“Questi sono i miei gioielli”.
Si dice che a pronunciare questa
celebre frase sia stata Cornelia, figlia di Cornelio Publio
l'Africano, un giorno in risposta ad un gruppo di matrone che
ostentavano gioielli e pietre preziose, indicando fiera i propri
figli.
Che la storia corrisponda al vero poco
onestamente mi importa; ho sempre pensato che queste poche parole
potessero racchiudere con poesia ed eleganza l'amore di una madre
verso i propri figli ma soltanto adesso che sono madre due volte, mi
rendo conto di comprenderne profondamente il significato.
Nascono così i miei macarons a
partire, come il più delle volte avviene per le mie ricette, che per lo più
germogliano da qualcosa di apparentemente molto lontano dalla cucina,
spesso situato nell'universo degli affetti e dei sentimenti, da un
lato, dalla ferma consapevolezza che le mie figlie siano i miei
gioielli più preziosi, dall'altro dal fatto che nel mio immaginario
legato alla piccola pasticceria i macarons, eleganti, leziosi,
colorati e costosi dolcetti, dall'apparenza frivola ma dall'essenza,
e penso ai mille meravigliosi ripieni possibili, tutt'altro che
effimera o banale, rappresentano proprio i gioielli.
Cercare di rendere omaggio alla bravura
di una donna che mi piace moltissimo, Ilaria, e alla sua proposta per
questa 62esima targata Mtc, che mi è anch'essa piaciuta moltissimo,
è stato per me possibile soltanto giocando a partire da queste idee.
I macarons orecchini sono ispirati ad
Alice, la mia figlia più piccola, i cui tratti distintivi sono senza
alcun dubbio la grande dolcezza ed il suo essere un bambina
incredibilmente solare ed allegra; non a caso per questo tipo di
macarons ho scelto di optare per il colore giallo ed i decori
brillanti, perchè rispecchiano queste sue caratteristiche ed al
tempo stesso richiamano l'oro giallo che personalmente amo soltanto
per gli orecchini.
Il ripieno dei macarons parla anch'esso
di Alice; ho scelto di fare un cremoso al cioccolato bianco
aromatizzata al limoncello in virtù dell'estrema dolcezza di questo
cioccolato e di questo liquore ed ho deciso di contrastarne l'eccesso
inserendo un cuore di marmellata di limoni fatta in casa ed un
pezzettino di lampone al naturale affinchè l'ultima nota in bocca
fosse quella della freschezza.
I macarons collana traggono invece
ispirazione dalla mia figlia maggiore Bianca, la cui caratteristica
principale è in assoluto l'intensità; intensità di una personalità
dirompente e passionale, di un'intelligenza pungente, spiccatamente
femminile e di uno sguardo che non perdona. Da qui il ripieno, una
ganache al cioccolato fondente amaro al peperoncino dalle note calde
ed un cuore realizzato con pere caramellate al pepe jamaicano e
zucchero di canna a dare dolcezza e tentare di ottenere sapori che
nella loro complessità risultassero armonici e stupissero al
contempo. L'aspetto cromatico che gioca sui toni del rosa e
dell'arancio è una dedica a lei che ama questi colori ed un richiamo
al corallo che piace a me nelle collane.
Infine la scelta di fare i due tipi di
macarons di misure leggermente diverse, appena più piccoli quelli
gialli di diametro di 2,5 rispetto agli altri di diametro 3, è
dettata dalle diverse età delle bambine e dal mio amore per le
collane voluminose e gli orecchini più piccoli.
In una cosa, però, i miei macarons non
assomigliano alle mie figlie ma a me: non sono perfetti, sono
imperfetti come ogni buona madre che si rispetti.
Ho adorato questa sfida, mi sono
divertita nel giocare con i colori e la fantasia, mi ha permesso di
scoprire una ricetta diversa per i macarons rispetto a quella che
avevo utilizzato in passato, una ricetta migliore che non
abbandonerò, mi ha fatto pensare una volta in più alle mie figlie
ed ,inevitabilmente commuovere. Grazie infinite Ilaria, grazie sempre
Mtc!
