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mercoledì 13 gennaio 2016

Farinata con gli stracci... la migliore del mondo.


C'è la realtà, quella vera.
Poi ci sono le altre realtà, quelle in debito con la verità, quelle che non cambiano la sostanza delle cose, dei fatti ma riescono con un soffio di immaginazione, di ironia, di lacrime a rendere una realtà magari non perfetta un pò più facile da accettare.
Queste sono state per me zattere salvifiche nei mari in tempesta, strade segnate dalle lucciole quando le notti sembravano troppo scure.
Così ho imparato a cavalcare la fantasia, a utilizzare l'immaginazione per costruire delle storie, per scegliere di credere alla "versione romanzata" della verità.
Voglio tranquillizzare coloro che leggono queste parole e che magari non mi conoscono bene, non sono una pazza schizofrenica so perfettamente quale sia la differenza tra la verità ed il resto, semplicemente, a volte voglio permettermi il lusso di dimenticarlo.
Per esempio in una delle mie storie preferite mia madre non è morta quando io ero davvero troppo giovane, essendo una madre davvero perfetta, la migliore del mondo, è stata scelta a da un'organizzazione segreta universale che seleziona i più grandi talenti di tutti i tempi ed è stata mandata in missione su un isola misteriosa il cui indirizzo è, ovviamente, segreto ad insegnare ad alcune fortunate prescelte l'arte dell'essere madre. 
Chiaramente all'inizio l'esser stata scelta per tale missione la rese tutt'altro che felice , non tollerava l'idea di doversi separare dalla sua famiglia ma poi, compreso il valore di tale missione e non potendo comunque rifiutare, accettò suo malgrado il suo destino e partì. La notte prima della partenza però mi consegnò in segreto un piccolo taccuino magico in cui gelosamente aveva annotato e custodito  le due più importanti ricette che siano mai state scritte: quella della felicità e quella per diventare la madre migliore del mondo!
Poco importa se le ricette in verità invece sono solo semplici ricette della tradizione dell'appenino toscano: soltanto la mamma che sa cucinare la ricetta della Farinata con gli stracci può diventare la mamma migliore del mondo e questa è la storia che racconterò ai miei figli.


Devo alla Vitto, che ho avuto l'immenso piacere di conoscere al mitico raduno, e alla sua Cucina Piccolina davvero molto ed è facile capire perchè: soltanto grazie alla sua scelta e al calore delle sue proposte ho potuto realizzare una delle mie ricette del cuore. Senza questo piatto io non avrei mai potuto nutrire per la cucina la passione che nutro oggi, senza la Vitto e tutto il grande "gioco" che è l'Mtc, fatto da e di persone incredibili, non avrei, forse, mai avuto il coraggio di pubblicare questa ricetta. Grazie.
In ultimo, perchè come sempre mi sono dilungata fin troppo, due note: 1)La  Farinata con gli stracci deve il suo nome al fatto che al suo interno vi sono i pezzi delle varie verdure che in cottura si sono distrutte, gli stracci appunto. 2) Questa farinata va fatta sempre in grandi quantità perchè è obbligatorio farne avanzare un pò per il giorno successivo, quando, una volta raffeddata, va tagliata a fette e fritta in abbondante olio. La pace dei sensi. 

FARINATA CON GLI STRACCI
Le dosi sono indicative, solitamente questo piatto lo faccio totalmente ad occhio.


250 g di fagioli borlotti secchi
400 g circa di farina di    granturco macinata a pietra  per polenta
1 grosso mazzo di cavolo  nero(meglio è se ha "sentito la  gelata" perchè ne guadagna in  quanto a sapore)
3  carote
3  patate bianche
1 piccola cotenna di          prosciutto
1 spicchio d'aglio 
1 pezzetto di porro
olio, sale e pepe q.b.

Ho messo a bagno i fagioli borlotti in acqua fredda la sera precedente e ve li ho lasciati per circa 12 ore, poi li ho cotti in una pentola capiente(meglio di coccio o di rame se possibile).
Ho tagliato grossolanamente a rondelle le carote e a tocchetti le patate, ho eliminato la costola centrale delle foglie di cavolo nero e le ho spezzate in due/tre parti.
Una volta cotti ho scolato i fagioli dalla loro acqua di cottura ed ho utilizzato quest'ultima per cuocere lentamente le verdure secondo questo ordine: prima il cavolo, poi le patate ed in ultimo le carote. Il tutto deve cuocere con calma per un'oretta, nel frattempo ho preparato a parte un soffritto fatto con la cotenna del prosciutto, l'aglio schiacciato e il porro tagliato finemente.  A questo punto ho aggiunto alla sorta di minestrone ottenuto i fagioli borlotti, il soffritto e dell'acqua bollente(l'acqua di cottura dei fagioli non basta quasi mai a cuocere la polenta), ho versato la polenta a pioggia mescolando e ho fatto cuocere il tutto per altri quaranta minuti circa lentamente e mescolando di tanto in tanto. Ho aggiustato di sale.
Una volta pronta la farinata va condita con un'abbondante filo di olio extravergine di oliva(preferibilmente "novo")a crudo e pepe nero macinato fresco.


