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"Cos'è questo baccano? - la voce seccata proveniva da qualche angolo della cucina.
Certamente in quella cucina stava accadendo qualcosa di speciale; la padrona di casa correva da una parte all'altra della stanza, indaffarata e tutta concentrata, ora sopra i fornelli, ora attorno al forno, ora china sulla bilancia.
La cosa, in sè e per sè, non era certo una novità, in quella casa si cucinava molto più che spesso e lo si faceva sempre con grande gioia e divertimento, la vera novità era invece che questa volta lui, Monsieur Glutine, non era stato invitato a prendere parte alla 'festa'.
Monsieur Glutine era abituato ad essere sempre al centro dell' attenzione, tra quelle mura domestiche lui era stato sempre trattato come una prima donna, il componente nobile della dispensa senza il quale era impossibile cucinare, per questo motivo ora si sentiva fortemente irritato, anzi offeso, e, in fondo, non era poi del tutto colpa sua se era diventato tanto superbo...credeva di essere insostituibile e la padrona di casa, usandolo giornalmente, praticamente in ogni preparazione culinaria non aveva fatto altro che accrescere il suo ego e le sue manie di protagonismo.
Oggi, però, grazie ad un meraviglioso stimolo esterno, lei aveva deciso che era il momento di cambiare registro; oggi la signora avrebbe provato a cucinare senza ricorrere all' aiuto di Monsieur Glutine e lo avrebbe fatto con un nuovo entusiasmo, sperimentando per altro una ricetta nuova, mai provata, volteggiando elegantemente(arrabattandosi precariamente,un pò d'onestà,di grazia) sopra un bellissimo paio di scarpe tacco 12.
Lui, il Grande Escluso, se ne stava in disparte, sperando in un fallimento della ricetta, sperando di uscire vincitore da quella sfida anche senza averne preso parte.
Non era cattiveria la sua era gelosia, e paura: lei con lui non aveva mai indossato scarpe così belle anche se avevano condiviso tanti momenti assieme e poi, in cuor suo, temeva fortemente che, se la ricetta fosse riuscita e fosse piaciuta davvero, lei lo avrebbe abbandonato per sempre.
Passarono alcune ore, in cui Monsieur Glutine attraversò vari stadi emotivi, poi la vide sorridere soddisfatta, girarsi tenendo in mano una bella torta, poggiarla sul tavolo, tagliarne una fetta, portarla alla bocca e sorridere ancora, stavolta trionfante...tutti i timori di Monsieur Glutine sembrarono concretizzarsi e la sua apparenza superba e sprezzante crollò.
Capì improvvisamente di essere una sostanza come tutte le altre, utile ma non indispensabile, e questa nuova consapevolezza, diversamente da come aveva creduto, non lo aveva distrutto, tutt'altro, l'aveva sollevato: finalmente si sentiva libero, finalmente poteva sentirsi unico senza per questo doversi sentire migliore degli altri.
Ecco, grazie a una sfida e grazie all'esperienza di chi necessariamente doveva vivere senza di lui, Monsieur Glutine aveva imparato la lezione dell' umiltà' "
PS. Come ogni volta devo ringraziare: ringrazio fortemente Stefania senza la quale posso onestamente dire che non avrei mai provato a fare la Red Velvet Cake e non avrei mai saputo quanto può essere soddisfacente la cucina gluten free.
Ovviamente ringrazio anche le grandi donne dell' MTC, per la bravura con cui conducono questo meraviglioso spazio.