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martedì 28 maggio 2013

Taieddhra riso, patate e cozze...ovvero come trasformare in proprio il ricordo di qualcuno che non conosci!



























"Chiuse gli occhi e pensò che questo mese si trattava di lasciarsi andare al ricordo.

Per quanto aveva capito lei si trattava soprattutto di amore, amore per le proprie origini, amore per la propria famiglia, amore per la cucina e per quel che la riguardava questo era abbastanza, anzi, questo era tutto ciò che c'era da sapere.
Le polemiche, perchè pareva che ci fosse stato un gran polemizzare, le trovava poco interessanti e inutili.
Riprese il filo dei pensieri e fece quello che c'era da fare: concentrarsi sul ricordo.
La sua infanzia era stata un'infanzia felice, e non felice come si tende a dire spesso, non canonicamente felice, non serenamente felice, la sua infanzia era stata autenticamente meravigliosa.
L' amore che tutti i giorni sentiva attorno a sè, i colori che non mancavano mai nelle sue giornate, i profumi così intensi e rassicuranti ma anche l'allegria e la vivacità, l'irriverenza e la libertà che si respiravano nella casa dei suoi genitori avevano reso quegli anni unici e irripetibili e lei non poteva non sentirsi felice oggi, ormai adulta, con gli occhi chiusi, seduta sul divano della casa in cui viveva ora.
Per molti motivi i suoi ricordi più vivi erano legati al cibo e il cibo oggi era legato a molti dei suoi ricordi più vivi ma nessuno, proprio nessuno, riguardava la cucina pugliese: le sue radici erano lunghe e radicate in molti terreni ma non ne possedeva alcuna in quella terra splendida che era la Puglia.
Come avrebbe potuto interpretare al meglio quella cucina senza snaturarla e senza distaccarsi dal tema del ricordo?
Pensò che avrebbe cercato di fare sua quella ricetta abbracciandola interamente così come l'aveva scoperta, trasformandola in un nuovo ricordo per sè e per la sua nuova famiglia, pensò, infatti, che se fosse stata brava a realizzarla avrebbe potuto regalare , da quel momento e per gli anni che sarebbero seguiti, un nuovo ricordo a quell' uomo che occupava il lato destro del letto e a quell'esserino di pochi centimetri che tra qualche mese sarebbe nato e che per il momento si agitava nella sua pancia mentre lei si alzava per andare a fare la spesa."



Taieddhra riso, patate e cozze

Per la realizzazione della Taieddhra ho seguito interamente la ricetta classica indicata da Cristian, l'unica variante che ho fatto riguarda la sostituzione della cipolla con l'aglietto fresco poichè, come già è noto, sono allergica alla cipolla.

Ingredienti(per 2/3 persone)

150 g di riso Roma
1 kg di cozze fresche ed italiane
1 patata di media dimensione
3 zucchine piccole
1 aglietto fresco
1/2 mezzo pomodoro grosso
25 g di formaggio metà pecorino e metà parmigiano reggiano
olio evo


Per prima cosa ho lavato bene e pulito le cozze che ho fatto aprire in pentola velocissimamente senza nient'altro che un filo di olio evo. In realtà Cristian insegna che le cozze andrebbero aperte una ad una da crude per poter trattenere il loro sapore interamente, questo per me non è stato possibile(giuro che la prossima volta provvederò) perciò ho deciso di tenerle sul fuoco il tempo minimo necessario affinchè si schiudessero appena e non si aprissero del tutto; successivamente le ho sgusciate e le ho tenute da parte così come la loro acqua.
Ho tagliato a rondelle sottili tutte le verdure, dopo averle accuratamente pulite, e le ho condite con olio evo e poi ne ho disposte la metà sul fondo di una teglia in coccio.
Ho proseguito ricoprendo le verdure con uno strato di riso che avevo precedentemente lavato stando attenta che lo strato non risultasse tropo alto piochè in cottura esso tende a gonfiare molto, poi ho distribuito sul riso le cozze, tutta la loro acqua(che nel mio caso è risultata sufficiente) ed il pomodoro privato dei semi e ridotto in concassè; poi ho spolverizzato il tutto con metà del formaggio grattugiato.
Infine ho creato un ultimo strato con le verdure rimaste ed ho spolverato con il rimanente formaggio ed un cucchiaio di pangrattato.
Ho infornato nel forno già caldo a 160° e ho cotto la Taieddhra per un ora e un quarto circa di cui gli ultimi 15 minuti a 200°.

Ne è risultata una vera e propria leccornia meravigliosa: grazie MTC e grazie Cristian!

4 commenti:

  1. Sono contentissima che il piatto di Cristian ti abbia conquistata Francesca: tu poi lo hai interpretato benissimo!
    Buonissima serata e grazie
    Dani

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    1. Ciao Daniela! Grazie mille dei complimenti e della visita, come sempre mi fa tanto piacere...e perdono se arrivo sempre all'ultimo minuto!

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  2. Ciao Francesca!
    Bellissima la parte introduttiva del tuo post. Complimenti!
    Parlando della ricetta, ho visto che hai seguito in maniera minuziosa quella che ho proposto, sostituendo solo la cipolla con l'aglio e hai fatto benissimo perchè anche l'aglio ci sta molto bene in questo piatto, anzi, viene utilizzato in tantissime varianti e anche a me piace molto. Dalle foto la riuscita sembra perfetta e sono contenta che il piatto ti sia piaciuto.
    Grazie mille!
    Cristian

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    1. Ciao Cristian! Grazie di essere passato, sono felice di aver avuto la tua approvazione e sappi che la tua ricetta mi ha propio conquistata!

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