale
4 uova
1 cucchiaino di pasta di baccelli di vaniglia
75 g di yogurt naturale( io ho scelto un greco colato)
125 g di farina autolievitante + 1 cucchiaino di lievito in polvere
30 g di cacao in polvere
Per la glassa al cioccolato:
2 cucchiai di burro
100 g di cioccolato fondente di buona qualità, tritato
100 g di zucchero a velo
1 cucchiaio di miele liquido
2 cucchiai di acqua bollente
Preriscaldate il forno a 180°C statico oppure 160°C ventilato.
Imburrate ed infarinate con la farina di mais deputata, eliminando l'eccesso di farina, uno stampo da ciambellone classico o decorato.
In una ciotola o in una planetaria, sbattete insieme il burro, lo zucchero e l'olio per 3-4 minuti, fino a ottenere un composto gonfio e soffice.
Aggiungete la pasta di baccelli di vaniglia e lo yogurt al composto; quindi le uova, una alla volta, sempre mescolando.
Usando un cucchiaio di metallo, incorporate la farina autolievitante, la farina di mais e il lievito. Dividete il composto a metà: ad una metà aggiungete il cacao in polvere, quindi mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo.
Usando un cucchiaio grande, versate un po' dell'impasto alla vaniglia sul fondo dello stampo per ciambellone precedentemente preparato, poi aggiungi delle cucchiaiate di impasto al cioccolato. Terminare con la pastella alla vaniglia. Alternate i due impasti fino ad averli distribuiti tutti nello stampo.
Fate cuocere in forno per 40 minuti, poi sfornate e lasciate raffreddare nello stampo, in ultimo sformate, con cura, su un piatto da portata la vostra torta.
Per preparare la glassa, fate sciogliere il burro e il cioccolato in un pentolino a fuoco dolce, quindi aggiungete lo zucchero a velo, il miele e l'acqua bollente e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo.
La glassa rimarrà lucida se la mangiate subito, ma diventerà opaca se lasciata riposare, quindi si consiglia di preparala e versarla sopra il vostro bundt quando siete pronto per servire il dolce.
giovedì 11 aprile 2024
CARDOON BEEF TAGINE- TAGINE di MANZO e CARDI
Il libro di questa settimana è una bomba, semplicemente una bomba! Si intitola Bitter, è stato scritto da Jennifer McLagan e io l'ho letteralmente adorato. Ho già testato un buon numero di ricette e, sarà che l'amaro qui a casa piace a tutti tranne che a nana numero2, ciascuna ha riscosso un discreto successo.
Da una ricetta in particolare siamo stati completamente conquistati e dunque eccoci qua.
CARDOON BEEF TAGINE
Ingredienti
1,2 kg di manzo da stufati e lunghe cotture, non troppo magro
2 +1 cucchiai di olio extravergine d'oliva
2 cipolle, tagliate a metà e affettate
1 cucchiaino di paprika
1 cucchiaino di zenzero macinato
1 cucchiaino di cumino macinato
½ cucchiaino di curcuma 3 grandi spicchi d'aglio affettati finemente
250 ml di acqua
1 kg di cardi
1 limone solo succo
100 g di olive kalamata
1 limone conservato( preserved)
15 g di foglie di coriandolo tritate
sale marino e pepe nero appena macinato
Preriscaldate il forno a 150°C.
Tagliate la carne a pezzi grandi, circa 5 cm, asciugatela e conditela bene con sale e pepe. In una casseruola resistente alla fiamma o in un tegame a forno olandese, scaldate 1 cucchiaio di olio e tutto il grasso a fuoco medio-alto. Quando sarà ben caldo, rosolate la carne un po' alla volta, trasferendo i pezzi in un piatto man mano che sono rosolati. Abbassate il fuoco e aggiungete le cipolle, quindi mescolate bene, utilizzando l'umidità delle cipolle per sfumare la padella. Aggiungete il rimanente cucchiaio di olio d'oliva, solo se necessario, la paprika, lo zenzero, il cumino e la curcuma con una buona quantità di pepe nero, circa 20 giri di macinapepe. Fate cuocere, mescolando, finché le cipolle non si ammorbidiscono leggermente e si sente l'odore delle spezie. Aggiungete l'aglio e l'acqua, mescolando per sfumare nuovamente la padella e riportate la carne con gli eventuali succhi nella padella e portate a ebollizione. Coprite la superficie della carne con un pezzo di carta da forno bagnata, poi mettete il coperchio sulla pentola e trasferire in forno, dove dovrà cuocere per 1 ora e mezza circa.
Mentre la carne cuoce, preparate i cardi, puliteli, e tagliateli a pezzettoni, riponete in a ciotola. Copriteli con acqua e metà succo di limone, poi sciacquate e scolate i cardi ed aggiungeteli alla carne nella pentola che avete in forno.
I cardi saranno molti, distribuiteli in tutta la pentola e coprite nuovamente, quindi rimettete in forno e fate cuocere per altri 30 minuti, trascorso questo tempo mescolate tutto per amalgamare i sapori e riportate in forno per altri 30 minuti.
Nel frattempo denocciolate le vostre olive, tagliate il limone in quarti, togliete la polpa e scartatela, e tagliate il rimanente a striscioline.
Riprendete lo stufato, unitevi olive e limone, coprite e riportate in forno per una ventina di minuti circa.
Una volta pronto, servite caldo, cosparso con il trito preparato e servite.
Nota: è perfetto in abbinamento al cous-cous.