Macarons ganache fondente amaro al
peperoncino con cuore di pere caramellate zucchero di canna e pepe
della Jamaica
"Prima
di iniziare occorre fissare alcuni punti chiave
ALBUMI: gli
albumi devono essere “vecchi” di almeno 3 giorni, addirittura
Hermè parla di una settimana. Divideteli già in due
ciotole, ricoperti con la pellicola su cui inciderete dei piccoli
tagli. E riponeteli in frigorifero. Durante il periodo di riposo gli
albumi perdono la loro elasticità, sarà quindi più facile montarli
senza il rischio che diventino granulosi. Inoltre non ci saranno
problemi di batteri in quanto, comunque, verranno cotti in forno ad
alta temperatura.
TPT
(tant pour tant): ovvero
uguale quantità di farina di mandorle e zucchero al velo. Consiglio
di comprare direttamente la farina di mandorle e scegliere il tipo
più fine. Passatela poi al mixer con lo zucchero al velo e
setacciate (anche due volte se ritenete) usando un colino fine.
Questo passaggio non va trascurato in quanto permette di
ottenere una pasta fine e così avrete dei gusci lisci e brillanti.
Potete realizzare il TPT in anticipo, e conservarlo in un contenitore
ermetico, in un ambiente asciutto, al massimo per una settimana.
TEMPLATE: soprattutto
per chi li fa per la prima volta e non ha ancora la manualità
necessaria è opportuno seguire un template, oppure utilizzare
l’apposito tappetino in silicone per avere una forma perfetta e
uguale per tutti i macaron. Sinceramente non amo particolarmente la
resa della cottura sul tappetino e preferisco utilizzare la carta da
forno.
Prendete
un foglio di carta da forno grande quanto le vostre teglie o placche.
Utilizzando una matita e il retro di una bocchetta o un bicchierino
(non superate mai il diam. di 3,5cm) create una serie di file di
cerchietti distanziati circa 2 cm gli uni dagli altri.
A
questo punto potete appoggiare il foglio sulla teglia e ricoprirlo
con un nuovo foglio di carta da forno oppure girarlo e utilizzarlo al
contrario in modo da non venire direttamente a contatto con la
matita.
ATTREZZATURA: preparatevi
già l’attrezzatura necessaria, che in realtà è poca roba, in
modo da non dover lasciare troppo l’impasto in attesa. Vi
occorrerà: un mixer, un setaccio, una frusta elettrica (meglio se
avete la planetaria), un termometro, spatole in silicone, sac à
poche e bocchette (8-10-11mm), teglie e carta da forno.
COLORANTE: siamo
in pasticceria perciò è ammesso, anzi richiesto l’uso dei
coloranti. Il pregio dei macaron è la nota di colori vivaci che
attraggono subito lo sguardo, quando fanno bella mostra di se nelle
vetrine delle pasticcerie.
Non
tutti i coloranti però sono ideali per i macaron. Io personalmente
prediligo i coloranti in pasta poiché sono
fortemente pigmentati. Si mescolano molto bene e usandone una minima
quantità si ottiene un colore vivido, senza alterare la consistenza
dell’impasto. Sconsiglio invece i coloranti in polvere (a
meno che non siano quelli professionali) perché poco pratici, molto
volatili e ne serve un grande quantitativo per ottenere una
colorazione luminosa. I coloranti liquidipoi sono molto
delicati e permettono solo colorazioni lievemente pastello.
Ovviamente
è possibile usare colorazioni naturali, ma considerate sempre
l’impatto, anche del gusto, che apportate alla pasta. Per esempio
il cacao tende a smontare la meringa, in questo caso per ottenere la
colorazione scura è molto meglio utilizzare un po’ di marrone.
Ci
sono due momenti in cui si può aggiungere il colorante
all’impasto:aggiungendolo agli albumi prima di versarli
nell’impasto di mandorle (TPT) oppure alla meringa italiana prima
del macaronage.
