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mercoledì 23 ottobre 2024

Kabuli Palaw e Narenj Palaw

 


Quando non sai che fare, vai dove ti porta il gusto e io, anche in questa settimana, caratterizzata da casini improvvisi e abituali rotture in ordine sparso, ho seguito il gusto. 

Cook my books continua a regalarmi la straordinaria possibilità di viaggiare attraverso la cucina e di portare con me le persone più care, mettendole sedute a tavola. 

Il libro un questione si chiama Parwana, l'autrice, straordinariamente brava, è Durkhanai Ayubi, le ricette di Farina Ayubi e i profumi intensi e i ricchi sapori, poco noti a noi italiani, sono quelli della cucina afgana.

Questo riso, declinato nei suoi due più rappresentativi topping, l'ho preparato e servito in occasione di una cena tra amici ed è stato un piacevole "successone". Tutti i presenti maggiorenni si sono spesi in complimenti e hanno richiesto la ricetta; tutti i minorenni hanno preteso il bis.

Conclusione: provatelo, il cibo afgano è strepitoso, colorato e inedito per i nostri palati.





Kabuli Palaw e Narenj Palaw

(per 6 persone) 

Per il riso di base Palaw

125 ml olio di girasole 

2 cipolle dorate,tagliate a fettine fini

500 g di spalla o coscia di agnello, tagliata a piccoli pezzetti

600 g di riso basmati, lavato, drenato e fatto riposare per 2-3 ore

1 l di acqua naturale 

15-20 g di sale

5 g di cumino in polvere

5 g di cardamomo in polvere

sale

Condimento Kabuli

Olio di girasole 

2-3 carote tagliate a listarelle sottili

170 uva sultanina

20 g di mandorle tagliate al coltello 

20 g di pistacchi tagliati al coltello 

10 g di zucchero semolato

5 g di cardamomo in polvere

Condimento Narenej

3 arance navel non trattate( o altre arance e agrumi,io navel + limone)

345 ml di acqua naturale 

330 g di zucchero semolato

20 g di mandorle tagliate al coltello

20 g di pistacchi tagliati al coltello 


Preparate il vostro riso afgano di base; in una pentola a pressione dal fondo spesso fate appassire le cipolle e quando saranno brunite aggiungete la carne e fate rosolare per bene su tutti i lati, facendo cuocere per circa 5-7 minuti, quindi coprite il tutto con un litro d'acqua e aggiungete il sale, quindi chiudete con il suo coperchio e fate cuocere a pressione per 15 minuti circa, togliete e tenete da parte la carne ed anche il brodo che successivamente vi servirà per condire il riso.

Nel frattempo portate a bollore circa 2 litri e mezzo di acqua e fatevi cuocere il riso per circa 6 minuti quindi scolatele e disponetelo in una pentola capiente( meglio antiaderente) oppure direttamente nella pentola a pressione usata in precedenza, conditelo bene con il brodo e con le spezie, create un avvallamento al centro del riso e disponetevi l'agnello poi ricoprite con il riso. Fate cuocere coperto finché non vedrete il vapore uscire dal coperchio, quindi scoperchiate e continuate la cottura per altri 20 minuti circa.

Il riso afgano palaw è pronto, procedere con il topping di condimento che preferite.

Per Kabuli procedete così: riscaldate l'olio in una padella dal bordo spesso e fatevi soffriggere per 4/5 minuti le carote, finché saranno rosolate e più tenere,togliete dal fuoco e nello stesso olio fate soffriggere le uvette per 3 minuti.

Riunite i condimenti in un ciotola, frutta secca compresa, condite con lo zucchero e mischiate. Distribuite su un piatto da portata il riso alternandolo al metà condimento, distribuite il rimanente sulla sommità del riso palaw e servite.

Per il Narenej 

Pelate con attenzione le scorze delle arance, togliete tutta la parte bianca perché amara e tagliate le scorze a listarelle sottili. Sbianchite per tre volte, minimo, le scorze in acqua bollente salata, cambiando ogni volta l'acqua. Scolate le scorze e tenete da parte.

