sabato 29 marzo 2025

Taiwanese Fishing Dock Noodles



Il libro di questa settimana , sempre per e con Cook my books, è Dumpling and Noodles di Pippa Middlehurts. È un libro colorato, ben articolato e divertente tutto sulla cultura asiatica e sulla sua cucina, considerata in tutte le sue sfaccettature.

Il libro è pieno di ricette interessanti e poco conosciute nella nostra parte occidentale di mondo e spazia offrendo una proposta di piatti veicolati un po' da tutte le aree asiatiche. Troviamo infatti cucina cinese, thailandese, coreana e 

La ricetta che ho scelto e preparato e che vi propongo oggi appartiene alla cultura gastronomica di Taiwan. Buon appetito!


Taiwanese Fishing Dock Noodles

Ingredienti

400 g di noodles all'uovo freschi oppure 250 g di noodles all'uovo secchi

2/3 cm di radice di zenzero fresco, sbucciata e grattugiata

2 spicchi d'aglio, grattugiati

1 peperoncino rosso, privato dei semi e tagliato a dadini fini

180 g di gamberoni crudi sgusciati ( freschi o congelati e scongelati)

150 g di calamari, puliti, tagliati e incisi

1 piccola carota, sbucciata e tagliata a julienne

 200 g di funghi, scolati e tagliati a metà( io ho usato funghi champignon a fettine)

4 cucchiai di vino di riso Shaoxing

4 capesante grandi, tagliate a metà nel senso della lunghezza 

1 manciata di foglie di basilico thai( se reperibile) per condire

Per la salsa di condimento

2 cucchiai di salsa XO fatta in casa o acquistata

2 cucchiai di salsa di soia chiara

1 cucchiaio di zucchero di canna chiaro 

1 cucchiaio di salsa di ostriche

un pizzico di pepe bianco macinato fresco

Realizzazione 

Cuocete i noodles al dente, scolateli e sciacquateli con abbondantemente con acqua fredda per evitare che si attacchino, quindi mettere da parte.

In una ciotola o boule, mescolate insieme tutti gli ingredienti per realizzare la salsa da condimento e mettetela da parte.

Scaldate l'olio in un wok, o in una padella ampia dal fondo pesante, a fuoco alto; aggiungete lo zenzero, l'aglio e il peperoncino quando l'olio è ormai caldo e fate soffriggere il tutto per 1 minuto finché gli ingredienti non saranno rosolati ma non troppo dorati. 

A questo punto unite i gamberi e fateli saltare nel wok per 30-45 secondi, finché non saranno appena traslucidi, dunque aggiungete i calamari, le carote e i funghi e fate cuocere a fuoco vivace per altri 30 secondi. Continuate la cottura mescolando con regolarità il tutto nella padella per evitare che si bruci, per un paio di minuti,non di più .

Versate il vino di riso e lasciate che il sugo riprenda calore, poi aggiungete le capesante e cuocere per 1 minuto.

A questo punto versate i noodles precedentemente cotti nella padella e mescolate bene con gli altri ingredienti per amalgamare. 

Versate infine la salsa di accompagnamento e fate andare a fuoco vivo per un ultimo minuto, se la salsa dovesse risultare troppo densa unite poca acqua calda.

Servite caldi, accompagnati da basilico thailandese spezzettato.



lunedì 27 gennaio 2025

Chocolate milk bread! Una gioia!

 



Ci sono pani e pani...questo libro fantastico li contiene tutti. Ogni meraviglioso pianificato, ogni stuzzicante e godurioso lievitato trova un suo spazio in Big book of bread firmato The King Arthur Baking Company!

Si tratta di un libro bomba, nel senso reale del termine, ho provato 4 o 5 ricette e tutte ci hanno regalato un'esplosione diversa di gusto. Grandissima soddisfazione per me a livello di risultato con i lievitati, che fanno sempre un po' paura, e gioia pura per i familiari che ne hanno beneficiato: tutto spazzolato via nell'arco delle 24h.

La scelta per il progetto Cook my books è ricaduta su questo cuscino morbido e profumato di inebriante cioccolato.