MERINGA
ALL’ITALIANA e MERINGA ALLA FRANCESE: la meringa
francese è
più semplice da realizzare in quanto non richiede una cottura
precisa dello zucchero. Tuttavia la realizzazione dei gusci di
macaron necessita di maggiore attenzione. Poiché lo zucchero è
incorporato “a freddo” la struttura degli albumi è più umida e
aerata e quindi è più difficile incorporare una grande quantità di
TPT senza far afflosciare la meringa. Si rischia così di ottenere
una pasta troppo liquida o al contrario grumosa. Il tempo di croutage
si allunga. Una volta cotto, il macaron è più friabile, la
colorazione e la finitura sono meno precisi. Mentre la meringa
italiana è
più complessa nella realizzazione, ma assicura una pasta più
liscia. Poiché lo zucchero viene incorporato sotto forma di
sciroppo, si amalgama bene all’interno dell’albume e avvolge le
bolle d’aria come una pellicola, mantenendo la coesione della
montata e rendendo la meringa più liscia e più brillante. Essendo
più densa, la meringa italiana si incorpora più facilmente alla
pasta di mandorle. Permette di cuocere i macaron ad una temperatura
più bassa, preservandone il colore e la brillantezza.
COTTURA: la
cottura suggerita dai pasticceri è quella ventilata (con più
teglie), a me personalmente non sono mai venuti bene perché
coloriscono troppo facilmente e seccano. Preferisco il forno statico,
una teglia alla volta. Il trucco di inserire 3 teglie sovrapposte nel
forno, a mio avviso non aggiunge nessun particolare miglioramento al
risultato finale.
FARCITURA: la
farcitura è l’elemento fondamentale del macaron, può essere una
ganache esaltata da una spezia, un aroma o un’infusione, oppure una
crema (al burro, mousseline, chantilly), un curd o semplicemente una
confettura o gelatina di frutta. Può essere doppia (ganache+crema,
per esempio) o contenere degli inserimenti di frutta o gelatina.
RIPOSO: una
volta farciti, i macaron devono riposare almeno 24hs in frigorifero.
In questo modo l’umidità dell’ambiente e della farcia
infonderanno profumo e gusto ai gusci, esaltandone la
consistenza. Il giorno dopo i macaron avranno la consistenza
perfetta, croccanti ma morbidi e fondenti all’assaggio. Lasciateli
a temperatura ambiente per 2hs prima di servirli.
PERSONALIZZAZIONE: Potete
personalizzare i macaron secondo la vostra fantasia. A partire
dall'aromatizzazione dei gusci (aggiungendo qualche goccia di essenza
o estratto che però si sposino con il sapore della mandorla di
base). Esistono decorazioni che si possono fare sui gusci da cotti,
vedi filamenti di cioccolato, foglie d’oro, brillantini o
iridescenze. Oppure altre che si devono obbligatoriamente eseguire
prima della cottura: polvere di stelle, panatura, perline,
monpariglia, zuccheri colorati o aromatizzati.
Ricetta
di Pierre Hermé (per circa 32-35 macaron)
150g
zucchero al velo
150g
farina di mandorle
110g
albumi vecchi (almeno 3 giorni) – divisi in due ciotole da 55g
l’una
Per
lo sciroppo
150g
zucchero semolato
50ml
di acqua
TPT
Tostate
leggermente la farina di mandorle in forno a 150° per circa
10minuti. Lasciate raffreddare completamente.
Passate
al mixer la farina insieme allo zucchero al velo per ottenere una
miscela aerea e impalpabile e passate successivamente al setaccio.
Incorporate
i primi 55g di albume crudo al TPT servendovi di una spatola in
silicone. E’ necessario amalgamare bene in modo da ottenere una
pasta morbida, omogenea e densa.
Se
volete aggiungere del colorante, versatelo sugli albumi e mescolate.
Poi uniteli al TPT.
MERINGA
ITALIANA
Versate
lo zucchero semolato e l’acqua in un tegame dal fondo spesso.