In una casseruola dal fondo spesso realizzate con l'acqua e lo zucchero uno sciroppo, portandolo a 100°C quindi immergetevi le scorze e fatele sobbollire per 5 minuti, unitevi la frutta secca e togliete dal fuoco.

Al momento di servire il Palaw scolate il condimento dallo sciroppo di zucchero e procedete con il condire il riso nel modo indicato sopra.



martedì 15 ottobre 2024

Tomato and rosemary focaccia

 


Oggi un post veloce veloce, solo per dire che questa focaccia,tratta dal libro The Farm Table di Jiulius Roberts , e provata, come sempre, grazie al gioco/amore/progetto Cook my Books, è davvero gustosa e merita una nota!!!

The Farm Table è un comfort-book perché le sue ricette sono consolatorie e ricche di sapore, le foto al suo interno parlano di calore e di famiglia, i profumi e i sapori che richiamano sono autentici tanto da catturare, e coccolare,cuore e palato. 

Le ricette provate da tutte noi sono molte e nessuna è rimasta delusa, anzi, ogni ricetta fatta ci ha fatto venire voglia di testarne un'altra. 

Io ho scelto di proporre questa focaccia perché la stagione estiva oggi fa un po' come la stagione dell'amore per Battiato...se ne va e questi sono, molto probabilmente, gli ultimi pomodori ciliegino, freschi e colorati che userò nel 2024. 

Grazie estate, avanti autunno.


Focaccia ai pomodorini e rosmarino 

500 ml di acqua a temperatura ambiente 

700 g di farina 0(o 00)

40 g di lievito di birra

30 g di zucchero semolato

20 g di sale 

300 g di pomodorini ciliegini rossi, gialli e arancioni

olio extravergine d'oliva 

rametti di rosmarino 

semi di finocchio ( opzionali)

Accompagnamento 

ricotta montata

insalata di pomodori

pesto

Nella ciotola della planetaria mettete l'acqua,lo zucchero e il lievito e mescolate, aggiungete la farina e il sale e ,utilizzando il gancio ad uncino per impasti, fate andare la planetaria a media velocità finché l'impasto risulterà liscio ed elastico ( all'incirca ci vorranno 10 minuti).

Prendete l'impasto e lavoratelo brevemente con le mani poi ungete la superficie con olio extravergine d'oliva e mettete in una ciotola capiente, a riposare coperto con un canovaccio pulito, fin quando non sarà lievitato e raddoppiato nelle dimensioni.

Rivestite con carta da forno unta una teglia di dimensioni 30 per 35 e profonda 5 , e ungetela bene con olio, sgonfiate leggermente con le nocche delle dita l'impasto, quindi stendetelo con le mani con delicatezza, facendo piccoli buchini con le dita, sulla superficie. Fate riposare, coperto, finché sarà lievitato per una seconda volta e al tatto risulterà soffice e gonfio.

Nel frattempo fate scaldare il forno fino a 240 °; una volta pronta la base per la cottura distribuite sulla superficie del vostro impasto in prossimità dei piccoli solchi creati i pomodorini colorati, tagliati a metà, i piccoli rametti di rosmarino (e i semi di finocchio se li usate), condite il tutto con abbondanti olio e sale e fate cuocere per i primi 15 minuti, poi abbassate il forno a 200° e fate cuocere per altri 20-30 minuti.

Nel libro il suggerimento è quello di servire questa deliziosa focaccia accompagnandola con ricotta montata, realizzata aggiungendo ad un quantitativo a piacere di ricotta vaccina o ovina succo, zeste di limone, sale e pepe e lavorando con frusta a mano il tutto, il tempo necessario a rendere il composto cremoso e omogeneo. Insieme alla ricotta montata l'autore consiglia l'uso del pesto e di insalata di pomodori.




mercoledì 2 ottobre 2024

Lime and Coconut cake

 



Appesi in cima ad una scogliera calcarea, a strapiombo sulla spiaggia di Rayli ad Ao Nang, la vita può apparire diversa.

Con un piede ridicolmente in bilico su una roccia a forma di cane e un braccio che sporge nel vuoto, lanciato a salutare allegramente un punto di colore in mezzo a tanti altri rimasti sulla spiaggia molto più in basso, pericolosamente più in basso, può capitare di sentirsi a proprio agio come in pochi altri posti in cui si è stati in precedenza.