CHOCOLATE MILK BREAD 

INGREDIENTI 

per il Tangzhong

11 grammi di cacao amaro

11 grammi di cacao olandese

11 grammi di farina di pane non sbiancata

70 grammi di latte freddo, preferibilmente intero

70 grammi di acqua fredda


per l'impasto finale

218 grammi di farina per pane, più altra per spolverare

41 grammi di zucchero semolato fine

11 grammi di latte scremato in polvere (facoltativo; migliora la tenuta e la texture del pane)

7,5 grammi di lievito istantaneo disidratato 

5 grammi di sale fino

46 grammi di burro non salato, fuso

70 grammi di latte tiepido, preferibilmente intero

69 grammi di gocce di cioccolato fondente

1 uovo grande, sbattuto

PREPARATE IL TANGZHONG: In una piccola casseruola, unite entrambi i tipi di cacao, la farina, il latte e l'acqua e sbattete insieme fino a quando non rimangono grumi. Portate a ebollizione, quindi abbassate la fiamma al minimo e fate cuocere, sbattendo costantemente, fino a quando il composto non si è addensato abbastanza da non tornare insieme quando si passa la frusta, si otterrà una sorta di roux colloso, ci vorranno circa 7 minuti. PREPARARE L'IMPASTO: In una ciotola della planetaria, unite il tangzhong, la farina, lo zucchero semolato, il latte in polvere (se lo si usa), il lievito, il sale, il burro fuso, il latte e 41 grammi (3 cucchiai) di uovo sbattuto (conservate l'uovo rimanente per spennellate il pane prima di infornarlo). Utilizzando l'accessorio per impastare, mescolate a velocità medio-bassa fino a formare un impasto morbido e appiccicoso, raschiando la ciotola se necessario. Aumentate la velocità a medio-alta e continuate a mescolare finché l'impasto non si stacca quasi dai lati della ciotola è liscio ed elastico. L'impasto si attaccherà ai lati della ciotola per gran parte del tempo di miscelazione. Ogni pochi minuti, raschiate i lati e il fondo della ciotola, quindi continuate a mescolare. Alla fine l'impasto si rafforzerà abbastanza da staccarsi per lo più dai lati della ciotola. Questo processo richiederà dai 15 ai 20 minuti e l'impasto sarà ancora leggermente appiccicoso. Una volta che l'impasto è omogeneo, impastate le gocce di cioccolato a mano, quindi coprite e lasciate lievitare a temperatura ambiente finché non sarà gonfio e raddoppiato di volume, da 1 a 1½ ore.

Ungere leggermente uno stampo da plumcake o da pane in cassetta e ungete con spray per teglienoppure burro e farina.

DARE FORMA ALL'IMPASTO E FARLO LIEVITARE: infarinate leggermente una superficie di lavoro, quindi utilizzate un raschietto di plastica per ciotole per far uscire delicatamente l'impasto dalla ciotola sulla superficie di lavoro. Formate delicatamente l'impasto in un quadrato e dividerlo in 4 porzioni uguali (ognuna di circa 155 grammi). Appiattite ogni pezzo di pasta premendolo delicatamente e allungandolo in un rettangolo di 6 × 4 pollici, quindi piegate le estremità corte l'una verso l'altra per incontrarle al centro. Appiattite di nuovo in rettangoli e, iniziando da un'estremità corta, arrotolate ciascuno di essi in un rotolo lungo.

Disponi i rotoli con la cucitura rivolta verso il basso, uno accanto all'altro, in una fila di quattro nella teglia preparata. Coprite e lasciate lievitare il pane a temperatura ambiente finché non supera appena il bordo della teglia (vedi Lievitazione), 1½ ora ore. Verso la fine del tempo di lievitazione, preriscaldate il forno a 190°C.

COTTURA: Spennellate leggermente la parte superiore del pane con uno strato sottile dell'uovo sbattuto rimanente e cospargere con zucchero semolato perlato, se desiderato. Cuocere fino a quando il pane non è fragrante, la crosta superiore è soda e la temperatura interna è di almeno 190 °F, circa 30 minuti.

Togliete il pane dal forno e fatelo raffreddare brevemente nella teglia prima di estrarlo dalla teglia e metterlo su una griglia per farlo raffreddare. 

Lasciare raffreddare completamente prima di tagliarlo.