Inserite un termometro e cuocete a fuoco medio. Quando la
temperatura arriva a 115° simultaneamente cominciate a montare i
rimanenti 55g di albume ad alta velocità. Se, una volta che lo
zucchero comincia a bollire, tendesse ad attaccarsi utilizzate un
pennello bagnato in acqua fredda e passatelo sui lati (come per il
caramello).
Quando
il termometro raggiunge i 118° versate lo sciroppo a filo sulla
meringa (non ancora completamente montata) avendo cura di farlo
scivolare sul lato della ciotola. Continuate a montare per un altro
minuto. Poi diminuite la velocità e montate ancora per circa 2-3
minuti o comunque fino a quando il composto risulterà
bello gonfio, lucido e bianchissimo. E la temperatura sarà scesa a
40°C. solo a questo punto la meringa potrà essere aggiunta alla
pasta di mandorle.
Volendo
aggiungere del colore può essere fatto in questa fase ricordandosi
di usare solo coloranti idrosolubili che non smontano gli albumi.
MACARONAGE
Incorporate
inizialmente una piccola quantità di meringa alla pasta di mandorle
e mescolate in modo da rendere l’impasto più fluido. Aggiungete la
restante meringa usando una spatola in silicone, mescolando dal
centro verso i lati esterni e raccogliendo continuamente l’impasto.
Quando il composto comincia a diventare lucido fate la prova
del MACARONNER,
ovvero l’impasto è pronto quando sollevando la spatola ricadrà
sulla ciotola formando un “nastro pesante” che ricade con una
certa difficoltà.
Si
trovano diversi video che spiegano molto bene il
macaronage, vi suggerisco questo, in particolar modo al punto 4, dal
minuto 4.36 al minuto 5.07.
Prendete il sac-a-poche con bocchetta liscia da 8-10mm, versate una quantità di composto riempendola fino a metà circa. Spremete bene il composto fino alla fine della tasca, questa operazione è molto importante (in generale, non solo per i macaron) perché eviterà la formazione di bolle d’aria. Chiudete con due o tre giri la tasca e fermatela con una molletta.
POCHAGE
CROUTAGE
Lasciate
riposare i gusci a temperatura ambiente, da almeno 30 minuti a 2-3hs.
Questa operazione è molto importante in quanto serve a creare una
pellicola fine, secca e resistente sui gusci, e che diventa poi
croccante in fase di cottura. L’umidità solleva il guscio senza
screpolarlo e alla base si forma il collarino.
Poiché
i tempi di croutage possono variare a seconda della temperatura
esterna, per verificare che i gusci siano pronti per
essere infornati, sfiorate delicatamente la superficie di un guscio;
la pasta non deve incollarsi al dito.
COTTURA
Infornate
a 180° per i primi 2-3 minuti fino a che si forma il collarino e il
macaron si solleva leggermente. Dopodiché abbassate la temperatura a
140-150° e cuocete per ulteriori 10-12 minuti.
Le temperature e i tempi di cottura sono assolutamente indicativi e dipendono dal proprio forno.
Le temperature e i tempi di cottura sono assolutamente indicativi e dipendono dal proprio forno.
Sia
Hermé che Felder suggeriscono la cottura ventilata, ma a mio parere
i macaron colorano troppo facilmente e asciugano in modo eccessivo.
Una
volta cotti, togliete la teglia dal forno e fate scivolare il foglio
dei macaron su un ripiano fino al completo raffreddamento. E’
importante NON LASCIARE il foglio sulla teglia altrimenti continuerà
la cottura.
Staccate
i macaron lentamente dal foglio di carta forno e
con l’indice create un piccolo avvallamento che permetterà una
farcitura più abbondante. Lasciate i gusci con la parte “piatta”
rivolta verso l’alto.
I
vostri macaron sono pronti per essere farciti. Oppure potete
conservarli in frigorifero fino a 48hs o congelarli."
