martedì 16 dicembre 2014

DOLCI REGALI...il terzo libro dell'Mtc...una meraviglia!!!


“Dolci Regali” è il terzo libro della collana dell'mtchallenge  il volume prende ispirazione da una delle nostre sfide, quella sul babà, e si spinge all'interno di un'epoca che segna un momento fondamentale nella storia della gastronomia, vale a dire il periodo compreso fra la fine del XVII e gli inizi del XIX secolo, che videro la nascita e il trionfo della pasticceria, intesa come arte autonoma.
In questo meraviglioso libro, i protagonisti sono tutti i lievitati che precedettero e seguirono l'invenzione di questo dolce; non solo, protagonista è anche la storia, quella delle monarchie, quella della gente comune dell' epoca e quella della regale arte pasticcera. Con onore e soddisfazione vi presentiamo un libro dove troneggiano 50 ricette di lievitati stupendi ed altre 130 ricette divise in tre sezioni, una dedicata allo zucchero con sciroppi e bagne aromatiche, una delle creme con una raccolta di oltre 50 ricette, che spaziano dalle versioni base alle variazioni sul tema ed infine “la Dispensa del Castello”, con una raccolta di liquori, conserve, acque profumate, praline ed altre golose risorse.

DOLCI REGALI
Collana “I libri dell'MTChallenge”
SAGEP Editori- Genova
Prezzo di copertina: 18,00 euro
Foto Paolo Picciotto
Illustrazioni Mai Esteve
Editor: Fabrizio Fazzari
Impaginazione: Barbara Ottonello



































IMPORTANTE:Acquistando una copia di Insalata da Tiffany, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri (link: http://www.piazzadeimestieri.it/), un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l'atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta- dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della  realtà, derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto.





sabato 22 novembre 2014

Muffin alla ricotta,arance candite e scaglie di fondente...ovvero il "Dolce di Natale"

"Così scoprì la virtù paradossale della lettura, che è quella di astrartci dal mondo per trovargli un senso"  D.Pennac "Come un romanzo"

Non è questo il brano al quale ho deciso di ispirarmi per realizzare la sfida del mese, queste poche righe ho scelto di inserirle prima di tutto perchè spiegano meravigliosamente quello che è da sempre per me la lettura, quello che è il mio personale rapporto con il libro. Non avrei potuto farne a meno.
Sono stata latitante nelle ultime sfide, non volevo, ma per ragioni con le quali non starò qui a tediarvi, non sono riuscita a partecipare.
Ora, forse è solo un caso, o forse un segno, quando ho scoperto che il tema della sfida di questo mese vedeva protagonista oltre alla cucina un testo letterario che fosse d'ispirazione ho,semplicemente, pensato che finalmente ero a casa.
A casa mia non sono mai mancati il cibo e i libri, entrambi hanno abitato la mia infanzia e la mia adolescenza quando la casa, materiale fatta di calce e mattoni, era ancora quella dei miei genitori; entrambi abitano la mia vita di donna oggi, che la calce e i mattoni sono i miei.
A casa mia ci si è sempre nutriti di parole e letto di cucina: non è mai mancato l'amore.
Sono fortunata e ne sono consapevole.
Il cibo, la lettura e l'amore hanno trovato il loro tempo e il loro spazio nel quotidiano, negli spazi sacri lasciati liberi dal lavoro, gli impegni, le gioie, i dolori; dalla vita contingente. Detto questo esiste per me un momento dell'anno, un periodo esatto in cui tutto questo è condensato e appare ai miei occhi con la forza proromente della memoria: il Natale.
Quello delle riunioni con la famiglia numerosa,chiassosa, il tempo della festa, dei pranzi lunghi ed elaborati in cui tutti preparano il loro piatto migliore, sperando di sentirsi dire che è il migliore in assoluto. Quello del tempo libero per eccellenza dove, dopo aver finito di scartare i regali ti siedi e lentamente ti godi il piacere dello sfogliare le pagine del libro nuovo che qualcuno ha scelto per te.
Quel Natale del Dolce di Natale che nel mio caso non è uno ma bensì due: i cannoloi siciliani di ricotta e cioccolato e il panettone con i canditi. Per quanto possa sembrare una strana coppia per me è perfetta ...e allora, di seguito, un estratto del testo letterario che mi ha ispirato "Il caso del dolce di Natale" Aghata Cristie e la ricetta dei miei Muffin alla ricotta, canditi all'arancia e scaglie di fondente, con crema di ricotta e zeste brinate. 

