Pagine

giovedì 27 marzo 2014

'Questo matrimonio s'ha da fare'...ovvero Sufflè di baccalà con crema di ceci, guarnizione di rosmarino caramellato e sfoglie di pancetta

' Poco si può fare con l'amore, l'amore è amore e fa da sè, da sè nasce, da sè sceglie il suo ogetto, da sè si fa la strada. E a noi non resta che esserne felici e stare a guardare come andrà a finire' disse così, usando un tono severo e definitivo il Vecchio Forno.
Nessuno osò contraddirlo; tutti concordavano sul fatto che lui fosse il saggio della compagnia e poi solitamente non sbagliava, aveva tanta esperienza e non parlava mai a sproposito. Così in cucina calò il silenzio, qualcuno spense la luce e tutti se ne andarono a dormire pieni di agitazione in attesa del giorno seguente: il gran giorno del matrimonio tra Cece e Baccalà.
Il più maligno del gruppo Fagiolo da settimane ripeteva che in fondo quel matrimonio non sarebbe stato poi questo grande evento, Cece e Baccalà si conoscevano da troppo tempo e la festa sarebbe stata noiosa, anche Peperone era della stessa idea ma in fondo nessuno li ascoltava davvero: tutti sapevano che entrambi da sempre avevano un debole per Baccalà e male accettavano che avesse preferito Cece, il piccolo, rispetto a loro.
Chi invece era entusiasta dell'avvicinarsi del fatidico giorno era Rosmarino che fremeva al pensiero di sedere accanto all'amico fraterno Cece, lui l'aveva scelto come testimone e d'altro canto difficilmente sarebbe potuto essere altrimenti; erano inseparabili fin dalla nascita. Per l'occasione Rosmarino aveva scelto anche di indossare un vestito davvero elegante e particolare e non vedeva l'ora che arrivasse il giorno dopo per poterlo sfoggiare.
Pancetta invece era emoziontissima, la sua amicizia con Baccalà era nata prima timidamente ma poi con il passare del tempo era diventata sempre più profonda; apparentemente così diverse e appartenenti a mondi lontani erano invece legatissime e si completavano l'un l'altra. Lei aveva sperato che l'amica la scegliesse come testimone e l'amica non l'aveva tradita.
Il resto della compagnia aspettava semplicemente che il giorno seguente arrivasse per partecipare alla festa e vedere come sarebbe andata a finire.
La notte passò, per alcuni più velocemente che per altri, e in cucina fu un gran fremere di preparativi finchè in serata tutto fu pronto.
Gli invitati trattennero il fiato all'apparire di Baccalà, sembrava una nuvola color panna e oro e Cece si sciolse d'amore per lei quando la vide; accanto a loro commossi e orgogliosi sedevano Rosmarino nel suo vestito lucciccante e pancetta tutta rossa in viso che non smetteva di piangere.
'Questo matrimonio s'ha proprio da fare ed è a tal ragione che vi dichiaro marito e moglie' disse solennemente il piccolo officiante allegro e dall'accento straniero, era Don Pimento Dioica accorso lì apposta dalla Giamaica.
La gioia esplose in un applauso e contagiò tutta l'assemblea e fu una serata di festeggiamenti e balli in tutta la cucina.
Soltanto Fagiolo, seduto in un angolo della credenza, commentò sarcastico rivolto verso Peperone 'Uff, tanto rumore per nulla! Questo matrimonio, che sarà mai...tanto lo sappiamo che finirà come tutti gli altri: IN FONDO A UNA PANCIA!'