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martedì 3 dicembre 2019

Insalatina tiepida di lingua e Panpepato spadellato


Da buona toscana quale sono amo profondamente i dolci senesi, anzi, posso affermare senza indugi che a casa mia non possono esistere festività natalizie senza Panpepato, Panforte e Ricciarelli.
Ecco perché sono particolarmente felice di poter dare oggi il mio, piccolo ma sentito, contributo per celebrare la giornata del Panpepato all'interno di quello splendido progetto condiviso che è il Calendario del Cibo Italiano.

Partecipare al flash mob organizzato oggi in onore di questo piccolo e prezioso tesoro che rappresenta una delle eccellenze nel panorama gastronomico italiano, è un onore oltre che un piacere; pensare ad una ricetta in grado di valorizzare un prodotto già perfetto di suo non è stato semplice ma, certamente, è stato molto istruttivo e stimolante. Ho voluto darne un interpretazione salata perché a mio avviso il gusto e il profumo del Panpepato, con la sua parte candita a base di melone e cedro e la forte speziatura di pepe nero, ben si sposano con le carni bollite; al tempo stesso ho scelto di lavorarlo il meno possibile perché, come precedentemente accennato, adoro assaporarlo anche in purezza.
Vorrei ringraziare, oltre al Calendario del Cibo Italiano, Sabrina, fantastica ambasciatrice della storia e dell'amore che stanno dietro alla realizzazione di questo prodotto unico nella tradizione italiana dei dolci di Natale, ed , in particolar modo vorrei ringraziare il Forno di Ravacciano che ci ha gentilmente omaggiato dei suoi prodotti, sulla qualità altissima dei quali si potrebbe scrivere un trattato, permettendoci così di comprendere e apprezzare a pieno l'essenza e la consistenza del Panpepato e di mettere in gioco la nostra creatività culinaria con lui.


Insalata tiepida di lingua e Panpepato spadellato

per 2 porzioni

2 fette di lingua di vitello bollita di circa 1/2 cm
25/30 g di Panpepato
2 fette di pane toscano
salsa verde
radicchio rosso e verde
olio extravergine d’oliva di nuova spremitura
sale

per la salsa verde
60 g di prezzemolo fresco
50 g di olio extravergine d’oliva di nuova spremitura
½ cucchiaio di capperi sotto sale, lavati ed asciugati
25 g di aceto
25 g di cetriolini sotto aceto
30 g di pane raffermo
sale

Per realizzare la ricetta è necessario per prima cosa preparare la lingua di vitello, precedentemente lasciata per 24 ore in ammollo con acqua e sale, facendola bollire per 40/50 minuti in un brodo vegetale fatto con carota, sedano e cipolla. Una volta pronta la lingua fatela raffreddare e tagliatela prima in fette di circa mezzo cm, poi a cubetti irregolari e tenete da parte.
Preparate la salsa verde: mettete in ammollo nell’aceto la mollica di pane, strizzatela e aggiungete tutti gli ingredienti, puliti e lavati, e, con l’ aiuto di un frullatore ad immersione, frullate e montate il tutto aggiungendo l’olio a filo. Aggiustate di sale e conservate in frigo.
Nel frattempo tagliate a cubetti il pane e fatelo tostare brevemente in forno modalità grill a 170°C per un paio di minuti e tenetelo in caldo, quindi procedete con la lavorazione del Panpepato: tagliatelo a cubettini irregolari, fate scaldare a fuoco vivo in una padella antiaderente un filo d’olio extravergine d’oliva(olio nuovo) e fatevi rosolare i cubetti di Panpepato spadellandoli per non più di due minuti. Tenete in caldo.
In una ciotola capiente unite la lingua, il Panpepato e il pane ancora tiepidi, condite con un filo d’olio e aggiustate di sale.
Servite la vostra insalatina con la salsa verde e foglie di radicchio verde e rosso.

 






6 commenti:

  1. Panpepato lingua e salsa verde: grazie a te sarà sulla mia tavola di Natale, sappilo!

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  2. mi intriga da morire Francina! La devo fare assolutamente
    Bravissima come sempre!

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  3. Carlo vorrà sicuramente un assaggio! Come si fa? Veniamo lì e ce la fai in diretta? Complimenti mia grande donnina oltre il Serravalle :-) sempre al top

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  4. Davvero una bella idea! La proverò, intanto la ricetta l'ho segnata!

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  5. Sfiziosa, intrigante, festiva, da fare e rifare allo sfinimento :-)
    e ho imparato una cosa che non sapevo, l'ammollo della lingua in acqua salata, sarà per renderla più tenera?

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