"Il pranzo di Natale iniziò alle quattordici, e fu una gran festa.
ciochi di legna giganteschi scoppiavano allegramente nel camino e una babele di molte lingue che chiacchiervano tute insieme si fondeva e sovrastava il loro allegro scoppiettio.La zuppa di ostriche era già stata consumata,due enormi tacchini erano arrivati e vennero portati via,ridotti allla pura e semplice carcassa di ciò che erano stati.E ora momento culmine del pranzo,ecco che il dolce di Natale veniva servito in tavola con tutte le cerimonie del caso Il vecchio Peverell,mani e ginocchia tremanti per la debolezza egli ottant'anni,non permetteva ancora a nessuno di portarlo in tavola. La sigora Lacey, seduta al suo posto,si stringeva le mani incrociate per il nervosismo e l'apprensione.Un Natale,ne era certa sarebbe crollato sl pavimento morto.Ma dovendo scegliere tra il rischio di vederlo crollare cdavere al suolo o provocargli un tale senso di dolore e di offesa che il povretto, probabilmente, avrebbe preferito morire all'istante piuttosto che sopravvivere, aveva optato per la prima alternativa.
Sul piatto d'argento il dolce di Natale riposava in tutto il suo splendore. Era grosso come un pallone da football portava infilato un ramoscello di agrifoglio come una bandierina trionfante ed era ircondato da un cerchio di magnifiche fiamme blu e rosse. Ci furono grida di entusiasmo e esclamazioni piene di ammirazioni.
La signora Lacey aveva ottenuto un piccolo successo: era riuscita a convincere Peverell a posare il piatto con il dolce davanti a lei, invece di portarlo in giro per tutta la tavola a servire i presenti uno per uno. Avrebbe distribuito lei le porzioni. Rapidamente i piatti vennero passati tutti intorno, con le fiamme che lambivano ancora le singole porzioni[...]
La singnora Lacey si appoggiò allo schienale della sedia con un sospiro di soddisfazione. "L'operazione dolce di Natale" era stato un successo. Eccone una fetta davanti a ciascuno, con le fiammelle che ancora ardevano ci fu un momento di silenzio intorno alla tavola mentre tutti formulavano in silenzio il loro desiderio." 
A.Cristie, "Il caso del dolce di Natale"

Muffin alla ricotta,arance candite e scaglie di fondente


Per i canditi all'arancia:
arance non trattate
zucchero
acqua

Ho lavato ed asciugato le arance,ho ricavato le zeste,le ho messe in acqua per due giorni  cambiando spesso l'acqua.Il terzo giorno le ho asciugate e tagliate a striscioline spesse, dopodiché mettetele in un tegame con un tanta acqua da ricoprirle e le ho fatte bollire per 2 minuti; ho fatte raffreddare il tutto, poi buttato via l‘acqua e ripetuto l’operazione per altre 2 volte, al fine di togliere l’amaro delle bucce.

Finita la terza bollitura, ho tamponato le bucce per togliere l’acqua in eccesso e le ho  pesate. Ho preparato in uno sciroppo di zucchero e acqua, in cui sia l'acqua che lo zucchero avessero lo stesso peso delle bucce scolate; vi ho immerso le bucce e le ho fatte cuocere fino alla completa asciugatura dello sciroppo, facendo attenzione però a non fare caramellare lo zucchero, che non deve scurirsi, ma solo addensarsi.Terminato il procedimento ho messo le bucce ad asciugare.
Per le scorze candite e brinate ho semplicemente passato, prima che fossero del tutto asciutte, le scorze candite nello zucchero semolato.
Per i canditi che ho utilizzato all'interno dei muffin, ho semplicemente lasciato che si asciugassero per una notte e il giorno successivo li ho tagliati delle dimensioni dei canditi classici.

