Partecipare
a The Recipe-tionist, ideato da quel geniaccio che è la Baker del
blog Cuocicucidici,è un modo per manifestare la propria stima e il
proprio affetto a chi condivide la stessa ardente passione per la
cucina. E' anche una maniera divertente per complicarsi l'esistenza
aggiungendo l'ennesima scelta ad una vita che per sua stessa natura
ci costringe quotidianamente a scegliere, regalandoci dubbi
esistenziali irrimediabilmente annessi e connessi all'atto stesso di
preferire qualcosa a qualcos'altro.
Così
mi son trovata a dover scegliere quale ricetta rifare tra le tante
meravigliose presenti nel blog della Patty e sono entrata in crisi.
LaPatty, Patrizia Malomo del blog Andante con gusto doverosa
precisazione per i pochi piccoli sfortunati che non la conoscono,è
una donna affascinante, sensibile, profonda ed intelligente e come le
persone più intelligenti sanno essere, portatrice sana di ironia.
Non solo, questa forza della natura è anche una cuoca bravissima, un
talento culinario ed una penna eccezionale.
Capite
bene che andare in crisi per me è stato semplice come bere un
bicchier di vino(lo so che si dice come bere un bicchier d'acqua ma
io preferisco il vino); la mia ammirazione per questa donna è di
gran lunga precedente alla mia esperienza nel mondo del foodblog, il
mio replicare le sue ricette, o almeno il tentare di farlo, è
iniziato molto prima che io prendessi il coraggio di definirmi
serenamente una cuochina e pennina da strapazzo alla luce del sole.
Ne ho fatte tante di ricette della Patty, con grande piacere e
gratitudine dei commensali ma prima di The Recipe-tionist mai mi sono
permessa di confessarlo, chè a sciupare le cose perfette si fa
sempre in un amen, come si dice dalle mie parti.
Eppure
a questo appuntamento non sarei mai potuta mancare ed ho sfogliato
nuovamente le pagine virtuali del suo blog, perdendomici dentro come
fosse la prima volta.
E'
partito allora il grande valzer delle elucubrazioni mentali, in
questo sì che son maestra. Che ricetta scegliere e perchè? Andare
sul sicuro con qualcosa di già fatto o gettarmi in una nuova
avventura? Mantenere la ricetta esattamente com'è o provare a
apporvi in qualche modo qualcosa di mio? Scegliere a prescindere dal
post che l'accompagna oppure considerare anche quello nella scelta?
Quando
i miei neuroni stressati stavano per abbandonarmi definitivamente ho
trovato questa ricetta ed ho sentito che era quella giusta.
Un
risotto, il primo che pubblico nel mio blogghettino, una ricetta
elegante e ricca di estro pur nella sua semplicità, semplicità che
è anche grandezza in questo caso. Un post che l'accompagna che è
intimo e anche doloroso, come lo è,per la mia storia personale da
molto tempo ormai,il maledetto mese di Febbraio attualmente in corso.
Io
alle coincidenze un po', non troppo per carità che poi si scade nel
ridicolo, ci credo e ci voglio credere.
Allora
ecco il mio omaggio a Patrizia fuori classe indiscussa ,artista dei
fornelli:la mia versione di questo risotto al limone e rosmarino al
quale mi sono permessa di aggiungere la bottarga in ricordo di
un'altra Patrizia, mia mamma che se ne andava proprio in questi
giorni ormai quasi vent'anni fa.
Risotto al rosmarino,limone e bottarga
Ingredienti
per 4 persone
320 gr di riso Carnaroli
1 ramo di rosmarino novello con fiori
la buccia di un limone grande biologi grattugiata
1 scalogno grande
1 bicchiere di vino bianco mosso tipo Prosecco
50 gr di Crescenza di capra freschissima
320 gr di riso Carnaroli
1 ramo di rosmarino novello con fiori
la buccia di un limone grande biologi grattugiata
1 scalogno grande
1 bicchiere di vino bianco mosso tipo Prosecco
50 gr di Crescenza di capra freschissima
bottarga
di muggine
Olio extravergine
Brodo vegetale
Olio extravergine
Brodo vegetale
Ho preparato il brodo
vegetale rigorosamente in casa. Come dice Patrizia:
Il brodo fa il risotto e questo ricordatelo.
Ho tritato lo scalogno finemente e messo in una casseruola antiaderente con 3 cucchiai d'olio extravergine.
Ho tritato il rosmarino con cura e l'ho unito allo scalogno. Ho tenuto da parte i fiori che avevo separato con delicatezza.
Successivamente ho scaldato l'olio e ho cotto lo scalogno insieme al rosmarino fino a che non è risultato trasparente (attenzione a non farlo dorare).
A questo punto ho aggiunto il riso e fatto tostare in questo fondo per un paio di minuti a fiamma media. Ho alzato la fiamma ed sfumato il tutto con il vino mescolando velocemente.