Note: in base al tipo di farina utilizzata e al grado di umidità di ambiente e liquidi può essere neccessaria un'aggiunta di farina da 25-50 g, come riscontrato nel mio caso .

sabato 18 gennaio 2025

Moroccan Chickpea Tagine

 


Jack grazie ad un fagiolo, seppur magico, salvò se stesso e la sua famiglia dalla fame, dalla povertà e da un tremendo orco famelico e così io, grazie al bellissimo libro di Julia Newberry e Steve Sando "The Bean Book", ho salvato un pranzo con ospiti affamati e inaspettati. 
L'incontro con questo libro è arrivato, come sempre ormai felicemente accade, grazie al progetto Cook my books ed è una nuova perla da conservare.
È un testo ricchissimo di ricette a base di legumi, in cui è possibile trovare proposte confortevoli e note come intriganti e assolutamente nuove; ogni pagina è un piccolo tesoro rispetto ad una tipologia di ingredienti troppo spesso snobbata.
Ho scelto questa ricetta tra le tante buonissime e interessanti presenti nel libro perché adoro i ceci, le olive e il tipo di cottura in tajine e consiglio a tutti di farla perché ha accontentato il palato di tutti, anche degli ospiti inaspettati.


Moroccan Chickpea Tagine

Ingredienti 
3 cucchiai di olio d'oliva
1 cipolla rossa, tagliata a dadini medi
3 spicchi d'aglio
sale
pezzetto di zenzero fresco, sbucciato e grattugiato
½ cucchiaino di zafferano, in un po' di acqua tiepida
1 cucchiaino di cannella in polvere
½ limone succo
1 limone in conserva di piccole dimensioni(scorza tagliata a fettine sottili e polpa tritata)
20 g di prezzemolo fresco tritato
20 g di coriandolo fresco tritato(più altro per guarnire)
600/700 g di ceci cotti e scolati
150 ml di brodo di acqua dei fagioli cotti tenuta da parte
60 g di tazza di olive Kalamata, snocciolate e tagliate in due
pepe appena macinato

Preparazione
Scaldate in una tajine o una padella bassa, con coperchio e fondo spesso, a fuoco moderato e aggiungete l'olio d'oliva, seguito dalla cipolla( io ho usato il porro a causa di allergia alimentare)
Schiacciate l'aglio con un pizzico di sale, dopodiché  aggiungetelo agli ingredienti sul fuoco.
Unite lo zenzero, l'acqua di zafferano, la cannella, il succo di limone, il limone conservato (scorza e polpa), il prezzemolo e il coriandolo e fate cuocere, mescolando, giusto un paio di minuti per far amalgamare i sapori.
A questo punto distribuite tutti i vostri ceci sul fondo preparato e sopra le olive; versate l'acqua dei ceci nella tajine( o nella padella), e coprite bene quindi lasciate andare la vostra preparazione a fuoco lento per circa 45 minuti, o comunque finché il composto non si sarà cotto.
Condite a piacere con pepe e sale aggiuntivo se necessario e guarnite con altro coriandolo.



mercoledì 23 ottobre 2024

Kabuli Palaw e Narenj Palaw

 


Quando non sai che fare, vai dove ti porta il gusto e io, anche in questa settimana, caratterizzata da casini improvvisi e abituali rotture in ordine sparso, ho seguito il gusto. 

Cook my books continua a regalarmi la straordinaria possibilità di viaggiare attraverso la cucina e di portare con me le persone più care, mettendole sedute a tavola. 

Il libro un questione si chiama Parwana, l'autrice, straordinariamente brava, è Durkhanai Ayubi, le ricette di Farina Ayubi e i profumi intensi e i ricchi sapori, poco noti a noi italiani, sono quelli della cucina afgana.

Questo riso, declinato nei suoi due più rappresentativi topping, l'ho preparato e servito in occasione di una cena tra amici ed è stato un piacevole "successone". Tutti i presenti maggiorenni si sono spesi in complimenti e hanno richiesto la ricetta; tutti i minorenni hanno preteso il bis.

Conclusione: provatelo, il cibo afgano è strepitoso, colorato e inedito per i nostri palati.