Per la crema di ricotta di accompagnamento
250 g ricotta fresca di pecora
125 g zucchero semolato
50 g cioccolato fondente 70%
La crema di ricotta l'ho realizzata lasciando riposare la ricotta in frigorifero per una notte affinchè perdesse del tutto il siero e risultasse compatta poichè l'aggiunta di zucchero successiva altrimenti l'avrebbe resa troppo morbida. Successivamente l'ho montata con lo zucchero ed ho passato il tutto al setaccio ed ho aggiunto il cioccolato a pezzeti piccoli e scaglie.
Per i muffin
300 g di farina 00
125 g di yogurt al pistacchio
100 g di ricotta
100 g di burro
  80 g zucchero di canna 
100 g di canditi all'arancia
 80 g cioccolato fondente 70%
 50 g di mandorle tostate ridotte in piccoli pezzi
  8 g lievito secco per dolci
  1/2 cucchiaino di bicarbonato
   2   uova
Ho seguito le preziosissime indicazioni di Francesca indi:
In una ciotola media ho lavorato il burro a crema con lo zucchero.
Unito le uova mescolandole con una frusta, aggiunto lo yogurt al pistacchio e la ricotta, mescolato bene e messo il tutto da parte.
In una ciotola grande ho setacciato tutti gli ingredienti secchi (le farine con il lievito, il sale, il bicarbonato) ho poi aggiunto i canditi d'arancia, le mandorle tostate e il cioccolato a pezzi e mescolato per amalgamare bene questi ultimi tre ingredienti, fossero ben ricoperti di farina (ciò impedirà loro di depositarsi sul fondo dei muffins in cottura).
Ho formato una fontana e versato dentro il composto liquido.
Con un cucchiaio  ho amalgamato i due composti mescolando BREVEMENTE, con non più di 10-11 giri di cucchiaio.
Il composto è risultato grumoso.
Ho versato il composto negli stampi della teglia da muffin precedentemente rivestiti con dei pirottini ed ho infornato per circa 25 minuti a forno statico, portato precedentemente ad una temperatora di 190°.Li ho sfornati e lasciati riposare 5 minuti poi li ho tolti dalla teglia e fatti raffreddare su una gratella.
Alla fine ho accompagnato i muffin con la crema di ricotta e fondente e le zeste di arancia candite intere e brinate.
                   
                        Con questa ricetta partecipo alla sfida del mese dell'MTC

Ringrazio veramente tanto la grandiosa Francy e tutto l' Mtchallenge...GRAZIE!















giovedì 17 luglio 2014

INSALATE DA TIFFANY#perchèquestoepiùbello, il secondo libro dell'MTC...e ci sono anch'io!!!

Esiste un luogo che è luogo di divertimento perchè ogni mese ti da la possibilità di divertirti sperimentando, cambiando te stesso e il tuo modo di pensare.
Esiste un luogo  che è luogo di crescita perchè ogni mese ti permette di conoscere qualcosa di nuovo, di imparare giocando e l'educazione vera è quella che in cui si impara senza accorgersene.
Esiste un luogo dove si combatte con onore, perchè ogni mese ci si sfida con rispetto e serietà su un terreno che tutti i combattenti amano.
Esiste un luogo che è luogo di viaggio, perchè ogni mese ti permette di partire dalla cucina di casa tua e scoprire mondi geograficamente e culturalmente nuovi, di riempire ogni volta un pò di più la tua personale 'valigina' di esperienze.
Esiste un luogo di poesia e commozione, perchè ogni mese ti da la possibilità di riscoprire qualcosa di te o delle tue radici che non ricordavi essere così importante, perchè ti rende libero di esprimere nuovi aspetti di te che altrimenti, forse, non sarebbero mai emersi.
Esiste un luogo che è luogo di passione, perchè è grazie a questa che ogni mese ci vai, e non puoi farne a meno, tu come tutti gli altri.
Questo luogo si chiama MTCHALLENGE, ed è un luogo strano perchè è fatto di persone, tutte quelle, tantissime, che animate da un fortissimo e folle innamoramento per il mondo della cucina e del cibo, decidono di ritrovarsi e sfidarsi ogni mese spadellando, impastando e fotografando, spesso senza essersi mai visti ma conoscendosi ugualmente a fondo.
Io, che sono donna fortuntissima, ho l'onore e l'onere di far parte di questa tribù, e di potermene stare qui oggi a parlare di una progetto favoloso che nasce da qui: i libri dell' MTC, una collana di libri con le ricette nate e raccolte nell' ambito delle varie sfide.
Per cui basta con le premesse è giunto il momento di presentare il secondo, meraviglioso, fantastico, unico, inimitabile libro dell'MTCHALLENGE e di dire con poca modestia ma immenso orgoglio che una tra le ricette è proprio mia...INSALATE DA TIFFANY#PERCHE'QUESTOE PIU'BELLO!!!