A
differenza di quanto indicato da ilaria ho utilizzato i coloranti in
polvere, avendone di liposolubili di tipo professionale, regalati
dall'occupante lato dx del letto per Natale.
Per
i macarons gialli con farcia di cremoso cioccolato bianco al
limoncello, cuore di marmellata di limoni e lampone(15/18 macarons
ca.)
Ingredienti
100
g cioccolato bianco
50ml
di panna fresca
20
g di burro irlandese morbido
marmellata
di limoni di Sicilia non trattati ( io home made)qb
6-7
lamponi freschi
Realizzazione
In
un pentolino ho scaldato la panna insieme al Limoncello ed ho
lasciato da parte affinchè il liquido ne guadagnasse in quanto ad
intensità di sapori.
Ho
tritato al coltello il cioccolato e l'ho posto in una boule, ho
ripreso il liquido e l'ho portato a sfiorare il bollore, poi l'ho
versato sul cioccolato e mescolato velocemente con una frusta. A
questo punto ho incorporato al composto il burro morbido in piccoli
pezzi ed ottenuto una crema liscia che ho montato con il frullatore
ad immersione.
Ho
farcito i macarons gialli con una corona di cremoso, al centro ho
aggiunto la punta di un cucchiaino di marmellata di limoni e sopra ho
disposto un pezzetto di lampone al naturale.
Per
i macarons rosa/arancio con ganache al fondente amaro al peperoncino
e pere caramellate allo zucchero di canna e pepe della Jamiaca
Ingredienti
100g
cioccolato fondente amaro al peperoncino
70ml
panna fresca
1
pera williams non troppo matura
2
cucchiai colmi di zucchero di canna Demerara
1
noce di burro
pepe
della jamaica macinato fresco qb
Realizzazione
Ho
preparato una sorta di bronuoise con la pera poi l'ho caramellata in
padella a foco vivace con lo zucchero di canna e la noce di burro e
una presa di pepe jamaicano macinato al momento, ho tenuto da parte.
Poi ho preparato la ganache: ho tritato al coltello il cioccolato,
nel frattempo ho portato a bollore la panna, l'ho versata sul
cioccolato e mescolato velocemente con una frusta. Ho montato con il
frullatore ad immersione la crema ottenuta.
Ho
farcito i macarons rosa-arancio con uno strato di ganache sopra di
essa ho disposto, al centro, mezzo cucchiaino di pere caramellate al
pepe.
Le decorazioni brillanti le ho realizzate con matite brillanti per uso dolciario.
Le decorazioni brillanti le ho realizzate con matite brillanti per uso dolciario.
Grande Francesca, mi hai commosso perché so che le parole ti vengono dal cuore e dall'amore per le tue piccole e che Alice sia deliziosa e solare lo sappiamo e Bianca non può che esserlo altrettanto. Tu sai che ho per te un affetto particolare.
RispondiEliminaTornando ai tuoi gioielli dolci (macarons in questo caso) sono veramente deliziosi e se un giorno verrò a trovarti ci mettiamo in cucina a prepararli assieme
Un bacio grandissimo
Mi si sono riempiti gli occhi di lacrime mentre leggeo questo post, che ho letteralmente "bevuto" dalla prima all'ultima parola. Una dichiarazione d'amore alle tue bimbe da parte di una mamma niente affatto imperfetta ma meravigliosa!!!!!!
RispondiEliminaEcco, e poi arrivi tu.
RispondiEliminaChe poi sai che oggi ti pensavo e io e te siamo nate lo stesso giorno, ridevo pensando a quelli dell’albergo “li avranno divisi per data di nascita?” si saranno chiesti.
Il motivo per cui l’ho pensato è che sento una tale sintonia che va oltre il blog.
Poi ho conosciuto quella meraviglia e mi manca tanto sai? Quel bel sorriso e i suoi versetti.
Mi manca da conoscere la donnina più grande, quel concentrato di spiccata intelligenza che tanto somiglia a Irene.
