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lunedì 10 luglio 2017

Fregula con Nieddittas per il Calendario del Cibo Italiano



Sono stata in Sardegna due sole volte nella mia vita, fino ad oggi.
La prima volta quando ero bambina, ripescando in quel piccolo cassetto della memoria ritrovo le litigate e i baci con mio fratello, il sole caldo e il vento fresco sulla pelle, la prima volta che ho indossato la maschera ed il boccaglio, la meraviglia di un mondo acquatico fatto di colori e movimento, la prima aragosta succhiata avidamente, la prima indimenticabile seada, il sorriso eterno di mia madre che il tempo non riesce a sbiadire.
La seconda volta, pochi giorni fa, mi ha regalato la gioia dei baci delle mie figlie, la rabbia scatenata dai litigi tra le mie figlie, un mare e una natura ancora selvaggia capaci di emozionare e far riflettere, il sole caldo e il vento fresco sulla pelle, la prima vera fregula con i frutti di mare della mia vita, il sorriso abbagliante di mio marito che la vita mai riuscirà ad oscurare.
Il mio contributo per questa Giornata della Fregula Sarda è una ricetta semplice omaggio ad un territorio dalle materie prime uniche. Per cui Fregola artigianale comprata in loco, cozze Nieddittas e pochissimo altro per un piatto che si può soltanto amare.




Fregula con Nieddittas

per 4 persone
1 kg di cozze Nieddittas
300 g di fregula sarda artigianale
1 spicchi grosso di aglio in camicia
1 mazzetto di prezzemolo fresco
1 pomodoro
1/2 bicchiere di vino bianco di ottima qualità
1/2 peperoncino fresco non troppo piccante
olio evo qb
sale qb

Per prima cosa ho fatto aprire in una pentola capiente le cozze con un filo di olio evo, il prezzemolo, l'aglio in camicia e il peperoncino. Le ho lasciate cuocere pochi minuti con il copercio controllando in modo da sppengere e spostare dal fuoco appena le cozze sono risultate aperte.
Ho messo da parte le cozze e filtrato il liquido ottenuto con il qale successivamente ho cotto la fregola nel medesimo modo in cui si procede alla cottura dei risotti.
ho tostato la fregola a fuoco alto in una pentola dal fondo spesso e bordi alti, ho sfumato con il vino bianco e portato a cottura la fregula aggiungendo via via il liquido del fondo delle cozze. Ho aggiunto parte delle cozze sgusciate quando mancavano un paio di minuti alla fine della cottura e ho mantecato con olio a crudo subito fuori dal fuoco, altre le ho aggiunte ancora nel loro guscio al momento di impiattare.
Ho decorato con listarelle di pomodoro fresco condito con olio e pepe e prezzemolo fresco.

5 commenti:

  1. Hai detto benissimo: un piatto che si può soltanto amare.
    Il tuo post è una sfera di luce che proietta sensazioni bellissime che provo ogni volta che torno in Sardegna.
    Goditi quell'isola meravigliosa visto che sei lì, e baciala per me.
    Ti abbraccio fortissimo.

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  2. La Sardegna è tutto quello che hai scritto e anche tanto altro, ci sono andata in vacanza per molti anni, ma non da turista genere costa smeralda, sono stata nel sud dell'isola la parte meno conosciuta, meno faosa, molto verace, di fronte al deserto sono ammutolita e fare il bagno in quella spiaggia è stato un piacere unico anche se c'ho rimesso un paio di costole per le sberle dei cavalloni, la spiaggia di quarzo di is'aruttas, non ci volevo crede e invece l'ho vista e tanto tanto altro, le vecchie miniere a strapiombo sul mare, è una terra unica e unici sono gli ingredienti che ci offre...stavo chiedendo dove avevi trovato le cozze NIeddittas e poi ho letto che sei ancora lì, prenditi tutta la bellezza di questa meravigliosa isola e conservatela...la sorella di mio marito vive in sardegna, è scappata da Milano un buon numero di anni fa...saluti

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  3. sono stata solo tre volte in Sardegna, e mai d'estate. Ho visto la Sardegna più profonda, sulle montagne di Orgosolo, e la più antica a Barumini, ho pianto di emozione e commozione alla mia prima volta per la processione di S. Efisio. Lì ho potuto capire un poco quello che è l'anima sarda. E da quel momento quei colori e quella gente li ho nel cuore. Adoro la fregula, ho la fortuna di avere molte amiche sarde, e grazie a loro che mi riforniscono sempre, ho provato i diversi tipi. Confesso che amo più quella a grana piccola, e la preferisco brodosa, come l'ho assaggiata per la prima volta. Mi è talmente rimasta impressa che ormai la identifico solo così, ma l'ho preparata in tantissimi modi. Trovo che sia molto versatile e non mi stanca mai. La tua, con quelle meravigliose cozze, deve essere paradisiaca! Le Nieddittas le stanno pubblicizzando in TV, chissà se riuscirò a trovarle anche qui, prima o poi..

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  4. Non ho mai utilizzato la fregola ma mi piace la tua ricetta proverò a usarla

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  5. Io in Sardegna ci ho lavorato per un breve periodo, in estate e in inverno e ho mangiato tantissime specialità, ma la fregula proprio mi manca. Questo piatto invita all'assaggio, con quella cozza che fa l'occhiolino. Io adoro le cozze!
    Un'altra cosa da provare, chissà se trovo la fregula anche qui al nord.

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