il libro è edito da Sagep Editori
le fotografie sono di Paolo Picciotto
le illustrazioni di Mai Esteve
l'impaginazione è di Barbara Ottonello di Sagep Editori
la direzione editoriale è di Fabrizio Fazzari 
il prezzo è di 18,00 euro.

il tema sono le insalate della sfida della Caesar Salad, suddivise in due parti: le "insalate da Tiffany", vale a dire quelle che ricreano lo spirito della Belle Epoque, quando questa portata ebbe finamente una collocazione di tutto rispetto nei menu: e "50 pezzi facili", ossia ricette più veloci, ma non per questo meno appetitose e "nobili"
In mezzo, una sezione dedicata ai condimenti, alle emulsioni, agli olii- aceti-sali aromatici fatti in casa e tutt'intorno le varie rubriche, dalla storia alla tecnica etc etc. 

Tutto questo non sarebbe mai stato possibile se non per una donna che è per me ormai un mito, proprio lei, Alessandra Gennaro, va il mio personale applauso a scena aperta! 
Infine una cosa davvero, davvero importante:

Acquistando una copia di Insalata da Tiffany, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri (link: http://www.piazzadeimestieri.it/), un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l'atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta- dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della  realtà, derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto.








sabato 28 giugno 2014

La mia "Cesar-Piada" al cedro di Pestum...ma questa volta sono davvero in ritardo!

L'idea di partenza era quella di scrivere un post dei 'miei'...una storia estiva e frizzante ispiratami dalla mitica ricetta della sfida del mese, magari riuscire a pubblicare non più tardi del 20 di Giugno e provare a realizzare più versioni della Piada.
Tante idee, tantissimi buoni propisiti e poi...arriva il caldo, la criceta dall'alto dei suoi quasi nove mesi decide che è l'ora di gattonare, alzarsi in piedi, attaccarsi a tutto e tentare più volte il suicidio intraprendendo l'avventura scale, continuare a non dormire praticamente mai come in tutti i precedenti 8 mesi... e io non ce l ho proprio fatta!!! 
Lei è meravigliosa, splendida, divertente.
Lui l'occupante lato dx del letto è perfetto, mi aiuta tantissimo e mi sostiene e sprona sempre.
Io, nonostante tutto questo, non ce l'ho fatta...però sono fortunata, felice e almeno questa versione sono riuscita a realizzarla...ed è piaciuta a tutti!
Grazie Tiziana, grazie MTC!!!

giovedì 17 aprile 2014

Toscana in padella...qualcosa da non perdere!!!

Mettiamo il caso che alcune persone ritengano la cucina tradizionale toscana un bene prezioso da salvaguardare, ancor meglio una vera e propria forma d'arte. 
Mettiamo il caso che alcune persone ritengano il patrimonio artistico e architettonico delle Terme Tettuccio di Montecatini un gioiello da valorizzare. 
Adesso mettiamo il caso che proprio queste persone si incontrino, si parlino, uniscano le loro teste ed i loro intenti ed è a questo punto prenda vita questo bellissimo progetto.
Io faccio parte di questo gruppo di persone e da ora alla fine di Giugno coordinerò e seguirò l'iniziativa... per saperne di più leggete qui sotto!!!

giovedì 27 marzo 2014

'Questo matrimonio s'ha da fare'...ovvero Sufflè di baccalà con crema di ceci, guarnizione di rosmarino caramellato e sfoglie di pancetta