                                                   

22 commenti:

  1. piacere di leggerti, molto commovente.
    e la ricetta mi piace molto anche perché... l'ho fatta identica!
    solo che la mia si chiama scacciagatti, la ricetta me l'ha passata anni fa un amico della garfagnana.
    in questo MTC secondo me ricorreranno tante volte ricette simili, perché sono quelle della tradizione, che non passano mai

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    1. Il piacere é mio perché sei passata! Ho visto che abbiamo fatto proprio la stessa ricette...d'altro canto é buonissima ;)

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  2. Francesca, passo di qui per la prima volta e trovo questo post che svela tanto di te e dei tuoi sentimenti, mi ha molto toccata.
    Leggo della tua farinata in silenzioso rispetto e ti mando un abbraccio. Deve essere buonissima, la migliore del mondo.
    Alice

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    1. Grazie mille, sul serio. Passa di nuovo, se ti va, mi farebbe piacere!

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  3. Ciao Francesca piatto veramente interessante che non conoscevo e che parla dei tuoi ricordi e questo è un valore aggiunto fantastico
    bravissima un abbraccio

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    1. Ciao Manu ! Grazie mille, é un piatto tradizionale denso di sfumature e sapori!,provalo con la polenta delle tue zone deve essere fantastico.

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  4. Davvero c'è da ringraziare la Vitto, che ci fa scoperchiare il vaso dei ricordi, oltre a quello della minestra. Dolcissimo il tuo post, intriso di tenera nostalgia per la tua mamma, e meravigliosa la ricetta, che ho tutte le intenzioni di replicare.
    Non posso che essere d'accordo con te: soltanto la mamma che sa cucinare la ricetta della Farinata con gli stracci può diventare la mamma migliore del mondo, e tu sicuramente lo sei.
    Un abbraccio.

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    1. Ciao Mapi! Va ringraziata eccome! Se provi la mia farinata con gli stracci fammi sapere che ne pensi. Un abbraccio grande!

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  5. Un piatto commovente. Non aggiungo parole ve non servono se non jr sentito grazie per questa condivisione.

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  6. Anch'io molto spesso amo guardare la realtà attraverso le lenti colorate della fantasia e dell'immaginazione. Bellissimo post e bellissima ricetta. Complimenti!

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    1. Niente é come un paio d'occhiali di fantasia per apprezzare la realtá, La ricetta io l'adoro ma che dire,son di parte. Un grande grazie a te.

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  7. Scambiarsi ricette è un modo per dirci che ci si vuole bene.
    Perchè è una condivisione che tocca tutti i sensi,sempre.
    E qualche volta finisce dritta nel cuore.
    Sei capitata nel posto giusto.
    Ma quella che deve ringraziare sono io.

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    1. Scambiarsi ricette e cucinare per gli altri é il mondo migliore che conosca per dimostrare amore! La fortunata son io e vi abbraccerei sempre, anche con le braccia di qualcun altro...perché le mie due non bastano.

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  8. che bella ricetta adoro le ricette di famiglia e l'mtc è una grande famiglia

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  9. Amo colorare le mie giornate con pennellate di Fantasia .... è un piacere leggere il tuo racconto e buonissima la tua Farinata con gli stracci

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    1. Il piacere é il mio perché sei passata e per i tuoi complimenti!! Un bacio

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  10. Sono parole che scaldano il cuore, quelle della tua fantasia, che, a volte, ci aiutano a vedere in maniera diversa tutto quello che ci accade, addolcendo anche quello che non avremmo mai voluto vivere. E' una ricetta che scalda il cuore e sono sicura che la tua mamma ha spuntato uno degli obiettivi che si era prefissata della sua missione: renderti una figlia amorevole e mantenere vivo il suo ricordo.
    Bellissima ricetta, bellissimo post

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  11. Io sono contenta di averti conosciuta al raduno e sono commossa dal tuo racconto dolcissimo.
    In questo giro a leggere i vostri racconti mi sto emozionando. Dalle semplici minestre avete tirato fuori il vostro cuore, famiglia, storia, casa, amore per la propria terra, affetti, ricordi..... un'ondata di emozioni bellissima.
    E la tua minestra è sicuramente la migliore del mondo, non potrebbe essere altrimenti, è fatta dalla mamma migliore del mondo!
    Un bacio

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    1. Io sono contenta di averti conosciuta al raduno e posso solo ringraziarti di nuovo per la grande occasione che mi hai dato ! Se questo mtc é anche quello delle emozioni il merito é tuo,grande donna!

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