Cosa penso dei tuoi macaron te l’ho già detto, di fronte alla confettura di limoni mi sono inchinata, perché io la amo alla follia.
Concettualmente la tua ricetta è quella che più mi è piaciuta di quelle viste... anche i diametri diversi... è proprio vero che la notte porta consiglio :-P
Tu sai cosa dire e come dirlo. E sai pure fare i macarons. L'idea è meravigliosa e l'amore che trasuda dalle tue parole è tutto in quei dolcetti. Un bacione agli orecchini e pure alla collana che spero di conoscere presto.
RispondiEliminaHo letto solo il titolo da Facebook e mi son chiesta "Oddio, dove andrà a parare".. la mia mente malata pensava a delle farce "latine", e temevo avessi fatto il garum in casa :D
RispondiEliminaE invece è un post bellissimo, una dichiarazione d'amore per le tue meravigliose pupattole (Bianca non la conosco, ma Alice sì, e credo di non aver mai conosciuto una bambina così dolce e serena in vita mia, un burro di bimba) che viene impreziosito da quei gioielli di macaron, meravigliosi nei colori, negli abbinamenti, nell'estetica.
E fatti dire una cosa, di cuore, che sono mamme come te a far sì che persone come me (che mi cago addosso solo al pensiero) facciano pace con l'idea della maternità, vissuta come condizione normale della vita e non come una condanna a morte o una malattia.
Non sarai una mamma perfetta (e chi lo è?), ma sei una mamma speciale, e questo vale molto, molto di più!
Splendido post, tutto, le farce sono pensate, golose e complesse, bellissimi i colori. La tua bimba è dolce e bellissima e ha una mamma meravigliosa!!! bravissima :-D
RispondiEliminaFranci, mi hai lasciata senza parole... Chi se ne frega se sei imperfetta, sei la madre che ogni figlio vorrebbe avere e che ogni madre vorrebbe essere (io, almeno!)
RispondiEliminaLeggi questo post ad Alice e Bianca tra qualche anno :) Un bacio grande
Ps. Dimenticavo: macarons fa vo lo si!!!
Sei una mamma tenerissima e bella fuori e dentro! ora mi chiedo: di che colore sarebbe il tuo macaron? :-)
RispondiEliminaBrava brava brava, come mi piace leggerti e brava per l'esecuzione impeccabile e i gusti deliziosi.
Sono contenta di averti conosciuta di persona
A presto a Pistoia
Baci a te e ai tuoi gioielli!!
Cristina
ps: e il disegno con i macarons veri fa concorrenza a Mai!!
EliminaChe spettacolo di post, Francesca!
RispondiEliminaSei una mamma dolcissima e GANZA, te l'ho già detto. Di conseguenza la bellissima e incantevole Alice (quanto me la sono spupazzata) non poteva essere da meno. E son sicura pure Bianca, che spero di spupazzare presto, ti somigli in questo!
I gusti sono da sciogliersi al solo pensiero, e ancora una volta mostri la tua incredibile capacità di fare tutto (pure con le due piccole che richiedono tanta attenzione) e bene!
ma brava davvero, doppiamente!
Franci.....Mi hai fatto commuovere...Sei una ragazza specialeeeeee..Dolce, energica, spiritosa....E la tua principessa mi ha stregato per quanto è bella, buona e dolce...Con il suo sguardo meraviglioso..Il tuo post carico di amore per i tuoi gioielli mi ha stregato...Felice di averti conosciuta e riconosciuta attraverso le tue parole....Per non parlare della foto così geniale....Brava Franci!!!!!
RispondiEliminaChe bello perdersi nelle righe della tua vita di mamma. E che belle le tue dolci gioie, ti faccio i miei complimenti. Un abbraccio affettuoso.
RispondiEliminaSono una meraviglia questi macaron come è meravigliosa la metafora che ne è uscita. Non voglio dire quali dei di due mi piacciono di più perché anche se non ti conosco e non conosco loro due, non si può mai scegliere fra due figli, sarebbe ingiusto. Ma guardandoli bene si capisce come sono e come sono divrse le tue gemme. Complimenti, bellissimo !