Kabuli Palaw e Narenj Palaw

(per 6 persone) 

Per il riso di base Palaw

125 ml olio di girasole 

2 cipolle dorate,tagliate a fettine fini

500 g di spalla o coscia di agnello, tagliata a piccoli pezzetti

600 g di riso basmati, lavato, drenato e fatto riposare per 2-3 ore

1 l di acqua naturale 

15-20 g di sale

5 g di cumino in polvere

5 g di cardamomo in polvere

sale

Condimento Kabuli

Olio di girasole 

2-3 carote tagliate a listarelle sottili

170 uva sultanina

20 g di mandorle tagliate al coltello 

20 g di pistacchi tagliati al coltello 

10 g di zucchero semolato

5 g di cardamomo in polvere

Condimento Narenej

3 arance navel non trattate( o altre arance e agrumi,io navel + limone)

345 ml di acqua naturale 

330 g di zucchero semolato

20 g di mandorle tagliate al coltello

20 g di pistacchi tagliati al coltello 


Preparate il vostro riso afgano di base; in una pentola a pressione dal fondo spesso fate appassire le cipolle e quando saranno brunite aggiungete la carne e fate rosolare per bene su tutti i lati, facendo cuocere per circa 5-7 minuti, quindi coprite il tutto con un litro d'acqua e aggiungete il sale, quindi chiudete con il suo coperchio e fate cuocere a pressione per 15 minuti circa, togliete e tenete da parte la carne ed anche il brodo che successivamente vi servirà per condire il riso.

Nel frattempo portate a bollore circa 2 litri e mezzo di acqua e fatevi cuocere il riso per circa 6 minuti quindi scolatele e disponetelo in una pentola capiente( meglio antiaderente) oppure direttamente nella pentola a pressione usata in precedenza, conditelo bene con il brodo e con le spezie, create un avvallamento al centro del riso e disponetevi l'agnello poi ricoprite con il riso. Fate cuocere coperto finché non vedrete il vapore uscire dal coperchio, quindi scoperchiate e continuate la cottura per altri 20 minuti circa.

Il riso afgano palaw è pronto, procedere con il topping di condimento che preferite.

Per Kabuli procedete così: riscaldate l'olio in una padella dal bordo spesso e fatevi soffriggere per 4/5 minuti le carote, finché saranno rosolate e più tenere,togliete dal fuoco e nello stesso olio fate soffriggere le uvette per 3 minuti.

Riunite i condimenti in un ciotola, frutta secca compresa, condite con lo zucchero e mischiate. Distribuite su un piatto da portata il riso alternandolo al metà condimento, distribuite il rimanente sulla sommità del riso palaw e servite.

Per il Narenej 

Pelate con attenzione le scorze delle arance, togliete tutta la parte bianca perché amara e tagliate le scorze a listarelle sottili. Sbianchite per tre volte, minimo, le scorze in acqua bollente salata, cambiando ogni volta l'acqua. Scolate le scorze e tenete da parte.

In una casseruola dal fondo spesso realizzate con l'acqua e lo zucchero uno sciroppo, portandolo a 100°C quindi immergetevi le scorze e fatele sobbollire per 5 minuti, unitevi la frutta secca e togliete dal fuoco.

Al momento di servire il Palaw scolate il condimento dallo sciroppo di zucchero e procedete con il condire il riso nel modo indicato sopra.



martedì 15 ottobre 2024

Tomato and rosemary focaccia

 


Oggi un post veloce veloce, solo per dire che questa focaccia,tratta dal libro The Farm Table di Jiulius Roberts , e provata, come sempre, grazie al gioco/amore/progetto Cook my Books, è davvero gustosa e merita una nota!!!

The Farm Table è un comfort-book perché le sue ricette sono consolatorie e ricche di sapore, le foto al suo interno parlano di calore e di famiglia, i profumi e i sapori che richiamano sono autentici tanto da catturare, e coccolare,cuore e palato. 

Le ricette provate da tutte noi sono molte e nessuna è rimasta delusa, anzi, ogni ricetta fatta ci ha fatto venire voglia di testarne un'altra. 