Da lassù i colori, le forme e gli odori cambiano; non sono più quelli dell'uomo, la natura occupa quasi tutto lo spazio. Ha la ragione e la forza dalla sua parte e fa bene a farlo.

Lo sguardo sì allarga su orizzonti di blu e bianco, l'azzurro è abbagliante; il verde è più verde, la vegetazione libera. 

La roccia è aspra e calda, ma non quanto ti aspetteresti.

Rumori di uccelli e di scimmie, conosciuti per lo più grazie al cinema e a un lontanissimo pomeriggio trascorso allo zoo e raccattato da un cassettino della memoria, sono la colonna sonora di questo incredibile film.

Così succede che dall'alto della scogliera calcarea a picco sulla sabbia, tenuta in salvo soltanto da poco più di una corda appesa in vita, ad un certo punto possa venirti in mente che tu sì, sei solo un punto colorato appeso in un' infinità incredibile della quale non sai quasi nulla. Che tu sei Leopardi davanti alla famosa siepe e sei la bambina portoghese davanti al mare sconfinato: un punto, un niente.

Ci si potrebbe scoprire addirittura a pensare, se si ha la fortuna di trovarsi lassù a testa in giù, che vada, davvero, benissimo così.


Oggi vi presento una ricetta perfetta per gli amanti del cocco e degli agrumi, ma, soprattutto, oggi vi facciamo conoscere, sempre del mitico mondo di Cook my books si tratta, un libro unico: Snacking cakes, di Yossy Arefi.

Sulla copertina del libro, invitante come il suo interno, troneggia la scritta "Simplex treats for anytime carving" ed è la verità, assoluta, le ricette presenti sono numerose e noi  malate, che ne abbiamo provate almeno tre o quattro a testa, sappiamo che è la verità. Sono ricette semplici, dal gusto intenso e la riuscita certa; torte gustose e del cuore perchè dai gusti classici e torte creative dagli abbinamenti inconsueti e divertenti vanno a braccetto in questo libro che ha appena conquistato un posto d'onore sullo scaffale della mia amata libreria.


Ingredienti 

1lime

150g di zucchero

180 ml di latte di cocco( o crema di cocco)

120 ml di olio di cocco 

3 uova

160 g di farina per tutti gli usi( 00 o 0)

30 g di cocco rapè ( farina di cocco)

10 g di lievito per torte

3 g di bicarbonato di sodio


Glassa al cocco montata

240 ml di panna di cocco da montare

10 g di zucchero semolato 

10 g di vaniglia in pasta( estratto di vaniglia)

lime grattugiato

cocco essiccato tostato/mandorle tostate

Preriscaldate il forno a 170°/180° e rivestite con carta forno la vostra tortiera, precedentemente imburrata e infarinata.

In una ciotola capiente unite lo zucchero,le uova e la buccia del lime grattugiata finemente e ,con l'aiuto di fruste o planetaria, montateli fino a che non saranno leggermente gonfie e più chiare( 1-2 minuti circa). Aggiungete l'olio e il latte di cocco e mescolate, poi la farina, setacciata insieme al lievito e al bicarbonato, la farina di cocco e amalgamate il composto, mescolando bene, per renderlo omogeneo.

Versate l'impasto ottenuto nella vostra tortiera e livellate bene; se necessario battete la tortiera sul piano un paio di volte al fine di evitare la formazione di bolle nel cake, durante la cottura.

Fate cuocere a forno preriscaldato a 175° per circa 30/40 minuti; fate la solita prova stecchino. Una volta cotta lasciate che la torta raffreddi per almeno 15 minuti prima di rifinirla con la glassa scelta e spolverate con lime e cocco tostato.

L'autrice qui propone più tipi di finitura, con glassa a base di zucchero a velo e latte o panna di cocco montato, con chantilly alla vaniglia, con spolverata di cocco tostato, di lime e addirittura con ciliegie sciroppate. Sopra trovate la versione scelta da me ma tutto il libro è all'insegna della libertà e della creatività sia per quanto riguarda tipologie di stampi che per quanto riguarda accompagnamenti e finiture.



 Sbizzarritevi!