RispondiEliminaP.s. certo, i miei colori sono quelli ruggine...ma non vuol dire nulla !
Un caro saluto,
Marina
Che post meraviglioso, una dichiarazione d'amore per le tue bimbe. Davvero molto intenso. Per i macaron cosa dire?Farce davvero interessanti, belli i colori e i gusci lisci e dotati di collarino, si vede che l'ispirazione era quella giusta!alla prossima, un abbraccio. Chiara
RispondiEliminaSei di una delicatezza unica, è un piacere leggerti e ricordare te e il tuo gioiello più piccolo conosciuto a Napoli . Tutto curatissimo e buonissimo, complimenti!
RispondiEliminaun abbraccio Maria Teresa
Sono i macaron più belli che ho visto, non solo perche perfettamente realizzati e golosamente farciti ma soprattutto perchè rappresentano le tue bellissime, preziosissime e buonissime bambine.
RispondiEliminaUn abbraccio a tutte e tre, a presto ...
nessuna potrà mai essere una mamma perfetta, perchè non ce la si fa, ma non è importante la perfezione, abbastanza asettica e distante, quello che conta è dare amore, sempre, in ogni momento della vita. Te lo posso garantire, perchè potresti essermi figlia.
RispondiEliminaL'amore che racconti coi tuoi macarons è quasi palpabile e mi tocca particolarmene. Mi fa tornare a un tempo lontano, quando avevo le mie figlie piccole quanto le tue...un abbraccio Francesca, felice di aver incrociato il tuo cammino. Giuli
Francesca, tu sei una persona meravigliosa. Quando ti ho vista dal vivo per la prima volta così dolce, bella, piccolina e piena di energia con in braccio quel magnifico gioiello che hai realizzato, roseo e sorridente emanavi una forza ed una luce brillante.
RispondiEliminaCon la stessa forza e la stessa luce cucini e con molta probabilità fai anche tutto il resto. Ogni tua ricetta trasmette questo. E i tuoi macaron non sono da meno. Presentati con un'introduzione che strappa una lacrima e scalda il cuore. Geniale l'idea delle diverse dimensioni per distinguere la tipologia di gioielli: le farce poi sono il punto di forza, semplici ma non banali, eleganti come merita un macaron. Mi sono innamorata del macaron "Bianca" perché quelle pere caramellate con il pepe di Jamaica hanno monopolizzato i miei sogni. Un bacio a te e ai tuoi gioielli
Mi ero persa il tuo post nella frenesia di un mese pesante e lunghissimo. Riesco finalmente a venire a leggere e trovo amore e poesia senza limiti. Sull'amore di madre si è scritto tanto ma alla fine è qualcosa difficile da descrivere nella sua potenza ed intensità. Le tue parole mi hanno emozionata e trovo la tua dedica assolutamente speciale e piena di magia. Come i tuoi macaron, perfettamente incastonati in questo post come i gioielli che hai voluto rappresentare.
RispondiEliminaSono perfetti e quei ripieni fanno sognare.
Grazie Francesca. Abbraccio te e le tue stelline.
penso a quando Bianca e Alice saranno grandi e leggeranno questo tuo post. Magari nell'adolescenza, quando avranno rinnegato l'abitudine di dire alla loro mamma quanto le vogliono bene. O magari nella prima maturita', quando saranno di fronte alle paure di una nuova maternita' e troveranno in queste tue parole la chiave per aprirsi alla vita e ai gioielli che ci offre ogni giorno. A me e' bastato leggerle oggi, per ringraziare il Signore per un sacco di cose, non ultima quella di aver incontrato uno scrigno di pietre preziose, quale tu sei.
RispondiEliminaMacarons assolutamente da urlo.
ho conosciuto solo la piccola e a questo punto non vedo di conoscere la grande: mi piaci un sacco come madre e ti assicuro che me ne piacciono poche! Hai fatto un lavorone: tanto di cappello!
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