Io ho scelto di proporre questa focaccia perché la stagione estiva oggi fa un po' come la stagione dell'amore per Battiato...se ne va e questi sono, molto probabilmente, gli ultimi pomodori ciliegino, freschi e colorati che userò nel 2024. 

Grazie estate, avanti autunno.


Focaccia ai pomodorini e rosmarino 

500 ml di acqua a temperatura ambiente 

700 g di farina 0(o 00)

40 g di lievito di birra

30 g di zucchero semolato

20 g di sale 

300 g di pomodorini ciliegini rossi, gialli e arancioni

olio extravergine d'oliva 

rametti di rosmarino 

semi di finocchio ( opzionali)

Accompagnamento 

ricotta montata

insalata di pomodori

pesto

Nella ciotola della planetaria mettete l'acqua,lo zucchero e il lievito e mescolate, aggiungete la farina e il sale e ,utilizzando il gancio ad uncino per impasti, fate andare la planetaria a media velocità finché l'impasto risulterà liscio ed elastico ( all'incirca ci vorranno 10 minuti).

Prendete l'impasto e lavoratelo brevemente con le mani poi ungete la superficie con olio extravergine d'oliva e mettete in una ciotola capiente, a riposare coperto con un canovaccio pulito, fin quando non sarà lievitato e raddoppiato nelle dimensioni.

Rivestite con carta da forno unta una teglia di dimensioni 30 per 35 e profonda 5 , e ungetela bene con olio, sgonfiate leggermente con le nocche delle dita l'impasto, quindi stendetelo con le mani con delicatezza, facendo piccoli buchini con le dita, sulla superficie. Fate riposare, coperto, finché sarà lievitato per una seconda volta e al tatto risulterà soffice e gonfio.

Nel frattempo fate scaldare il forno fino a 240 °; una volta pronta la base per la cottura distribuite sulla superficie del vostro impasto in prossimità dei piccoli solchi creati i pomodorini colorati, tagliati a metà, i piccoli rametti di rosmarino (e i semi di finocchio se li usate), condite il tutto con abbondanti olio e sale e fate cuocere per i primi 15 minuti, poi abbassate il forno a 200° e fate cuocere per altri 20-30 minuti.

Nel libro il suggerimento è quello di servire questa deliziosa focaccia accompagnandola con ricotta montata, realizzata aggiungendo ad un quantitativo a piacere di ricotta vaccina o ovina succo, zeste di limone, sale e pepe e lavorando con frusta a mano il tutto, il tempo necessario a rendere il composto cremoso e omogeneo. Insieme alla ricotta montata l'autore consiglia l'uso del pesto e di insalata di pomodori.




mercoledì 2 ottobre 2024

Lime and Coconut cake

 



Appesi in cima ad una scogliera calcarea, a strapiombo sulla spiaggia di Rayli ad Ao Nang, la vita può apparire diversa.

Con un piede ridicolmente in bilico su una roccia a forma di cane e un braccio che sporge nel vuoto, lanciato a salutare allegramente un punto di colore in mezzo a tanti altri rimasti sulla spiaggia molto più in basso, pericolosamente più in basso, può capitare di sentirsi a proprio agio come in pochi altri posti in cui si è stati in precedenza.

Da lassù i colori, le forme e gli odori cambiano; non sono più quelli dell'uomo, la natura occupa quasi tutto lo spazio. Ha la ragione e la forza dalla sua parte e fa bene a farlo.

Lo sguardo sì allarga su orizzonti di blu e bianco, l'azzurro è abbagliante; il verde è più verde, la vegetazione libera. 

La roccia è aspra e calda, ma non quanto ti aspetteresti.

Rumori di uccelli e di scimmie, conosciuti per lo più grazie al cinema e a un lontanissimo pomeriggio trascorso allo zoo e raccattato da un cassettino della memoria, sono la colonna sonora di questo incredibile film.

Così succede che dall'alto della scogliera calcarea a picco sulla sabbia, tenuta in salvo soltanto da poco più di una corda appesa in vita, ad un certo punto possa venirti in mente che tu sì, sei solo un punto colorato appeso in un' infinità incredibile della quale non sai quasi nulla. Che tu sei Leopardi davanti alla famosa siepe e sei la bambina portoghese davanti al mare sconfinato: un punto, un niente.