' Poco si può fare con l'amore, l'amore è amore e fa da sè, da sè nasce, da sè sceglie il suo ogetto, da sè si fa la strada. E a noi non resta che esserne felici e stare a guardare come andrà a finire' disse così, usando un tono severo e definitivo il Vecchio Forno.
Nessuno osò contraddirlo; tutti concordavano sul fatto che lui fosse il saggio della compagnia e poi solitamente non sbagliava, aveva tanta esperienza e non parlava mai a sproposito. Così in cucina calò il silenzio, qualcuno spense la luce e tutti se ne andarono a dormire pieni di agitazione in attesa del giorno seguente: il gran giorno del matrimonio tra Cece e Baccalà.
Il più maligno del gruppo Fagiolo da settimane ripeteva che in fondo quel matrimonio non sarebbe stato poi questo grande evento, Cece e Baccalà si conoscevano da troppo tempo e la festa sarebbe stata noiosa, anche Peperone era della stessa idea ma in fondo nessuno li ascoltava davvero: tutti sapevano che entrambi da sempre avevano un debole per Baccalà e male accettavano che avesse preferito Cece, il piccolo, rispetto a loro.
Chi invece era entusiasta dell'avvicinarsi del fatidico giorno era Rosmarino che fremeva al pensiero di sedere accanto all'amico fraterno Cece, lui l'aveva scelto come testimone e d'altro canto difficilmente sarebbe potuto essere altrimenti; erano inseparabili fin dalla nascita. Per l'occasione Rosmarino aveva scelto anche di indossare un vestito davvero elegante e particolare e non vedeva l'ora che arrivasse il giorno dopo per poterlo sfoggiare.
Pancetta invece era emoziontissima, la sua amicizia con Baccalà era nata prima timidamente ma poi con il passare del tempo era diventata sempre più profonda; apparentemente così diverse e appartenenti a mondi lontani erano invece legatissime e si completavano l'un l'altra. Lei aveva sperato che l'amica la scegliesse come testimone e l'amica non l'aveva tradita.
Il resto della compagnia aspettava semplicemente che il giorno seguente arrivasse per partecipare alla festa e vedere come sarebbe andata a finire.
La notte passò, per alcuni più velocemente che per altri, e in cucina fu un gran fremere di preparativi finchè in serata tutto fu pronto.
Gli invitati trattennero il fiato all'apparire di Baccalà, sembrava una nuvola color panna e oro e Cece si sciolse d'amore per lei quando la vide; accanto a loro commossi e orgogliosi sedevano Rosmarino nel suo vestito lucciccante e pancetta tutta rossa in viso che non smetteva di piangere.
'Questo matrimonio s'ha proprio da fare ed è a tal ragione che vi dichiaro marito e moglie' disse solennemente il piccolo officiante allegro e dall'accento straniero, era Don Pimento Dioica accorso lì apposta dalla Giamaica.
La gioia esplose in un applauso e contagiò tutta l'assemblea e fu una serata di festeggiamenti e balli in tutta la cucina.
Soltanto Fagiolo, seduto in un angolo della credenza, commentò sarcastico rivolto verso Peperone 'Uff, tanto rumore per nulla! Questo matrimonio, che sarà mai...tanto lo sappiamo che finirà come tutti gli altri: IN FONDO A UNA PANCIA!'

martedì 25 febbraio 2014

Lo strudel di mele della tradizione con crema pasticcera calda...ovvero un ricordo d'infanzia

"Quando era piccola la settimana del suo compleanno era la seconda settimana più attesa dell' anno, seconda soltanto a quella del Natale, il motivo era semplice quei giorni cadevano proprio con la settimana bianca in cui lei insieme ai suoi nonni trascorreva giornate splendide tra le più belle montagne d'italia. 
Era un appuntamento che aspettava con trepidazione che la faceva sentire una vera principessa; era l'unica fortunata tra tutte le persone che conosceva che poteva festeggiare il compleanno in vacanza, in posti sempre diversi e sempre magici immersi nella neve e nei boschi abitati da fate e folletti.
Quei giorni sapevano di festa, di pacchetti da scartare, di strade illuminate, sapevano di storie inventate dal nonno per farla dormire...sapevano di merende consumate accanto a grandi camini: sapevano di mele, di crema e di zucchero a velo!"

Ringrazio tanto tutti voi del MTC e soprattutto Mari per avermi permesso di ricordare quei giorni bellissimi della mia infanzia ed è per questo motivo che ho deciso di partecipare alla sfida attenendomi fedelmente alla ricetta tradizionale dello Strudel di Mari...unica differenza la crema pasticcera calda perchè lo ricordo così,grazie!


Ingredienti

per la sfoglia

150 g di farina 00
100 ml di acqua
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
1 pizzico di sale


per il ripieno
700 g di mele
80 g di zucchero di canna
3 cucchiai di rum
30 g di pinoli
30 g di uva passa
50 g di pangrattato
30 g di burro
la scorza di ½ limone grattugiata
1 cucchiaino di cannella in polvere
20 g di burro fuso per spennellare la sfoglia
zucchero a velo a piacere per la superficie