Una volta eliminata la parte alcolica ed assorbito il vino, ho iniziato ad aggiungere il brodo a mestolate, a filo riso senza mai coprirlo troppo. Ho proceduto con la cottura mescolando con costanza ed aggiungendo il brodo quando necessario.
Ad un paio di minuti dalla cottura, ho aggiunto i fiori di rosmarino, tenendone alcuni da parte per decorare il piatto.
Spento il risotto ho aggiunto la crescenza mantecando con un filo d'olio fuori dal fuoco.
Ho impiattato e e cosparso il risotto con la scorza di limone grattugiata, i fiori di rosmarino e aggiunto la mia nota personale a questo piatto, cioè la bottarga, che ho inserito grattugiata e a piccole lamelle. Il quantitativo di bottarga usata è necessariamente soggettivo, essendo questa un elemento sapido dal gusto intenso; io non ho voluto esagerare e devo dire che il risultato è stato piacevole ed armonico. Un'ultima accortezza il risotto va servito immediatamente.
Il brodo fa il risotto e questo ricordatelo.
Ho tritato lo scalogno finemente e messo in una casseruola antiaderente con 3 cucchiai d'olio extravergine.
Ho tritato il rosmarino con cura e l'ho unito allo scalogno. Ho tenuto da parte i fiori che avevo separato con delicatezza.
Successivamente ho scaldato l'olio e ho cotto lo scalogno insieme al rosmarino fino a che non è risultato trasparente (attenzione a non farlo dorare).
A questo punto ho aggiunto il riso e fatto tostare in questo fondo per un paio di minuti a fiamma media. Ho alzato la fiamma ed sfumato il tutto con il vino mescolando velocemente.
Una volta eliminata la parte alcolica ed assorbito il vino, ho iniziato ad aggiungere il brodo a mestolate, a filo riso senza mai coprirlo troppo. Ho proceduto con la cottura mescolando con costanza ed aggiungendo il brodo quando necessario.
Ad un paio di minuti dalla cottura, ho aggiunto i fiori di rosmarino, tenendone alcuni da parte per decorare il piatto.
Spento il risotto ho aggiunto la crescenza mantecando con un filo d'olio fuori dal fuoco.
Ho impiattato e e cosparso il risotto con la scorza di limone grattugiata, i fiori di rosmarino e aggiunto la mia nota personale a questo piatto, cioè la bottarga, che ho inserito grattugiata e a piccole lamelle. Il quantitativo di bottarga usata è necessariamente soggettivo, essendo questa un elemento sapido dal gusto intenso; io non ho voluto esagerare e devo dire che il risultato è stato piacevole ed armonico. Un'ultima accortezza il risotto va servito immediatamente.
Con questa ricetta partecipo al The Recipe-tionist di Gennaio-Febbraio 2017
Mi hai fatto piangere e questo non va per niente bene. Ho letto il tuo post con un tuffo al cuore nel finale e siccome la memoria mi fa difetto, complice l'età, sono dovuta anche andare a leggermi il mio post per riprovare un secondo colpo emotivo. Non va per niente bene.
RispondiEliminaCara Francesca, le tue parole nei miei confronti potrebbero confondere anche il più cinico dei lettori, ma quello che penso della tua capacità di esprimere le emozioni forse te l'ho già detto in passato. Sei ancora una ragazza nonostante due bimbe meravigliose, ma hai una profondità immensa e straordinaria. La donna stupenda che sarai, è già con te.
Il tuo risotto mi ha emozionato tanto, per ciò che rappresenta, e quella bottarga, che dire, vorrei averci pensato io.
Ti abbraccio forte, ma forte, come un'amica e come una mamma, e ti dedico tutti gli abbracci che non hai ancora avuto e che sicuramente avrai.
Ciao cara.
Mentre scorrevo le righe di questo post il nodo allo stomaco si stringeva via via più intensamente, fino quasi a chiudersi del tutto.
RispondiEliminaE' proprio vero che spesso le grandi donne hanno dietro di sè la fatica di una vita vissuta senza prendersi i giusti tempi e goderne.
Però è anche vero che poi, crescendo, si impara ad apprezzarla questa vita, molto di più di quello che farebbe una donna che il peso di questa fatica non lo porta sulle spalle.
Sei diventata una donna meravigliosa, io ti stimo immensamente e voglio scriverlo ancora una volta in calce ad un tuo scritto, perchè la sensibilità che ti caratterizza, si vede in tutto quello che fai.
La ricetta della Patty è praticamente perfetta, il risotto al limone e rosmarino non manca mai sulla mia tavola, ma in futuro lo impreziosirò di bellissimi fiori azzurri come il cielo e di coralli.
Mi hai uccisa.... fra qualche giorno sarà il giorno in cui la mia mamma diventava la mia mamma.... capisco dalle tue parole che non passa mia, nemmeno dopo vent'anni... e sta cosa mi uccide, non trovo le parole per una seppur magnifica ricetta, passa in secondo piano..ma intanto ti abbraccio, se tu abbracci me
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