Ci si potrebbe scoprire addirittura a pensare, se si ha la fortuna di trovarsi lassù a testa in giù, che vada, davvero, benissimo così.


Oggi vi presento una ricetta perfetta per gli amanti del cocco e degli agrumi, ma, soprattutto, oggi vi facciamo conoscere, sempre del mitico mondo di Cook my books si tratta, un libro unico: Snacking cakes, di Yossy Arefi.

Sulla copertina del libro, invitante come il suo interno, troneggia la scritta "Simplex treats for anytime carving" ed è la verità, assoluta, le ricette presenti sono numerose e noi  malate, che ne abbiamo provate almeno tre o quattro a testa, sappiamo che è la verità. Sono ricette semplici, dal gusto intenso e la riuscita certa; torte gustose e del cuore perchè dai gusti classici e torte creative dagli abbinamenti inconsueti e divertenti vanno a braccetto in questo libro che ha appena conquistato un posto d'onore sullo scaffale della mia amata libreria.


Ingredienti 

1lime

150g di zucchero

180 ml di latte di cocco( o crema di cocco)

120 ml di olio di cocco 

3 uova

160 g di farina per tutti gli usi( 00 o 0)

30 g di cocco rapè ( farina di cocco)

10 g di lievito per torte

3 g di bicarbonato di sodio


Glassa al cocco montata

240 ml di panna di cocco da montare

10 g di zucchero semolato 

10 g di vaniglia in pasta( estratto di vaniglia)

lime grattugiato

cocco essiccato tostato/mandorle tostate

Preriscaldate il forno a 170°/180° e rivestite con carta forno la vostra tortiera, precedentemente imburrata e infarinata.

In una ciotola capiente unite lo zucchero,le uova e la buccia del lime grattugiata finemente e ,con l'aiuto di fruste o planetaria, montateli fino a che non saranno leggermente gonfie e più chiare( 1-2 minuti circa). Aggiungete l'olio e il latte di cocco e mescolate, poi la farina, setacciata insieme al lievito e al bicarbonato, la farina di cocco e amalgamate il composto, mescolando bene, per renderlo omogeneo.

Versate l'impasto ottenuto nella vostra tortiera e livellate bene; se necessario battete la tortiera sul piano un paio di volte al fine di evitare la formazione di bolle nel cake, durante la cottura.

Fate cuocere a forno preriscaldato a 175° per circa 30/40 minuti; fate la solita prova stecchino. Una volta cotta lasciate che la torta raffreddi per almeno 15 minuti prima di rifinirla con la glassa scelta e spolverate con lime e cocco tostato.

L'autrice qui propone più tipi di finitura, con glassa a base di zucchero a velo e latte o panna di cocco montato, con chantilly alla vaniglia, con spolverata di cocco tostato, di lime e addirittura con ciliegie sciroppate. Sopra trovate la versione scelta da me ma tutto il libro è all'insegna della libertà e della creatività sia per quanto riguarda tipologie di stampi che per quanto riguarda accompagnamenti e finiture.



 Sbizzarritevi!









sabato 28 settembre 2024

CHOCOLATE FUDGE CAKE (e ossigenazioni da riporto)

 



E così sono tornate.

Proprio quando ero certa che mai si sarebbero ripresentate, che ormai fossero esaurite, sparite, secche, loro ,incuranti delle mie convinzioni e con il piglio impaziente di chi probabilmente farà quel che vuole a prescindere, sono tornate. 

Facendosi amico il buio, approfittando di una della veglie che spesso prendono a calci in culo il mio sonno sul divano di questa casa bellissima, vuotissima e nuova, dove non ho ancora un letto che meriti di essere chiamato con tal nome. Spingendo, borbottando, litigando tra di loro prima e, poi, per mano, sono riemerse dal luogo indefinito e sconosciuto in cui si erano cacciate e da dove , sospetto, siano rimaste come stalker divertiti, a guardarmi vagare tra le stanze della vecchia casa e le stanze della  mente, alla ricerca di orme e tracce che mi conducessero fino al segreto del loro nascondiglio.

Per riportarle a casa, da me.

Niente, solo la crescente( e struggente?) sensazione di averle perdute per sempre; anzi, di non averle mai possedute, di essermi illusa di avere un potere su di loro.

