Iniziamo dal principio, per carità.
In principio fu la tortilla; in
principio io sono allergica alla cipolla.
Il seguito: io non ho mai preparato o
assaggiato una vera tortilla di patate.
Frittate di patate tante ma anche
queste, non è che siano proprio il mio piatto più apprezzato.
La frittata di patate che le mie
figlie, ingrate, adorano è quella dell'occupante lato destro del
letto.
Per questo in principio di questa
storia, che porterà , si spera, ad una versione creativa e del tutto
personale del concetto di tortilla, doveva esserci necessariamente lo
studio da parte mia.
Doveva esserci la volontà di capire le
caratteristiche e l'anima della tortilla, quelle che, tanto
generosamente, ha regalato la meravigliosa Mai, nel suo post prima
e, successivamente, in tutti i commenti e gli approfondimenti sparsi
nell'etere, a sostegno di tutti quelli che, come me ora, “ci stanno
a provà”.
Urgeva da parte mia, che mai ho
cucinato né potuto assaggiare la vera tortilla nei miei numerosi
viaggi in Spagna, un atto di totale umiltà e, in un certo senso, un
atto di fede. L'umiltà fondamentale per bloccare la voglia di
mettere del mio in questa versione base della tortilla; l'ho voluta
in purezza, identica negli ingredienti, nelle dosi e nei procedimenti
a quanto spiegato da Mai. L'atto di fede sta nel non poter capire
fino in fondo il sapore di questa delizia. Mi sono dovuta
“accontentare” della versione smunta, quella dei poveri, la senza
cipolla. Mi sono gustata la mia e mi ho ascoltato. Ho ascoltato
tutte le parole che l'occupante lato destro del letto ha usato per
descriverla. Ho incrociato le parole sue e quelle di Mai e , forse,
ho capito. L'anima corposa, rustica, sincera e struggente della
tortilla.
Inizia così il mio viaggio, intrapreso nel tentativo di riuscire a far parte di questa classe, di avere un banco che
porti il mio nome.
E dunque in principio di questa mia
partecipazione alla sfida Mtc numero 72, dopo la quale, in senso non
troppo melodrammatico ma obiettivo, niente sarà più uguale, c'è la Tortilla de
patatas, versione religiosamente tradizionale.
Ho realizzato la tortilla secondo le indicazioni di Mai, della quale riporto fedelmente la parole che meritano.
TORTILLA DE PATATAS
Ingredienti
(per una padella di 20 cm di diametro)
600 g di patate (sbucciate)
5 uova (sempre dispari)
1/2 cipolla grande (di quelle dorate)
olio extra vergine
sale
accompagnamento
10 friggitelli
2 cucchiai di olio evo
sale
Lavate le patate e sbucciatele, tagliatele a pezzi irregolari* e friggetele con del olio in una padella molto capiente, e dopo 5 minuti aggiungete la cipolla tagliata a fettine molto sottili.
Già qui ci sono diversi tipi di pensieri su come deve essere il taglio delle patate.
Chi dice a dadini chi a giuliane chi come me li fa "alla buona" ossia tutti irregolari, perché mi da la sensazione che in questo modo si amalgamano meglio tra di loro e la tortilla venga più compatta.
Salate mentre friggono e girate ogni tanto per non bruciarle, sarebbe meglio farle saltare in modo di non spappolarle tropo, ma visto il peso non ve lo consiglio, se non siete pratici in sollevamento pesi... o come dico spesso « se avete i polsi collaudati».
In un recipiente, sempre molto capiente, sbattete le uova e salate, pensate che le patate vano anche loro regolate di sale.
Quando le patate e la cipolla sono cotte e dorate, oserei dire fritte e croccanti, versatele dentro il recipiente con le uova sbattute, tenendo cura di non versarci l'olio ma lasciarlo nella padella.
A questo punto versate il composto nella padella, a fuoco basso, procurando non bruciarlo. Con il mestolo di legno, mi raccomando, controllare che non si attacchi anche se il massimo per una tortilla de patatas è il gioco di polso facendo si che questa si muova dentro la padella e non si attacchi, ovviamente non dovete essete sostenuto con l'Oglio, si era capito vero? ;)
Ed ecco che adesso viene la parte più temuta... GIRARLA!
Niente panico!!!
Dovete soltanto avere un piatto piato, abbastanza grande da coprire giusto la padella, datemi reta e inumiditelo con dell'acqua dalla parte dove si appoggerà la tortilla, in questo modo scivolerà da sola e non farete fatica a rovesciarla, altrimenti vi assicuro che l'uovo si appiccica!
Allora, ci siamo? Facciamolo insieme:
mettiamo il piatto sulla padella, appoggiamo la mano sopra mentre con l'altra mano prendiamo la padella e la giriamo, accompagnando il piatto.
Stop!
Fatto!
Ma non è finita perché ora viene una parte al tanto quanto importante, quella del rimboccare la tortilla, mi raccomando sempre con un mestolo di legno, e in questo caso con la parte concava, e cominciate a rimboccare tutto intorno la frittata, come quando fate il letto, non so se mi spiego… ma con questo trucchetto è come si ottiene quel "effetto cuscinetto imbottito" che fa tanto figo!
Molt bé! Adesso siamo alla fine, potete far scivolare la tortilla dalla pentola stessa su un piatto se volete, ma io vi consiglio di ripetere lo stesso procedimento di prima, soltanto che questa volta non serve bagnarlo pere farla scivolare.
Ho accompagnato la tortilla con una verdura semplice che amo molto, i peperoni verdi dolci, i friggitelli, semplicemente saltandoli a fuoco vivace in padella in un filo d'olio evo e condendoli con un pizzico di sale.
Mai grazie mille, mi sono divertita tantissimo e so di aver commesso anche degli errori; ad esempio avrei dovuto far cuocere e "sbruciacchiare" di più le patate e le cipolle, ho avuto paura di esagerare ed ivece avrei fatto meglio a farle saltare per qualche ulteriore minuto. Scusami.