martedì 13 marzo 2018

Gnudi di ricotta e spinaci

Il loro nome è Gnudi ma a casa mia si sono sempre chiamati Malfatti. 
Il motivo di tale nome ha una storia semplice, come semplici sono questi tipi di racconti  familiari, questo è un primo piatto veramente gustoso solo se lo si mangia caldo ed espresso e quando la mia bisnonna, Maria la dittatrice, lo preparava per noi durante il pranzo della Domenica se e stava in piedi ai fornelli senza mai sedersi. Restava in piedi a preparare palline morbide di ricotta e spinaci per almeno due ore di fila, le preparava, le tuffava in acqua bollente salata e non appena queste salivano a galla, inequivocabile segno del fatto che fossero ormai pronte, le condiva e noi a turno andavamo felici a recuperare il nostro piatto, carico della nostra porzione. Sette palline a porzione, senza distinzione tra bambini ed adulti; il problema, se di problema si può parlare, è sempre stato che nessuno tra noi nipoti aveva la pazienza di aspettare il proprio turno e così ci accalcavamo intorno a lei chiedendo, anzi implorando di essere i primi, la tiravamo per il grembiule e le saltavamo intorno. Lei odiava questa cosa, anzi a pensarci adesso credo che amasse profondamente questo momento ma che non lo abbia mai voluto ammettere a se stessa, ci brontolava, tentava di scacciarci, ci intimava con piglio deciso di stare seduti al tavolo e poi si arrendeva dicendo " E' impossibile con voi fare le cose a modino. Ecco fatto, per colpa della furia che mi avete messo addosso stanno venendo tutti storti questi poveri gnudi; dovrebbero essere tondi e tutti uguali e invece saranno tutti malfatti".
E questa è la storia semplice dei Malfatti, correttamente Gnudi, di famiglia per la Giornata dedicata alla Ricotta del Calendario del Cibo Italiano.

Gnudi di Ricotta e Spinaci con burro e salvia

450gr di spinaci freschi
250gr di ricotta
1 uovo+ 1 tuorlo
2 cucchiai abbondanti di parmigiano grattugiato
2 cucchiai di farina
noce moscata
pepe macinato
sale


burro e salvia per condire

Ho sbollentato gli spinaci puliti in acqua salata, poi li ho scolateli e strizzati bene.
Mentre gli spinaci si raffreddavano, ho mescolato in una capiente ciotola la ricotta con il parmigiano grattugiato, l’uovo e il tuorlo, la farina setacciata, la noce moscata, il sale e il pepe.
Ho tritato con un coltello gli spinaci e li ho uniti al composto fatto precedentemente, mescolando bene.
Ho realizzato tante palline di impasto di circa 5 cm di diametro e le ho passate nella farina.
Ho lessato gli gnudi in abbondante acqua salata e bollente, fin quando sono venuti a galla e li ho scolati. Intanto in un pentolino ho fatto sciogliere il burro con la salvia fino ad ottenere un burro fuso color nocciola con il quale ho condito gli gnudi che ho spolverato con altro parmigiano grattugiato fresco.




5 commenti:

  1. La prima volta che li ho mangiati ero in toscana (ovviamente), vicino ad Arezzo...non mi è più capitato di provarne, stranamente non si trovano come offerta nei ristoranti ed essendo noi romani a casa non li preparavamo. Ora che sono tornata a Roma, la mia città di origine ogni tanto mi sorprendo a pensare a quel piatto e mi viene voglia di provarli....chissà che non segua la voglia prossimamente :) Maria la dittatrice sarebbe fiera dei tuoi gnudi, tutti uguali e per nulla "malfatti" :)

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  2. anche qui li chiamiamo malfatti, ma con un po' meno spinaci...diciamo che sembrano "variegati" agli spinaci ... buoni sempre e comunque! un bacione e ancora tanti auguri!!!! <3

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  3. Buoni!! Io li ho mangiati in Toscana perchè da noi non sono diffusi. Li faccio raramente ma la prossima volta provo questa ricetta, Francesca.

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  4. Quanto tempo che mi riprometto di provare gli gnudi... ora con la tua ricetta ho una scusa in più ;)

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  5. Che belli questi gnudi e quanti ricordi. Adoro la toscana e leggendo la ricetta mi sono venuti in mente tanti bei momenti. Grazie mille!

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