Che tradimento ribellarsi così e che fastidio la consapevolezza di essermi fregata da sola, pensandomi un direttore d'orchestra per loro, mentre in realtà ero solo un mezzo per sgorgare.

Se ne erano andate via, in modo imprevedibile, senza farsi notare (cosa assai strana data la loro natura) in un momento in cui tutto, e tutti, facevano troppo rumore. Erano uscite di scena senza che nemmeno io me ne accorgessi; troppo stanche anche per dare spiegazioni e io le avevo lasciate andare senza coscienza. Soltanto dopo un po'( il tempo non cura ma mette in ordine) mi sono resa veramente conto della loro assenza e del suo significato, per questo le ho cercate. 

Ovunque senza risultato, con l'amore e con la rabbia di chi sente di non aver capito un cazzo rispetto all'oggetto del proprio desiderio.

Mi sono rassegnata: non erano più mie, erano di chi se l'era sapute tenere strette.

 Arroganti, vanitose, con la prepotenza e la, dannata, propensione al sentimentalismo; sono tornate in questa notte di fine Settembre in cui il cielo minaccia, da giorni, costantemente tempesta eppure in terra si crepa di caldo.

Sono tornate facendo un casino assordante, bussando a tutte le porte e i portoni di questa nuova casa, a ricordarmi che ogni nuovo inizio, ogni cambiamento ( come dice sempre una mia amica saggia) è ossigenante. 

Bentornate, parole.

Ora, dato che, non di sole pippe mentali vive l'essere umano, ma più sovente di cibo, io porto il dolce! 

Grazie a Cook my books questa settimana è tutta dedicata ad un libro che è una garanzia:The Cookbook di Ottolenghi.

È un libro garanzia perché straordinario è il suo autore e perché le ricette che ho provato sono tutte una bomba. Non è un nome nuovo per me quello di Ottolenghi, i malati di cucina come me sanno con certezza di chi si parla, nei suoi ristoranti si mangia benissimo e i suoi libri di cucina sono sempre giusti; questo non fa eccezione!

Ecco la mia scelta, perché io , spesso nella vita, sono quella che porta il dolce.

CHOCOLATE FUDGE CAKE da The Cookbook Ottolenghi 

Ingredienti 

250 g burro non salato tagliato i pezzetti 

265 g di cioccolato fondente, 50%, tagliato a pezzetti 

95 g di cioccolato fondente 70% tagliato a pezzetti 

290 g di zucchero muscovado chiaro

5 uova fresche

4 cucchiai di acqua 

cacao amaro per la finitura

sale fino 

Preparazione 

Riscaltate il forno a 170° C e preparate una tortiera da 20/22 cm di diametro imburrandola e rivestendola con carta forno.

In una ciotola capiente mettete il cioccolato insieme al burro a tocchetti e tenete da parte;  unite l'acqua e lo zucchero in un pentolino dal fondo pesante e portate a bollore, controllate che lo zucchero sia sciolto completamente e mescolate bene, quindi versate il composto liquido caldo direttamente nella ciotola con burro e cioccolato, mischiate subito energicamente e in modo accurato affinché il tutto sia ben amalgamato.

Aggiungete i tuorli delle uova uno alla volta, sempre mescolando per incorporarli bene al composto.

A parte montate insieme gli albumi delle uova neve non troppo soda( l'ideale è che sia stabile ma non ancora della consistenza della meringa) poi aggiungeteli, con l'aiuto di una spatola e mescolando dal basso verso l'altro, al composto precedentemente preparato.

Versate i 3/4 dell' impasto ottenuto nella vostra tortiera e fate cuocere per circa 35/40 minuti; a questo punto togliete la torta dal forno e fate raffreddare completamente.

Una volta raffreddata la vostra torta versatevi sulla sommità l'impasto tenuto da parte, livellate e infornate nuovamente per 20 minuti circa. Fate raffreddare completamente la torta una volta cotta e spolveratela con abbondante cacao amaro prima di servirla.

È veramente ottima da sola oppure accompagnata con panna, si conserva in frigo in contenitori ermetici per circa 4 giorni( ma a casa mia è durata 24h).